martedì 23 novembre 2021

In treno con la Principessa Sissi dalla Baviera all'Ungheria

 

In treno 

con la Principessa Sissi 

dalla Baviera all'Ungheria

Da Trieste a Budapest, da Merano Gödöllö fino a Possenhofen, in Baviera: la strada di Sissi, un tracciato di circa 1.400 chilometri tra Germania, Austria, Ungheria, Svizzera e Italia, tocca anche storiche stazioni


All’inizio del 19° secolo le innovazioni tecnologiche portarono a una nuova era. L’invenzione del motore a vapore fu rivoluzionaria. La mobilità ferroviaria e in nave a vapore aumentò esponenzialmente ed ebbe come conseguenza un vasto ampliamento della rete dei trasporti. Infatti, proprio nel 19° secolo, iniziò il moderno turismo con i viaggi organizzati, gestiti anche da agenzie specializzate, che permisero ai viaggiatori di iniziare a scoprire le località turistiche. Per i ricchi, i nobili e le case regnanti in Europa e non solo in quell’epoca venivano costruiti appositamente treni arredati in modo lussuoso. A partire dall’anno 1873, per viaggiare adeguatamente, anche l’Imperatrice Elisabetta, la Principessa Sissi, utilizzò una splendida carrozza ferroviaria. Il treno imperiale consisteva in una cuccetta e in un vagone ristorante, dotati di luce elettrica, riscaldamento e di un bagno. Per dare ai visitatori la possibilità di salire a bordo della carrozza di Sissi, la stessa è stata in parte ricostruita ed è possibile accedervi durante la visita. È possibile ammirarla al Museo di Sissi presso l’Hofburg a Vienna. Ma prima ripercorriamo i viaggi della Principessa Sissi, e della sua “strada”, un tracciato di circa 1.400 chilometri e un percorso culturale europeo che attraversa Germania, Austria, Ungheria, Svizzera e Italia, soffermandoci sulle stazioni ferroviarie che la principessa tocco nei sui innumerevoli viaggi.


Trieste, il capolinea

Ai tempi di Sissi, Trieste rappresentava la più importante città portuale della monarchia asburgica e era il capolinea della Südbahn da Vienna. Nel 1878 fu costruita e inaugurata l’odierna stazione Trieste Centrale. A partire dal 11 giugno 2021 lo storico collegamento diretto, via rotaia, tra Trieste e Vienna è tornata attivo. Fermandosi a Graz, Maribor e Lubiana, la linea è stata inaugurata da un Eurocity che è partito da Vienna.


La “seconda” stazione: Trieste Sant’Andrea

Durante il regno austriaco-ungherese esisteva una seconda stazione, denominata Trieste Sant’Andrea, costruita nel 1906 dalla ferrovia austriaca-ungherese. I viaggiatori arrivavano da Vienna alla stazione di Trieste Sant’Andrea, che nel 1923 venne rinominata “Trieste Campo Marzio”.


Oggi l’elegante edificio ospita il Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio dedicato esclusivamente al mondo della ferrovia. Questa stazione di testa in stile liberty, realizzata nel 1906, rappresenta un gioiello architettonico che si trova raramente in Europa. Nell’area espositiva esterna del museo si trovano locomotive e vagoni austriaci, ungheresi e tedeschi. Questi treni offrono una visione completa della grande storia dei trasporti ferroviari di questi territori.

La neoclassica stazione di Merano

Altre nuove stazioni ferroviarie vennero realizzate nel 19° secolo. È stata utilizzata da Sissi anche la stazione di Merano, progettata da Luigi Negrelli nello stile del neoclassicismo viennese e inaugurata nel 1859. Merano, collegata alla rete ferroviaria europea, diventò una zona di villeggiatura alla moda. La stazione dal 2004 è tutelata come monumento.


Budapest, nel 1884 tra le stazioni più moderne

Nel 1884 fu inaugurata anche a Budapest la nuova stazione di testa elettrificata. All’epoca si trattava di una delle stazioni ferroviarie più moderne d’Europa, grazie agli architetti Gyula Rochlitz e János Feketeházy. Troneggiano all’interno della stazione due statue raffiguranti gli inventori delle locomotive, James Watt e George Stephenson, incorniciate da splendidi affreschi per rendere loro omaggio.

Gödöllö, costruita in onore della coppia reale

La stazione ferroviaria di Gödöllö, nel 1867, è stata costruita in onore della coppia reale. Da quell’anno Sissi e suo marito viaggiarono regolarmente in treno, assieme al loro entourage, per poter raggiungere il Castello di Gödöllö. Un regalo da parte della Nazione Ungherese per l’incoronazione del re Francesco Giuseppe e della regina Elisabetta come sovrani d’Ungheria.


Ancora oggi questo tracciato viene chiamato “il binario reale” e una volta all’anno il treno reale di Sissi si muove sui binari originali dalla stazione di Nyugati, in direzione di Gödöllö, fino a raggiungere il castello preferito dell’Imperatrice. All’arrivo della coppia reale veniva steso un tappeto rosso, che partiva dalla sala d’attesa della stazione e arrivava fino all’ingresso del Castello di Gödöllö. italiaatavola

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