A spasso per l'Italia:
il cuore gourmet
dell'Umbria
Cuore verde d'Italia, certamente, ma anche meta per appassionati scopritori di tipicità, dalle antiche ricette ai vini, tutto esaltato da ristoranti di livello come Casa Vissani e Vespasia
Una terra fatta di colline, monti e valli, che nasce nel cuore dello stivale e si estende sul medio bacino del Tevere.L'Umbria, unica regione del Centro e del Sud che non si affaccia sul mare, anche chiamata "il cuore verde d'Italia", in grado di regalare stupendi scorci di natura attraverso oasi verdi e parchi naturali come il Parco nazionale dei monti Sibillini, il Parco del Lago Trasimeno ed il Parco del Sole. L’Umbria è una terra ricca di storia: nel Museo Archeologico di Perugia, tra i musei storici nazionali più importanti, si possono ammirare diverse testimonianze e di diverse epoche e civiltà.
La Perugina, nata nel 1907, iniziò a produrre una serie di cioccolatini con gli scarti della lavorazione di altri dolci (più precisamente nocciole in granella e cioccolato). Per via della forma, pensarono di chiamarli… Cazzotti. Un nome poco invitante per un dolce, che nel tempo avrebbe rappresentato la migliore forma di romanticismo. Fu Gabriele d’Annunzio a ribattezzare questi dolcetti da Cazzotti a Baci.
Terra molto apprezzata anche per ambientazioni cinematografiche, grazie a Totò in "Uccellacci e Uccellini", a Vittorio Gassman in alcune scene dell’Armata Brancaleone, a Carlo Verdone in "Io e mia Sorella" e non per ultimo a Roberto Benigni : proprio a Terni in "La vita è bella" fece ricostruire l’enorme campo di concentramento.
Itinerari umbri enogastronomici
In questa terra generosa sono molti gli itinerari per assaporare i prodotti tipici e piatti tipici. Oltre ai riconoscimenti Slow Food, la ricotta salata ed il grano saraceno della Valnerina, il Mazzafegato ed il vino santo affumicato dell’Alta Valle del Tevere, il Ciccotto di Grutti, il Sedano Nero di Trevi e la Fagiolina del Lago Trasimeno, spiccano anche la cipolla di Cannara, la patata rossa di Colfiorito, la lenticchia di Norcia e non possiamo tralasciare il Tartufo Bianco, che gli antichi Umbri chiamavano “Tartùfro quel sasso profumato”, che in questa terra trova il suo habitat naturale.
Una curiosità, a tutt’oggi ancora incerta, è il luogo di elaborazione della ricetta della Porchetta. Gli abitanti di Ariccia, nel Lazio, sostengono di avere la paternità della ricetta originaria, mentre Norcia sostiene che sia famosa sin dai tempi romani per l’al
Nella gastronomia umbra i piatti che spiccano nella tradizione sono gli Umbricelli al pomodoro, grossi spaghettoni fatti a mano, gli strangozzi alla norcina, il Torello alla perugina e la Rocciata umbra, dolce tipico preparato dalle sapienti mani delle anziane signore nei momenti di festa.
Gli abbinamenti nel calice
La regione è tutt’altro che Sagrantino-centrica: cresce a vista d’occhio il Montefalco Rosso, che non è il fratellino minore del Sagrantino ma un vino diverso e di carattere, anche se a dominare la guida con i 14 Tre Bicchieri del Gambero rosso ci sono sempre loro, Il Cervaro
della Sala ed il Montefalco Sagrantino.
E i grandi chef che rendono unica questa terra
Seppur piccola di dimensioni, l’Umbria è una delle regioni che si contraddistingue per la regionalità dei piatti ed esaltazione dei prodotti territoriali. Casa Vissani e Vespasia sono i due ristoranti con la stella Michelin che guidano la cultura enogastronomica, oltre ai ristoranti l’Officina, la Locanda del Cardinale, Piermartiri e... non mi farei sfuggire Alla via di Mezzo, dove Giorgione oltre a coccolarvi si concede in maniera “Lauda e Corrotta”.
Trevi
Non tutti sanno che i Baci Perugina inizialmente si chiamavano in un altro modoLa Perugina, nata nel 1907, iniziò a produrre una serie di cioccolatini con gli scarti della lavorazione di altri dolci (più precisamente nocciole in granella e cioccolato). Per via della forma, pensarono di chiamarli… Cazzotti. Un nome poco invitante per un dolce, che nel tempo avrebbe rappresentato la migliore forma di romanticismo. Fu Gabriele d’Annunzio a ribattezzare questi dolcetti da Cazzotti a Baci.
Terra molto apprezzata anche per ambientazioni cinematografiche, grazie a Totò in "Uccellacci e Uccellini", a Vittorio Gassman in alcune scene dell’Armata Brancaleone, a Carlo Verdone in "Io e mia Sorella" e non per ultimo a Roberto Benigni : proprio a Terni in "La vita è bella" fece ricostruire l’enorme campo di concentramento.
Il cuore verde d'Italia
Itinerari umbri enogastronomici
In questa terra generosa sono molti gli itinerari per assaporare i prodotti tipici e piatti tipici. Oltre ai riconoscimenti Slow Food, la ricotta salata ed il grano saraceno della Valnerina, il Mazzafegato ed il vino santo affumicato dell’Alta Valle del Tevere, il Ciccotto di Grutti, il Sedano Nero di Trevi e la Fagiolina del Lago Trasimeno, spiccano anche la cipolla di Cannara, la patata rossa di Colfiorito, la lenticchia di Norcia e non possiamo tralasciare il Tartufo Bianco, che gli antichi Umbri chiamavano “Tartùfro quel sasso profumato”, che in questa terra trova il suo habitat naturale.
Il tartufo
Una curiosità, a tutt’oggi ancora incerta, è il luogo di elaborazione della ricetta della Porchetta. Gli abitanti di Ariccia, nel Lazio, sostengono di avere la paternità della ricetta originaria, mentre Norcia sostiene che sia famosa sin dai tempi romani per l’al
Nella gastronomia umbra i piatti che spiccano nella tradizione sono gli Umbricelli al pomodoro, grossi spaghettoni fatti a mano, gli strangozzi alla norcina, il Torello alla perugina e la Rocciata umbra, dolce tipico preparato dalle sapienti mani delle anziane signore nei momenti di festa.
Gli abbinamenti nel calice
La regione è tutt’altro che Sagrantino-centrica: cresce a vista d’occhio il Montefalco Rosso, che non è il fratellino minore del Sagrantino ma un vino diverso e di carattere, anche se a dominare la guida con i 14 Tre Bicchieri del Gambero rosso ci sono sempre loro, Il Cervaro
della Sala ed il Montefalco Sagrantino.
Colfiorito
E i grandi chef che rendono unica questa terra
Seppur piccola di dimensioni, l’Umbria è una delle regioni che si contraddistingue per la regionalità dei piatti ed esaltazione dei prodotti territoriali. Casa Vissani e Vespasia sono i due ristoranti con la stella Michelin che guidano la cultura enogastronomica, oltre ai ristoranti l’Officina, la Locanda del Cardinale, Piermartiri e... non mi farei sfuggire Alla via di Mezzo, dove Giorgione oltre a coccolarvi si concede in maniera “Lauda e Corrotta”.
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di Stefano Nico
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