Feudotto Biologico
e Feudotto Novolio Igp
Due oli di qualità
de La Goccia d’Oro
Se sei un’azienda familiare, magari piccola, diventa abbastanza facile fare degli ottimi prodotti come l’olio extravergine d’oliva, in quanto il controllo di tutta la filiera è agevole.
Se sei un’azienda grande o addirittura una cooperativa dove arrivano le produzioni di centinaia o addirittura di oltre mille soci, fare qualità, e magari eccelsa, non è affatto facile.Ci riesce bene la cooperativa La Goccia d’Oro di Menfi, forte di mille soci conferitori con oliveti in una delle zone più pregiate per le olive di tutta la Sicilia, dove oltre all’Igp Sicilia, che chiaramente ingloba tutta l’isola, vi insistono 2 Dop: Val di Mazara per l’olio e Nocellara del Belice per le olive da mensa dell’omonima cultivar. Ormai sono anni che l’amministrazione della cooperativa presieduta da Giuseppe Oro (pura coincidenza col nome della cooperativa) ha puntato sulla qualità e sull’ottimizzazione della gestione specialmente del frantoio, merito del direttore Accursio Alagna che ne ha fatto una missione coinvolgendo anche l’Università di Palermo per definire un sistema di ottimizzazione delle attività, a cominciare dalla campagna che comprende ben 1.100 ettari di uliveti, per la metà dotati di impianti di irrigazione di soccorso, importanti in queste annate siccitose.
Il sistema qualità de La Goccia d’Oro comincia con agronomi e tecnici, sempre a disposizione dei soci, che monitorano l’annata individuando i periodi per irrigare e le eventuali patologie suggerendo i trattamenti da effettuare sia sul biologico che sul sostenibile o nel tradizionale. Particolare attenzione è stata evidenziata nella gestione del frantoio per ottimizzarne il funzionamento ed evitare i tempi morti. In sostanza si evitano i colli di bottiglia per cui le olive potrebbero rimanere in attesa di molitura per oltre un giorno, cosa che andrebbe a scapito della qualità finale dell’olio in quanto uno dei fattori importantissimi è la riduzione dei tempi tra la raccolta e la molitura. Inoltre per incentivare la qualità la cooperativa paga in funzione di parametri analitici di qualità e non solo per quantità.
Guseppe Oro e Accursio Alagna
Inevitabile risultato da un territorio che è particolarmente vocato alle olive è che l’olio prodotto, commercializzato col marchio Feudotto, dalla omonima contrada, è l’espressione delle cultivar presenti, Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola essenzialmente, riesce a soddisfare i consumatori più esigenti e la ristorazione di eccellenza che può contare su 7 tipologie: Dop Val di Mazara, Igp Sicilia, Biologico, Evo, Monovarietali per le 3 cultivar.
Costante è l’ammodernamento delle apparecchiature, quest’anno è stata realizzata una linea di confezionamento che lavora in assenza di ossigeno, altro nemico assieme alla luce, ed è in avanzato programma il sistema di cogenerazione dell’energia elettrica che dal prossimo anno renderà il frantoio autonomo. Importante per il consumatore evoluto la possibilità di conoscere nel dettaglio tutta la filiera della bottiglia che ha acquistato. Infatti nella sezione Lotto del sito Feudotto.it basta inserire il numero di lotto della confezione per conoscere l’intero processo produttivo: formato bottiglia, descrizione, data produzione, data scadenza, pezzi prodotti, silos utilizzati, varietà olive, zona coltivazione, molitura olive, acidità olio, mappa satellitare della zona di coltivazione.
Degli oli prodotti in questi giorni in un’annata eccezionale perchè avulsa da patogeni e insetti dannosi degustiamo il Feudotto Biologico, e il Feudotto Novolio Igp Sicilia, ottenuti da diverse percentuali delle suddette cultivar con la Nocellara che incide per oltre la metà.
La Nocellaria del Belice è diffusa nella valle del fiume omonimo e nei bacini limitrofi nonchè nel corleonese. È una delle cultivar che hanno contribuito al successo dell'olio siciliano fuori dall'isola. Ha drupa grossa, quasi sferica, usata anche da mensa e l'olio ha fruttato molto intenso e un profilo sensoriale amaro e piccante con assenza del dolce.
La Biancolilla è diffusa anch'essa nella Sicilia centro-occidentale con maggior densità nell'agrigentino. Ha drupa media, resa bassa e tenore di acido linoleico al di sopra della media. In genere ha un profilo sensoriale da olio delicato con amaro non spiccato e sentori di mandorla.
La Cerasuola si trova specialmente in provincia di Palermo, nel Trapanese e nella fascia tra Castelvetrano e Menfi. Drupa media, ellittica, leggermente asimmetrica, dà alte rese ed è molto ricca di acido oleico e di polifenoli; l'olio è meno dolce e più amaro con sentori e fruttato più intensi e persistenti.
Cominciamo dal Biologico. Colore giallo con tendenze verdoline. Olfatto con fruttato medio-intenso con sentori di pomodoro verde anche in foglia, mandorla, cicoria. Bocca equilibrata e fragrante dove il gusto dell’oliva verde è predominante con un amaro e un piccante in crescendo, specie quest’ultimo.
Il Novolio Igp ha colore giallo con velature verdi più intense. Un naso con fruttato intenso dove la fa da padrone un pomodoro più maturo che si accompagna alla sua foglia, poi origano, timo, mandorla. Bocca complessa ed intensa in cui si riavvertono le sensazioni olfattive, amaro e piccante anche qui in crescendo.
Concludendo, due oli eccelsi, fini, puliti con il Biologico leggermente più delicato ed elegante mentre il Novolio è più deciso ed avvolgente per cui useremmo il primo per il pesce, per cotture più semplici, mentre il secondo per le zuppe, per piatti più complessi.
di Gianni Paternò
www.lagocciadoro.it
www.feudotto.it
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