Svolta nella carne sintetica:
da Tokyo arriva
quella "muscolosa"
Ottenuto il primo "boccone" di carne sintetica che ha la stessa consistenza muscolosa della carne bovina: delle dimensioni di pochi millimetri, è stato coltivato nei laboratori dell'Università di Tokyo grazie a una nuova tecnica di medicina rigenerativa
che permette di ricreare l'allineamento degli elementi ('miotubi') che formano le fibre muscolari. Il risultato, pubblicato sulla rivista Science of Food, potrà contribuire a migliorare la gradevolezza della carne sintetica, un prodotto candidato a soddisfare i bisogni alimentari della popolazione mondiale riducendo l'impatto ambientale degli allevamenti.
Sono passati ormai più di sette anni dall'assaggio del primo hamburger sintetico prodotto con cellule staminali all'Università di Maastricht, e dallo scorso dicembre i primi nuggets di carne di pollo coltivata vengono già serviti ai tavoli di un ristorante di Singapore: questo dimostra quanto si siano intensificate le ricerche per sviluppare prodotti con una consistenza sempre più simile alla carne vera. La maggior parte delle volte, però, dai laboratori sono usciti pezzi di carne amorfi o granulari, simili a carne trita.
Per superare questo problema, i ricercatori giapponesi hanno coltivato dei mioblasti (cioè cellule muscolari embrionali) di bovino su piccole impalcature tridimensionali di idrogel, che possono essere impilate l'una sull'altra per permettere la fusione dei mioblasti in miotubi ben allineati, proprio come accade nei muscoli veri.
Il boccone di carne bovina sintetica, sottoposto a stimolazione elettrica, ha dimostrato di sapersi contrarre. Dopo 14 giorni di coltura in provetta, il tessuto è risultato praticamente sterile, con un contenuto microbico al di sotto della soglia di rilevazione, rivelandosi dunque più sicuro e facilmente conservabile rispetto alla carne naturale. ITALIAATAVOLA
che permette di ricreare l'allineamento degli elementi ('miotubi') che formano le fibre muscolari. Il risultato, pubblicato sulla rivista Science of Food, potrà contribuire a migliorare la gradevolezza della carne sintetica, un prodotto candidato a soddisfare i bisogni alimentari della popolazione mondiale riducendo l'impatto ambientale degli allevamenti.
Sono passati ormai più di sette anni dall'assaggio del primo hamburger sintetico prodotto con cellule staminali all'Università di Maastricht, e dallo scorso dicembre i primi nuggets di carne di pollo coltivata vengono già serviti ai tavoli di un ristorante di Singapore: questo dimostra quanto si siano intensificate le ricerche per sviluppare prodotti con una consistenza sempre più simile alla carne vera. La maggior parte delle volte, però, dai laboratori sono usciti pezzi di carne amorfi o granulari, simili a carne trita.
Per superare questo problema, i ricercatori giapponesi hanno coltivato dei mioblasti (cioè cellule muscolari embrionali) di bovino su piccole impalcature tridimensionali di idrogel, che possono essere impilate l'una sull'altra per permettere la fusione dei mioblasti in miotubi ben allineati, proprio come accade nei muscoli veri.
Il boccone di carne bovina sintetica, sottoposto a stimolazione elettrica, ha dimostrato di sapersi contrarre. Dopo 14 giorni di coltura in provetta, il tessuto è risultato praticamente sterile, con un contenuto microbico al di sotto della soglia di rilevazione, rivelandosi dunque più sicuro e facilmente conservabile rispetto alla carne naturale. ITALIAATAVOLA
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