giovedì 2 gennaio 2020

Cibo italiano Record nel mondo Giro d’affari 50 miliardi di euro

Cibo italiano

Record nel mondo
Giro d’affari:

50 miliardi di euro



Storico record per le esportazioni del cibo Made in Italy nel mondo. Secondo le ultime stime nel 2019 l’Italia avrà venduto all’estero prodotti del settore agroalimentare per un valore di circa 50 miliardi di euro. 

Di Italia e soprattutto di cibo italiano e di Dieta mediterranea c’è dunque tanta voglia all’estero. E a provarlo sono i numeri delle esportazioni, in rialzo rispetto al 2018. Per la prima volta, il valore complessivo ha sfondato la quota dei 50 miliardi di euro, facendo registrare un incremento del 4% rispetto ai 12 mesi precedenti. Numeri che sono stati rielaborati sulla base delle proiezioni dell’Istat per il 2019 e che evidenziano in maniera chiara il buon andamento del settore agroalimentare, che cresce in maniera decisamente superiore rispetto alla media dell’economia italiana.

(Record di cibo italiano nel mondo Giro d’affari da 42 miliardi di euro)

«Quasi i due terzi delle esportazioni agroalimentari - precisa una nota - interessano i Paesi dell'Unione europea, dove il principale partner è la Germania mentre fuori dai confini comunitari sono gli Stati Uniti il mercato di riferimento dell'italian food. 
A spingere la crescita  sono i prodotti base della dieta mediterranea a partire dal vino, ma la vera star è la categoria degli spumanti, che balzano del 14% e raggiungono un valore delle vendite all'estero superiore a 1,6 miliardi durante l'anno». 
E naturalmente anche i formaggi dal grana a quelli dei mille caseifici  che fanno man bassa dei premi internazionali come è il caso della Latteria Cooperativa Lattebusche,in provincia di Belluno.

(Record di cibo italiano nel mondo Giro d’affari da 42 miliardi di euro)

Per Coldiretti, è questo il risultato di primati qualitativi e di sicurezza conquistati dell'agroalimentare nazionale, che chiude il 2019 con un bilancio di  oltre 5000 prodotti tradizionali censiti dalle Regioni, quasi 300 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e oltre 400 vini Doc/Docg, la leadership europea nel biologico con oltre 60mila aziende agricole bio, 40mila aziende agricole impegnate nel custodire semi o piante a rischio di estinzione, la più vasta rete mondiale di mercati degli agricoltori sotto l'unica insegna con Campagna Amica e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il maggior numero di prodotti agroalimentari con residui chimici regolari (99,4%).

«Sul successo del Made in Italy agroalimentare all'estero peseranno in futuro anche i cambiamenti in atto nella politica internazionale che potrebbero tradursi in misure neo-protezionistiche che riguardano i principali mercati di sbocco. Sul rapporto con la Gran Bretagna c'è l'incognita della Brexit ma a rischio sono anche le altalenanti relazioni commerciali con gli Stati Uniti, mentre il settore continua a subire gli effetti negativi dell'embargo in Russia con il divieto all'ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia».

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