Alcolici, risalgono
i consumi
E piacciono
sempre più
alle donne
L’Istat rivela che due italiani su tre (il 66,8%) ama sorseggiare vino, birra o superalcolici. Ma a crescere di più è il numero di donne, soprattutto tra le over 45, balzate in 10 anni dal 30,3% al 57,7%. Nel 2019 erano oltre 12 milioni e mezzo le consumatrici occasionali, con un incremento del 10,3% in un anno.
Vino, birra e amari bevande appannaggio dei soli uomini? Ormai forse soltanto nei pensieri di qualcuno. I numeri parlano chiaro e sconfessano gli stereotipi di genere che ancora resistono. I dati sono quelli di un’indagine dell’Istat sul consumo di alcol (vino, birra, amari e superalcolici) in Italia. Nel 2019 c’è stato un incremento dell’1,4% (da 65,4% nel 2017 al 66,8% nel 2018), dovuto maggiormente alle donne. Quelle che hanno dichiarato di gradire le bevande alcoliche sono passate dal 53,5% al 55,4%, con un picco registrato tra le over 45 (dal 30,3% del 2008 al 57,7% del 2018).
A cambiare, dunque, sono stati soprattutto i comportamenti del genere femminile verso il consumo di alcolici: se nell’ultimo decennio le consumatrici giornaliere sono scese da 4 milioni 101mila a 3 milioni 48 mila (-25,7% contro -21,6% dei maschi), quelle che li prediligono fuori dai pasti sono aumentate da 4 milioni 68 mila a 5 milioni 740 mila (+41,1% contro il 13,2% degli uomini); 12 milioni 518mila le consumatrici occasionali (+10,3%).
Ma cosa piace bere alle ragazze? Nell’ordine la preferenza va agli amari e ai superalcolici per declinare sulla birra, preferibilmente chiara, piccola e alla spina, e concludere con il vino, meglio se bianco e fermo. Per quanto riguarda in particolare gli amari e i liquori, si ritiene che le varietà aromatiche siano le più femminili perché l’utilizzo di dolcificanti e aromi naturali al posto dello zucchero garantisce un minor apporto calorico, unendo dunque il gusto alla linea. Italiaatavola
A cambiare, dunque, sono stati soprattutto i comportamenti del genere femminile verso il consumo di alcolici: se nell’ultimo decennio le consumatrici giornaliere sono scese da 4 milioni 101mila a 3 milioni 48 mila (-25,7% contro -21,6% dei maschi), quelle che li prediligono fuori dai pasti sono aumentate da 4 milioni 68 mila a 5 milioni 740 mila (+41,1% contro il 13,2% degli uomini); 12 milioni 518mila le consumatrici occasionali (+10,3%).
Ma cosa piace bere alle ragazze? Nell’ordine la preferenza va agli amari e ai superalcolici per declinare sulla birra, preferibilmente chiara, piccola e alla spina, e concludere con il vino, meglio se bianco e fermo. Per quanto riguarda in particolare gli amari e i liquori, si ritiene che le varietà aromatiche siano le più femminili perché l’utilizzo di dolcificanti e aromi naturali al posto dello zucchero garantisce un minor apporto calorico, unendo dunque il gusto alla linea. Italiaatavola
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