giovedì 31 luglio 2025

Brioche divisa a metà, polemica intera

 

Brioche divisa a metà, 

polemica intera: tornano 

gli scontrini che fanno 

infuriare i social

Una brioche servita tagliata a metà in una pasticceria di Oderzo (Tv) ha generato una polemica social per un sovrapprezzo di 10 centesimi. Il titolare difende la scelta, parlando di qualità e servizio, i social attaccano [...]


Non c'è estate senza polemica sugli scontrini. A far discutere non è il prezzo, come nel caso dell'aragosta, ma i servizi aggiuntivi. Un grande classico che ritorna: dopo il toast sul lago di Como alla crepe di Lecce, questa volta è una pasticceria di Oderzo (Tv) a scatenare la furia social per aver applicato un sovrapprezzo di 10 centesimi per una brioche tagliata

brioche

Polemiche a Oderzo per il costo di 10 centesimi per tagliare una brioche

La vicenda prende il via da una richiesta banale: una brioche tagliata a metà per condividerla durante la colazione. È successo alla pasticceria Audrey, aperta nel gennaio 2024 da Massimiliano Viotto. Al momento del conto, però, la cliente ha notato un supplemento di 10 centesimi, scoperto solo una volta rientrata a casa. «Non è tanto il costo, quanto il concetto», ha commentato la cliente, spiegando di non aver mai visto una simile applicazione in altri locali. Da lì, la polemica si è rapidamente spostata sui social.

Nel giro di pochi giorni, il locale ha ricevuto una raffica di recensioni da una stella, in gran parte da utenti che non avevano mai messo piede nella pasticceria. «Siamo stati sommersi da commenti duri e insulti - “vermi”, “strozzini”, “dovrebbero fallire subito” - scrivevano», racconta Viotto al Corriere della Sera. «La nostra media su Google è scesa da 4,5 a 3,5».

Il titolare difende la scelta con motivazioni pratiche: «Non riguarda torte o pizze, ma solo le brioches. Tagliarle significa usare piattini e tovaglioli in più, dividere la farcitura, e quindi tempo e risorse extra». Viotto chiarisce che il nuovo menù è in stampa e che il sovrapprezzo è indicato alla cassa, come previsto dalla normativa. Il gesto, dice, non nasce da volontà punitiva ma da una logica di gestione del servizio personalizzato in un contesto artigianale.

TeamSystem

Secondo Viotto, però, il tema va oltre la singola vicenda: «È pericoloso che un dettaglio minimo venga amplificato a tal punto da compromettere l’immagine e la stabilità di un’attività locale. Non tutti potrebbero reggere questa pressione». Il timore, espresso dal titolare, è che episodi simili diventino strumenti di concorrenza sleale, mettendo a rischio la tenuta economica di realtà più fragili.

Nonostante il clamore online, Viotto spiega che il fatturato non ha subito cali e che molti clienti hanno espresso vicinanza: «L’opinione pubblica reale ci sostiene. Michele, un nostro abituale cliente, ha detto che la polemica lo fa sorridere e continuerà a venire da noi». In chiusura, il titolare affida la propria replica all’ironia: «Il caffè al banco costa dieci centesimi in meno. Vediamo se qualcuno farà un articolo anche su questo».

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