La metà degli italiani
ha creduto
ad almeno
una fake news
sul cibo
Il 58% degli italiani ci è cascato almeno una volta, e un terzo di questi una fake news l'ha addirittura condivisa sui social. I più colpiti, paradossalmente, sono coloro che si informano di più.
Il tema fake news nell'ambito agroalimentare ha un forte impatto sul modo di pensare degli italiani. Oltre la metà (il 58%), infatti, ha dichiarato di aver creduto qualche volta nel corso del 2019 a una fake news riguardante il cibo. Di questi, uno su tre (il 37%) ha anche condiviso la notizia falsa sui social, contribuendo alla diffusione delle "bufale alimentari".
Sono questi i primi risultati dell'indagine condotta dal Centro di ricerca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Cremona, nell'ambito del progetto Craft. Dalla ricerca (coordinata da Guendalina Graffigna, direttore del Centro di ricerca Engage Minds Hub) emerge che le fake news davvero non risparmiano nessuna classe sociale: in media riguardano per lo più persone con almeno un diploma e di fascia economica media.
Paradossalmente a credere maggiormente alle fake news sul cibo sono proprio coloro che si informano molto sull'alimentazione (a prescindere dal livello di istruzione) con lo scopo di mantenere uno stile di vita sano.
Le fake news sull'alimentazione non risparmiano nessuna classe sociale
Sono questi i primi risultati dell'indagine condotta dal Centro di ricerca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Cremona, nell'ambito del progetto Craft. Dalla ricerca (coordinata da Guendalina Graffigna, direttore del Centro di ricerca Engage Minds Hub) emerge che le fake news davvero non risparmiano nessuna classe sociale: in media riguardano per lo più persone con almeno un diploma e di fascia economica media.
Paradossalmente a credere maggiormente alle fake news sul cibo sono proprio coloro che si informano molto sull'alimentazione (a prescindere dal livello di istruzione) con lo scopo di mantenere uno stile di vita sano.
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