A Massafra il sole
fa sul serio
Ingrediente speciale
di Birra Moretti
Immaginate dieci campi di calcio ricoperti di pannelli solari. Ecco la dimensione dell'impianto fotovoltaico del birrificio del gruppo Heineken a Massafra (Ta), nel cuore della Puglia, per birre fatte con il sole .
Qui il sole fa sul serio, così, dal 2012, il percorso di energia pulita è arrivato nel 2016 a contare 13mila pannelli solari installati sulle superfici del birrificio che guardano nella giusta direzione. Lo si vede bene dall'alto della torre che domina l'area di produzione, perché i pannelli fotovoltaici necessitano di un approfondito lavoro di posizionamento basato sullo studio delle condizioni meteorologiche e ambientali per rendere al meglio.Con Birra Moretti La Bianca, la weiss all’italiana, si completa la gamma Birra Moretti Le Speciali, interamente prodotta grazie a energia fotovoltaica equivalente. È il sole l’ingrediente che rende ancora più speciali queste quattro birre: Birra Moretti Baffo d’Oro, dal 2015 la prima birra in Italia a essere prodotta col sole, Birra Moretti La Rossa e Birra Moretti Doppio Malto (dal 2016) e, ultima in ordine di tempo, Birra Moretti La Bianca.
«Questo birrificio nasce nel 1963 per la produzione della birra Dreher, che il gruppo Heineken acquista nel 1974 come prima operazione del suo ingresso in Italia. Da allora ad oggi molto è cambiato, sviluppato, cresciuto. Oggi da Massafra escono, nei momenti di picco dei consumi, 300 autotreni al giorno carichi di birra, e il birrificio è divenuto un punto di riferimento per qualità ed efficenza, nell'universo Heineken che comprende 170 birrifici a livello globale.
Il birrificio di Massafra produce più di 1,8 milioni ettolitri di birra all’anno e impiega 180 addetti in alta stagione, il tutto diretto da una donna di polso e grande passione, Alina Taru, cuore rumeno e testa pugliese. «La cosa più bella del lavorare qui è la squadra, poter lavorare con tanti colleghi professionali e capaci e impegnarsi ogni giorno per raggiungere risultati sempre migliori e soddisfare le esigenze dei consumatori».
«13mila pannelli complessivi e un’estensione di oltre 51mila mq - spiegano gli ingegneri Giovanni Donia e Giovanni Sofia mostrando i tetti ricoperti di pannelli - il birrificio Heineken di Massafra è in grado di generare 4,42 GWh di energia elettrica all’anno, con un abbattimento delle emissioni di oltre 1.700 tonnellate di CO2 e dal 2017 è primo al mondo per produzione di energia fotovoltaica e per numero di pannelli solari installati, secondo la classifica mondiale “Top 50 Solar Beer Breweries” di SolarPlaza. Il 96% delle birre del Gruppo Heineken vendute in Puglia sono prodotte a Massafra. Nel 2016 il birrificio di Massafra ha segnato un ulteriore passo in avanti verso l’evoluzione a World Class Brewery Organization. Un percorso verso l’eccellenza con il quale ha ottenuto la certificazione Silver Award per il Tpm "Total Productive Management”. I principali marchi prodotti a Massafra sono Dreher, Birra Moretti e Heineken».
«L'installazione del parco fotovoltaico - aggiunge Sofia - ha coinvolto cinquanta specialisti da numerose nazioni diverse, partner del programma "Heineken brewing a better world" un team globale con le migliori professionalità. È stato realizzato anche uno studio dettagliato per le ombre che possono dare squilibri e cortocircuiti se non controllate. Importante poi la manutenzione dei pannelli». E l'energia in eccesso viene ceduta alla rete nazionale, seppur in minima parte.
Davvero una squadra affiatata quella che lavora a Massafra, un team che ha a cuore la produzione di qualità e l'attenzione all'ambiente. All'interno dell'area del birrificio alberi secolari e molto verde, con piante di arancia e mandarini, rigorosamente raccolti e consumati. Un carrubo è stato piantato nel parco per celebrare un anno intero senza il minimo infortunio non solo tra i dipendenti diretti, ma anche tra i "contractor". Risultato importante che anche l'artista Vito Spada, ex dipendente, ha celebrato con i suoi quadri, espressione di arte materica.
Il mastro birraio Gennaro Marturano, ingegnere chimico e laurea in Belgio in Scienze e tecnologie birrarie, è il re della sala di cottura, cuore del birrificio, dove campeggia una statua di Sant'Arnoldo, protettore dei mastri birrai. La storia dice che, figlio di un birrario, benedisse una cotta e salvò gli operai dalla peste, così il 14 agosto è festa dei birrai a Bruxelles. «Ogni mattina bacio la statua», dice Gennaro che nella sua carriera, che dura da 35 anni, ha prodotto 150 milioni di ettolitri. Le sue preferite? «Moretti la Bianca e Moretti grani antichi (varietà Senatore Cappelli, San Pastore e Pandas) e processo innovativo».
Il birrificio di Massafra mantiene tradizione ad artigianalità anche nei suoi imponenti numeri produttivi, 4 linee di imbottigliamento da cui escono 52mila bottiglie al giorno. E per capire quanto il sole qui sia protagonista spingetevi fino a Punta Palascia, il punto più a est d'Italia, sede infatti di un osservatorio astronomico dedicato proprio all'osservazione del pianeta che ci regala ogni giorno alba e tramonto.
di Andrea Radic
vicedirettore
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