Italiani bloccati
a Mauritius
E le disdette
inquietano
gli alberghi
Una settantina di passeggeri, tra lombardi e veneti, non sono stati fatti scendere dall’aereo per la paura del contagio. Per le autorità locali, se vorranno scendere, dovranno mettersi in quarantena.
Primi problemi per gli italiani che viaggiano all’estero: questa mattina i passeggeri di un volo Alitalia partito da Roma sono stati fermati dopo l’atterraggio nell’aeroporto di Mauritius. Le autorità locali, a causa della diffusione del coronavirus, hanno detto che l’ingresso nel Paese è possibile solo se accettano un periodo di quarantena. La decisione è valida solo per una settantina di lombardi e veneti. L’alternativa è rientrare subito in Italia, senza sbarcare, e a bordo dello stesso aereo, ma il volo di rientro, programmato per il pomeriggio, è già tutto pieno. Dopo un primo esame le autorità locali hanno deciso di lasciare a bordo dell’aereo solo i passeggeri provenienti da Lombardia e Veneto, circa una settantina.
La Farnesina ha fatto sapere che «sta seguendo sin dalle prime battute la vicenda dell'aereo italiano bloccato a Mauritius, in contatto costante con la compagnia aerea Alitalia e con l'Ambasciata a Pretoria, competente per l'area, al fine di assicurare la massima assistenza agli italiani a bordo».
Ora che il Coronavirus si sta diffondendo anche nel nostro Paese, e con la notizia che ha rapidamente fatto il giro del mondo, il timore degli operatori del turismo è che l’Italia diventi come la Cina, ovvero che nessuno voglia più venirci a passare le vacanze. I presupposti, purtroppo, non sono dei migliori: alle migliaia le prenotazioni disdette dall’estero, si è aggiunta ieri anche la decisione di sospendere in via definitiva il Carnevale di Venezia. La notizia è arrivata nella giornata clou della manifestazione che, nonostante le paure dei giorni scorsi, aveva comunque riempito la Laguna.
Sempre nel fine settimana i sindaci del circondario di Ischia avevano emanato ordinanze che vietavano lo sbarco e la presenza nella zona ai residenti in Lombardia e Veneto. Misure eccessive, al punto che il prefetto di Napoli le ha immediatamente revocate. Tuttavia la psicosi sta contagiando ovunque, nonostante i continui appelli alla calma.
Da qualche settimana gli albergatori stanno facendo i conti con le cancellazioni di prenotazioni anche per i mesi prossimi: turisti stranieri che a un soggiorno in Italia preferiscono altre località, così com’era successo per tanti italiani ai tempi degli attentati di matrice islamica. A Montecatini, per esempio, gli albergatori lamentano disdette da qui a luglio per 18mila prenotazioni. E per questo chiedono provvedimenti in loro favore, tipo lo slittamento del pagamento dei tributi e la moratoria sui mutui, così come previsto, al momento, soltanto per i cittadini che vivono nella zona rossa della provincia di Lodi, in Lombardia.
I provvedimenti regione per regione e i consigli del Ministero della Salute
Chiesta la quarantena per lombardi e veneti a Mauritius
La Farnesina ha fatto sapere che «sta seguendo sin dalle prime battute la vicenda dell'aereo italiano bloccato a Mauritius, in contatto costante con la compagnia aerea Alitalia e con l'Ambasciata a Pretoria, competente per l'area, al fine di assicurare la massima assistenza agli italiani a bordo».
Ora che il Coronavirus si sta diffondendo anche nel nostro Paese, e con la notizia che ha rapidamente fatto il giro del mondo, il timore degli operatori del turismo è che l’Italia diventi come la Cina, ovvero che nessuno voglia più venirci a passare le vacanze. I presupposti, purtroppo, non sono dei migliori: alle migliaia le prenotazioni disdette dall’estero, si è aggiunta ieri anche la decisione di sospendere in via definitiva il Carnevale di Venezia. La notizia è arrivata nella giornata clou della manifestazione che, nonostante le paure dei giorni scorsi, aveva comunque riempito la Laguna.
Sempre nel fine settimana i sindaci del circondario di Ischia avevano emanato ordinanze che vietavano lo sbarco e la presenza nella zona ai residenti in Lombardia e Veneto. Misure eccessive, al punto che il prefetto di Napoli le ha immediatamente revocate. Tuttavia la psicosi sta contagiando ovunque, nonostante i continui appelli alla calma.
Da qualche settimana gli albergatori stanno facendo i conti con le cancellazioni di prenotazioni anche per i mesi prossimi: turisti stranieri che a un soggiorno in Italia preferiscono altre località, così com’era successo per tanti italiani ai tempi degli attentati di matrice islamica. A Montecatini, per esempio, gli albergatori lamentano disdette da qui a luglio per 18mila prenotazioni. E per questo chiedono provvedimenti in loro favore, tipo lo slittamento del pagamento dei tributi e la moratoria sui mutui, così come previsto, al momento, soltanto per i cittadini che vivono nella zona rossa della provincia di Lodi, in Lombardia.
I provvedimenti regione per regione e i consigli del Ministero della Salute
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