sabato 2 dicembre 2017

Durello e i dubbi del trentennale

Durello e i dubbi 

del trentennale

Verso nuovi e blasonati traguardi oppure l'amletico dubbio dell'essere o non essere metodo classico piuttosto che un Martinotti ?

Arrivati al milione di bottiglie prodotte, più di un vignaiolo, fra quelli che animano le trenta e passa aziende che fanno parte del Consorzio Tutela, ha chiesto la mia idea su quale potrebbe essere la strada più giusta dopo la grande festa per il trentesimo anno della Doc del Durello. Si andrà spediti verso nuovi traguardi oppure l'amletico dubbio dell'essere o non essere metodo classico piuttosto che un Martinotti, sarà ancora di casa in queste terre? Dove peraltro lo stesso Shakespeare ambientò un'altra intramontabile tragedia amorosa provocata dalla cecità di fazioni contrarie?
Insomma pare che quel che ci si chiede fra i Lessini è se sia più nobile nella mente soffrire i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna, rappresentata in questo caso dalla fortunata sfacciataggine numerica delle bottiglie di prosecco fatto con l'autoclave, pur godendo di una denominazione diversa e di una diversa uva, o prendere le armi contro un mare di affanni e, contrastandoli, porre loro fine con la fine sapienza di chi sa fare bollicine con il metodo classico che può solo migliorare ancora, e ancora?

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Qualche grande dell'arte dello scrivere a questo punto avrebbe lanciato il suo... ai posteri l'ardua sentenza, ma per me, modesto pennuto al seguito di un redattore che ha preso parte alla festa del trentennale del Durello, credo che ai propugnatori del metodo classico valga la pena di non mollare. Che facciano pure i charmat con migliaia e migliaia di numeri, quanti già irridendo il Durello, ne stravolgono la storia, affibbiandogli appellativi non suoi e affidando il suo nome a etichette da operetta. Facciano pure, altri ancora, i loro tentavi, finanche maldestri, di ridurre a ferma l'innata forza vulcanica di un'uva che non può che esplodere in altrettanto vulcaniche bollicine. Resta immutato il pensiero che la gloria di un territorio come quello dei Lessini e della sua uva non può che passare per la via della classicità. Anzi, del classico. Intendendo con questo termine quel metodo di mettere in bottiglia il vino che solo mesi e mesi rendono nobili e signorili i sorsi di uno dei vini più veraci di tutto il Veneto e del Paese intero.

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Evidente, di contro, che per vedere salire la quota di bottiglie prodotte lavorando solo con il metodo classico più che di mesi si deve parlare di qualche anno ma non è certo una chimera irraggiungibile, anzi. E i francesi pur se possono non piacere, per queste cose vanno guardati come maestri come lo è il loro Comité Champagne. Che nel male, ma soprattutto nel bene, specie leggendo quello che esce dai bilanci e dai fatturati, mette d'accordo migliaia di vigneron e 300 maison. Salvaguardando pure identità e territorio. Auguri dunque ad Alberto Marchisio, presidente del Consorzio di Tutela e Aldo Lorenzoni, suo direttore, che raggiunto il traguardo dei trenta ora dovranno andare a fare trentuno. E anche se par di capire che la strada non sarà tutta in discesa, pur scendendo dai Lessini alla conquista del mondo, sarebbe davvero un peccato non percorrerla con la fermezza che il momento impone. Di charmat, e non raramente di scarso livello, ne è pieno il mondo. In ogni caso per quel tipo di bolle che ancora qualcuno vorrebbe fare nei Lessini, va cercata un'altra via. Per scendere a compromessi, se ne trova sempre qualcuna. Diverso, invece, se si va cercando quel quarto di fine nobiltà che può fare invidia persino ai francesi.

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Le aziende del Durello :
Az. Agr. Bellaguardia, Ca’D’or, Casa Cecchin, Cantina di Monteforte d’Alpone, Cantina di Soave, Az. Agricola Casarotto, Cavazza, Collis Veneto Wine Group, Az. Agr. Corte Moschina, Dal Maso, Cantina Dal Cero, Cantina Fattori, Franchetto, Az. Agr. Fongaro, Gianni Tessari, Marcazan Fabio, Az.Ag. Masari, Az. Agr. Montecrocetta, Az. Agr. Sacramundi, Az. Agr. Sandro De Bruno, Az. Agr. Tamaduoli, Az. Vitivinicola Tirapelle, Cantina Tonello, Cantine Vitevis, Az. Ag. I Maltraversi, Cantine Riondo, Cantina Valpantena, Cartine Marti, Family of Wine, Enoitalia, Cantina Danese.

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