Il ribes nero è molto più di un frutto acidulo da guarnizione. Secondo Humanitas Salute, racchiude una combinazione di molecole che lo rendono un alleato per la circolazione, la vista, le articolazioni e persino il sistema cardiovascolare. Originario della Siberia e del centro-nord Europa, il Ribes nigrum è oggi considerato un concentrato naturale di nutrienti, antiossidanti e benefici che vale la pena conoscere.
Tutto quello che c'è da sapere sul ribes nero
Appartenente alla famiglia delle Grossulariaceae, il ribes nero si raccoglie in Italia tra luglio e settembre. Al di là del suo sapore deciso e leggermente astringente, colpisce per l'elevato contenuto di vitamina C: ben 181 mg ogni 100 grammi, una quantità superiore a quella di molte arance. Ma non è tutto. Nello stesso quantitativo troviamo 15,38 g di carboidrati, 4,3 g di fibre, 1,4 g di proteine e appena 0,41 g di grassi, il che lo rende un alimento piuttosto leggero dal punto di vista calorico (63 kcal per etto) ma ricco di sostanze utili.
Tra i minerali spiccano il potassio (322 mg), il fosforo (59 mg), il calcio (55 mg), il magnesio (24 mg), il ferro (1,54 mg), oltre a piccole quantità di zinco, rame, manganese e sodio. Completano il profilo nutrizionale alcune vitamine del gruppo B - acido pantotenico, niacina, piridossina, riboflavina e tiamina - oltre a una discreta presenza di vitamina A e folati. Non mancano infine gli acidi organici (citrico e malico), i flavonoidi e gli antociani, questi ultimi responsabili del colore scuro dei frutti e delle sue proprietà più interessanti.
Proprio la combinazione di questi elementi rende il ribes nero un possibile supporto in caso di fragilità capillare e couperose, disturbi per cui è spesso consigliato. Alcuni studi suggeriscono che possa offrire una certa protezione anche alla vista e alle articolazioni, in particolare nelle forme infiammatorie come l'artrite reumatoide. Anche l'olio e il succo estratti dal frutto sembrano mantenere - almeno in parte - queste proprietà, aggiungendo a quelle antiossidanti e vasoprotettive anche potenziali effetti antimicrobici.
Il frutto non è stato finora associato a particolari effetti collaterali, il che lo rende generalmente sicuro per il consumo, ma con alcune precisazioni. È bene fare attenzione in caso di epilessia, perché potrebbe abbassare la soglia di insorgenza delle crisi, e in presenza di terapia anticoagulante con warfarin, poiché potrebbe interferire con l'azione del farmaco. In ogni caso, se si assumono farmaci o si soffre di patologie croniche, il consiglio resta sempre quello di confrontarsi con il proprio medico prima di introdurre nella dieta integratori o estratti a base di ribes nero.
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