Nel 2024 l’Italia ha esportato bevande alcoliche per circa 6 miliardi di euro, di cui 4,9 miliardi provenienti dalla sola vendita di vino all’estero. I principali mercati di destinazione sono stati Stati Uniti e Regno Unito, secondo i dati diffusi da Eurostat, che non includono ancora eventuali effetti delle possibili tariffe Usa sulle importazioni.
Italia, l'export è dominato dal vino
L'Italia si posiziona al secondo posto tra gli esportatori europei di alcolici verso Paesi extra Ue, con un valore complessivo di 6 miliardi di euro, che rappresenta circa il 20% del totale Ue. La quota di export legata al vino risulta particolarmente elevata: secondo Eurostat, l’81,1% del valore complessivo (4,9 miliardi di euro) deriva proprio dalle vendite di vino.
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Un dato che conferma il ruolo centrale del vino italiano nel commercio internazionale, anche se il possibile inasprimento delle politiche commerciali statunitensi potrebbe incidere sulle dinamiche future dell’export, specialmente verso uno dei mercati chiave come quello nordamericano. Come dichiarato da Eurostat, ‹"il settore vinicolo resta il principale motore delle esportazioni alcoliche italiane".
Francia al primo posto nell'export alcolico UE
Il primato europeo nell’esportazione di bevande alcoliche spetta alla Francia, che nel 2024 ha raggiunto un valore complessivo di 12,1 miliardi di euro, pari al 41% delle esportazioni UE verso Paesi extra UE. La maggior parte del valore esportato dalla Francia riguarda il vino (8,1 miliardi di euro, il 66,7%), seguito da alcolici e liquori (3,8 miliardi di euro, il 31,8%). Come sottolineato da Eurostat, la Francia si conferma quindi il principale esportatore di bevande alcoliche dell’Unione, soprattutto verso mercati ad alta domanda come Stati Uniti, Regno Unito e paesi asiatici.
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