Sapori toscani
al Ristorante Il Pievano
Torna la cucina
di Vincenzo Guarino
Dopo il riconoscimento della stella Michelin, dal 12 aprile sarà possibile riscoprire i sapori e i piatti di Vincenzo Guarino all'interno del ristorante del Castello di Spaltenna a Gaiole in Chianti (Si)
Di Vincenzo Guarino, membro Chic - Charming italian chef e della sua cucina se ne è sentito parlare spesso lo scorso anno quando, insediatosi a Gaiole in Chianti (Si), al Castello di Spaltenna in poco più di 7 mesi lo chef è riuscito ad ottenere grandi risultati dalla critica e dal pubblico e dal 12 aprile prossimo, sarà possibile ritrovarlo all’opera nelle cucine di uno dei castelli più suggestivi del Chianti Classico.
Il Ristorante Il Pievano, infatti, si trova all'interno del Castello di Spaltenna, convento dell’anno 1000 trasformato in un Tuscan Resort & Spa e circondato da vigne di Sangiovese, appena rinnovato in alcune aree. In particolare, il restyling riguarda sia le aree comuni (ampliamento della veranda - hall con una struttura in vetro e acciaio, che offre una vista panoramica su parco e vigne di proprietà), la spa (con due nuove cabine trattamenti) sia le camere (cinque nuovi bagni caratterizzati da linee eleganti e pulite, oltre che l’utilizzo di travertino toscano).
L’ambiente del Relais e del ristorante è suggestivo, elegante e dal forte sapore toscano. Ad accogliere gli ospiti de Il Pievano, Andrea Giubbilei che, da sei anni, con sapiente dedizione, si occupa della sala e della cantina. Il ristorante si sviluppa su due sale, la Sala dei Papi e quella degli Arazzi, caratterizzate da preziosi arredamenti antichi e da una vista mozzafiato sulle colline. Nel chiostro, dominato dall'antico campanile della Pieve, è possibile gustare emozionanti cene al lume di candela, durante la bella stagione. Per un’esperienza ancora più esclusiva, è possibile richiedere l’ambito "tavolo dello chef", posizionato nel mezzo della verde campagna per vivere il Chianti Classico in tutta la sua essenza o degustare una romantica "cena in cantina".
Lo chef Vincenzo Guarino è partenopeo ma il suo legame affettivo e professionale con la Toscana è molto forte. Legame che si ritrova nel menu, dove tradizione toscana, influenze campane e impronta internazionale, s’incrociano per dar vita ad una cucina creativa ma che osa moderatamente: sapori complessi che tuttavia arrivano al palato puliti. Gli ottimi prodotti utilizzati, frutto di una minuziosa ricerca, trovano giusta esaltazione in un menù che punta all’essenza e ad un dialogo costante tra orto, mare, terra e spezie.
Già nel 2010 Vincenzo Guarino trascorre una stagione nelle cucine di Spaltenna ma il legame dello chef con la Toscana è addirittura precedente. È proprio in questa regione infatti, che nel 2009 conquista la stella Michelin, mentre è a capo della cucina del Ristorante I Salotti, all’interno dell’hotel Il Patriarca di Chiusi (Si); stella che riconferma nel 2012 a Vico Equense nel ristorante L’Accanto, del Grand Hotel Angiolieri, riconfermata poi per la terza volta al Castello di Spaltenna nel 2016.
Oggi, a Spaltenna, Guarino porta avanti un lavoro improntato su una cucina creativa che rispetta il luogo in cui viene proposta e che tiene conto delle influenze culturali.
«Sembra una banalità - afferma lo chef - ma alla base di tutto il mio lavoro c’è la stagionalità, la ricerca di ottimi fornitori del territorio e l’utilizzo di tante verdure. Il pesce viene da Livorno tre volte la settimana, per la carne ho selezionato quella di alcuni eccellenti macellai di zona, mentre per gli ortaggi mi approvvigiono dagli orti del Castello dove si coltivano tutte le verdure di stagione, insieme a più di 100 tipi di erbe aromatiche».
Nel menu de Il Pievano non mancano né la bistecca alla fiorentina, né la ribollita ma è altresì possibile scoprire l’abilità dello chef assaggiando i suoi piatti cult quali: l’Emozione di mare, la pasta, piselli e uova; la Palamita in saor con cipolla di tropea, arance e pomodorino datterino e il Raviolo con zuppa liquida di cipolla. Nella carta non manca l’attenzione ai piatti vegani e a quelli senza glutine, mentre per i più piccoli lo chef dedica un menu ad hoc: sfizioso, divertente e attento alla qualità. La carta dei vini comprende più di 800 referenze, la maggioranza toscane con una predilezione per le riserve di Chianti Classico, Montalcino e Bolgheri senza dimenticare però i grandi rossi francesi e le bollicine della Champagne.
