Fake news
sul coronavirus
L’Oms
le smentisce
con i fatti
L’Organizzazione mondiale della sanità nelle ultime settimane ha cercato di contrastare le tante fake news che circolano in rete e che si propagano molto più rapidamente del “Covid-19”. Tra le false notizie più diffuse online, il fatto che il virus sia "letale" o "pericolosissimo" e che la colpa del contagio sia da attribuire ai cinesi.
Mentre alcune regioni italiane hanno già emesso ordinanze per la chiusura fino al 1° marzo degli istituti scolastici e dei musei e la sospensione di manifestazioni o iniziative di varia natura, al fine di evitare ogni forma di riunione di persone in luoghi pubblici o privati, continua a diffondersi tra la popolazione la paura del contagio. Come abbiamo evidenziato nei giorni scorsi, sono numerose le “fake news” che con il passaparola si stanno propagando e amplificando in rete e sui social network. La confusione cresce e si assiste già a fenomeni straordinari e allarmanti come supermercati svuotati di prodotti alimentari.
Pur non volendo sottovalutare i rischi legati al diffondersi di questa nuova malattia nel nostro Paese, vogliamo riportare l’attenzione su quelli che sono i fatti e i dati reali (basti pensare al numero di decessi legati alla “normale” influenza di stagione dell’inverno in corso, ma anche al fatto che i decessi legati al coronavirus coinvolgono soprattutto persone in età avanzata o con preesistenti problemi di salute).
Grande è lo sforzo delle istituzioni (e di gran parte degli organi di stampa) nel cercare di sfatare falsi miti e convinzioni che si diffondono tra le persone molto più rapidamente del virus. Ricordiamo a questo proposito di fare sempre riferimento alle linee guida e alle norme di comportamento fornite dal Ministero della Salute (www.salute.gov.it).
Anche l’Organizzazione mondiale della sanità si è messa da subito al lavoro per rintracciare e rispondere a falsi miti e fake news sul virus proveniente da Wuhan e ha sottolineato come l’epidemia sia stata «accompagnata da una massiccia “infodemia”, ovvero un’abbondanza di informazioni, alcune accurate e altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno». Ecco quindi di seguito uno specchietto che riassume le principali fake news in circolazione, smentite dall’Oms (in allegato anche il video diffuso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità).
Nel vademecum rilanciato nei giorni scorsi su Twitter dall’Oms ci sono anche le seguenti indicazioni:
Pur non volendo sottovalutare i rischi legati al diffondersi di questa nuova malattia nel nostro Paese, vogliamo riportare l’attenzione su quelli che sono i fatti e i dati reali (basti pensare al numero di decessi legati alla “normale” influenza di stagione dell’inverno in corso, ma anche al fatto che i decessi legati al coronavirus coinvolgono soprattutto persone in età avanzata o con preesistenti problemi di salute).
Grande è lo sforzo delle istituzioni (e di gran parte degli organi di stampa) nel cercare di sfatare falsi miti e convinzioni che si diffondono tra le persone molto più rapidamente del virus. Ricordiamo a questo proposito di fare sempre riferimento alle linee guida e alle norme di comportamento fornite dal Ministero della Salute (www.salute.gov.it).
Anche l’Organizzazione mondiale della sanità si è messa da subito al lavoro per rintracciare e rispondere a falsi miti e fake news sul virus proveniente da Wuhan e ha sottolineato come l’epidemia sia stata «accompagnata da una massiccia “infodemia”, ovvero un’abbondanza di informazioni, alcune accurate e altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno». Ecco quindi di seguito uno specchietto che riassume le principali fake news in circolazione, smentite dall’Oms (in allegato anche il video diffuso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità).
L’Organizzazione mondiale della sanità smentisce le fake news sul coronavirus
Nel vademecum rilanciato nei giorni scorsi su Twitter dall’Oms ci sono anche le seguenti indicazioni:
- CANI E GATTI: Allo stato attuale non ci sono prove che animali da compagnia possano essere infettati dal nuovo coronavirus. Tuttavia, è sempre una buona idea lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali domestici, per proteggersi da vari batteri comuni come E. coli e Salmonella.
- ANZIANI: Le persone di tutte le età possono essere infettate ma quelle anziane o con condizioni mediche preesistenti, come asma, diabete e malattie cardiache, sembrano essere più vulnerabili ad ammalarsi gravemente. L'Oms consiglia quindi alle persone di tutte le età di prendere provvedimenti per proteggersi dal virus, ad esempio seguendo una buona igiene delle mani e coprire le vie aeree quando si starnutisce o si tossisce.
- CURE: Ad oggi, non esiste un medicinale per prevenire o curare il nuovo coronavirus. Alcuni trattamenti specifici sono in fase di studio e questi sforzi di ricerca vedono impegnata anche l'Oms, con una serie di partner. Tuttavia, le persone infette dovrebbero ricevere cure adeguate ad alleviare e trattare i sintomi.
- ANTIBIOTICI: Gli antibiotici non sono efficaci nella prevenzione e nel trattamento del coronavirus poiché non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Tuttavia, le persone ricoverate in ospedale per il 2019-nCoV, potrebbero riceverne perché è possibile una coinfezione batterica.
- VACCINI: I vaccini contro la polmonite non forniscono protezione contro 2019-nCoV. Il virus è nuovo e diverso. Ha bisogno del suo vaccino, che è ora in fase di studio.
- LETTERE E PACCHI DALLA CINA: Ricevere una lettera o un pacco dalla Cina è sicuro. Da precedenti analisi - assicurano gli esperti - sappiamo che i coronavirus non sopravvivono a lungo su oggetti come lettere o pacchi.
- italiaatavola
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