venerdì 5 novembre 2021

Fine vendemmia per il Consorzio vini Alto Adige: Nonostante il meteo, ottima qualità

 

Fine vendemmia 

per il Consorzio 

vini Alto Adige: 

Nonostante il meteo, 

ottima qualità

L'annata 2021 è stata condizionata da gelate e precipitazioni che hanno ritardato fioritura, maturazione e raccolta. Ma i risultati soddisfano i cantinieri. Ottime impressioni per i bianchi. Lagrein aiutato dal clima


Apochi giorni dalla fine della vendemmia, l’Alto Adige del vino traccia un primo bilancio di quella che si prospetta essere è un’annata ambiziosa e molto promettente. Nonostante una fioritura tardiva e condizioni climatiche in parte avverse (che hanno determinato un calo fra il 5 e il 10% della quantità di raccolto), l’annata 2021 si caratterizzerà per vini bianchi eleganti e vini rossi di grande carattere e struttura. «I maestri cantinieri, i viticoltori e i vignaioli si aspettano un’annata 2021 molto varia e assai promettente sul piano della qualità. Sarà infatti una buona annata per tutti i vini bianchi senza alcuna eccezione, mentre per i vini rossi ci saranno differenze in base alla zona di produzione, anche se sarà comunque complessivamente molto buona», ha sintetizzato Andreas Kofler, presidente del Consorzio Vini Alto Adige.

Meteo (avverso) e malattie (poche) hanno influenzato il raccolto

Andando più nel dettaglio, la stagione 2021 si è aperta all'insegna di una siccità straordinariamente lunga, cui è seguito un marzo freddo, con quattordici giorni di gelate. A inizio aprile le temperature sono aumentate per un breve periodo, dopo il quale le condizioni metereologiche sono progressivamente peggiorate toccando l’apice dell’ondata di gelo il 7 aprile. Andamento meteo che ha portato a un leggero ritardo nella fioritura delle viti. Nelle zone più calde del territorio (Bassa Atesina e Valle dell'Adige) la piena fioritura è avvenuta solo tra fine maggio e inizio giugno, quindi con due-tre settimane di ritardo rispetto al normale. Questa tendenza è proseguita fino all’inizio della fase di maturazione. Il periodo tra la piena fioritura e l’inizio della maturazione è stato segnato da un giugno secco e caldo, seguito da un luglio eccezionalmente piovoso. Con ben 150 millilitri di pioggia caduta, a luglio le precipitazioni sono aumentare del +56% rispetto alla media del periodo. Anche nelle prime settimane di agosto si sono registrati maltempo e forti precipitazioni. A fronte di giornate dalle temperature medie, le quantità di pioggia sono state ben oltre i valori medi degli ultimi decenni. Giusto in tempo per l’inizio della vendemmia, il tempo si è stabilizzato, garantendo un clima autunnale pressoché ideale. Prima delle nuove precipitazioni di ottobre. 

Ma se il meteo non ha aiutato è sul fronte della prevenzione delle malattie che avrebbero potuto attaccare i vigneti che si sono riscontrati i successi maggiori: «Nei vigneti non si sono verificati particolari focolai, se si escludono piccoli problemi di putrefazione nella fase di maturazione di alcune varietà di Pinot», ha affermato Barbara Raifer, responsabile del settore viticoltura presso il Centro di Sperimentazione Laimburg. Raifer ha sottolineato anche come la gestione dell’irrigazione nei vigneti sia uno dei temi centrali del settore, e che lo sarà ancor di più in futuro: «Ci accompagnerà sia nella ricerca che nella pratica, affinché i nostri viticoltori siano in grado di contrastare il crescente stress causato alle viti da caldo e siccità». Iat

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