Oltre a il Pievano, il Castello ospita, nella taverna e nella terrazza, l’Osteria Toscana, aperta da maggio a settembre sia a pranzo che a cena. Qui i protagonisti sono i piatti tipici toscani: pici, ravioli, pappa al pomodoro, fiorentina, tagliata, piccione, cacciucco e molto altro. Tutto è realizzato con materie prime di qualità e, quasi esclusivamente, proveniente dai produttori locali. Immancabile, la pizza, sempre apprezzata da grandi e piccoli.
italiaatavola
Per informazioni: www.spaltenna.it
Il Ristorante Il Pievano, infatti, si trova all'interno del Castello di Spaltenna, convento dell’anno 1000 trasformato in un Tuscan Resort & Spa e circondato da vigne di Sangiovese, appena rinnovato in alcune aree. In particolare, il restyling riguarda sia le aree comuni (ampliamento della veranda - hall con una struttura in vetro e acciaio, che offre una vista panoramica su parco e vigne di proprietà), la spa (con due nuove cabine trattamenti) sia le camere (cinque nuovi bagni caratterizzati da linee eleganti e pulite, oltre che l’utilizzo di travertino toscano).
L’ambiente del Relais e del ristorante è suggestivo, elegante e dal forte sapore toscano. Ad accogliere gli ospiti de Il Pievano, Andrea Giubbilei che, da sei anni, con sapiente dedizione, si occupa della sala e della cantina. Il ristorante si sviluppa su due sale, la Sala dei Papi e quella degli Arazzi, caratterizzate da preziosi arredamenti antichi e da una vista mozzafiato sulle colline. Nel chiostro, dominato dall'antico campanile della Pieve, è possibile gustare emozionanti cene al lume di candela, durante la bella stagione. Per un’esperienza ancora più esclusiva, è possibile richiedere l’ambito "tavolo dello chef", posizionato nel mezzo della verde campagna per vivere il Chianti Classico in tutta la sua essenza o degustare una romantica "cena in cantina".
Lo chef Vincenzo Guarino è partenopeo ma il suo legame affettivo e professionale con la Toscana è molto forte. Legame che si ritrova nel menu, dove tradizione toscana, influenze campane e impronta internazionale, s’incrociano per dar vita ad una cucina creativa ma che osa moderatamente: sapori complessi che tuttavia arrivano al palato puliti. Gli ottimi prodotti utilizzati, frutto di una minuziosa ricerca, trovano giusta esaltazione in un menù che punta all’essenza e ad un dialogo costante tra orto, mare, terra e spezie.
Già nel 2010 Vincenzo Guarino trascorre una stagione nelle cucine di Spaltenna ma il legame dello chef con la Toscana è addirittura precedente. È proprio in questa regione infatti, che nel 2009 conquista la stella Michelin, mentre è a capo della cucina del Ristorante I Salotti, all’interno dell’hotel Il Patriarca di Chiusi (Si); stella che riconferma nel 2012 a Vico Equense nel ristorante L’Accanto, del Grand Hotel Angiolieri, riconfermata poi per la terza volta al Castello di Spaltenna nel 2016.
Vincenzo Guarino
Oggi, a Spaltenna, Guarino porta avanti un lavoro improntato su una cucina creativa che rispetta il luogo in cui viene proposta e che tiene conto delle influenze culturali.
«Sembra una banalità - afferma lo chef - ma alla base di tutto il mio lavoro c’è la stagionalità, la ricerca di ottimi fornitori del territorio e l’utilizzo di tante verdure. Il pesce viene da Livorno tre volte la settimana, per la carne ho selezionato quella di alcuni eccellenti macellai di zona, mentre per gli ortaggi mi approvvigiono dagli orti del Castello dove si coltivano tutte le verdure di stagione, insieme a più di 100 tipi di erbe aromatiche».
Nel menu de Il Pievano non mancano né la bistecca alla fiorentina, né la ribollita ma è altresì possibile scoprire l’abilità dello chef assaggiando i suoi piatti cult quali: l’Emozione di mare, la pasta, piselli e uova; la Palamita in saor con cipolla di tropea, arance e pomodorino datterino e il Raviolo con zuppa liquida di cipolla. Nella carta non manca l’attenzione ai piatti vegani e a quelli senza glutine, mentre per i più piccoli lo chef dedica un menu ad hoc: sfizioso, divertente e attento alla qualità. La carta dei vini comprende più di 800 referenze, la maggioranza toscane con una predilezione per le riserve di Chianti Classico, Montalcino e Bolgheri senza dimenticare però i grandi rossi francesi e le bollicine della Champagne.
Oltre a il Pievano, il Castello ospita, nella taverna e nella terrazza, l’Osteria Toscana, aperta da maggio a settembre sia a pranzo che a cena. Qui i protagonisti sono i piatti tipici toscani: pici, ravioli, pappa al pomodoro, fiorentina, tagliata, piccione, cacciucco e molto altro. Tutto è realizzato con materie prime di qualità e, quasi esclusivamente, proveniente dai produttori locali. Immancabile, la pizza, sempre apprezzata da grandi e piccoli.
italiaatavola
Per informazioni: www.spaltenna.it
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