martedì 18 febbraio 2020

La denuncia di un ristoratore: «TripAdvisor mi sta truffando»

La denuncia 

di un ristoratore:
«TripAdvisor 

mi sta truffando»


Il titolare del ristorante Oyster e Samba di Milano, Douglas Di Modica, racconta la situazione in cui si è ritrovato a causa del portale di recensioni online. Stanco, si rivolgerà alla Procura. La sua lamentela riguarda le informazioni sul suo locale, sbagliate o pubblicate senza permesso, contro il regolamento del sito.

Douglas Di Modica (socio Euro-Toques) gestisce a Milano il ristorante Oyster e Samba e da anni sta conducendo una battaglia contro TripAdvisor. L’ultimo sgarbo del gufo al suo locale riguarda le informazioni sbagliate (o pubblicate senza consenso) pubblicate sul portale.

«Quello che adesso mi sta infastidendo - racconta il ristoratore - è che sul sito ci sono foto degli scontrini con i miei dati personali, come persona fisica cioè codice fiscale, nome e cognome, dati sensibili che - secondo il regolamento di TripAdvisor - non dovrebbero esserci. Il numero di telefono poi è sbagliato e non lo correggono nonostante i miei solleciti; gli orari sono sbagliati e non vengono sistemati e quindi la gente vede che è aperto 24 ore su 24, viene al ristorante, legge che è aperto solo la sera e va su quel “sitaccio” a scatenarsi contro di me, giustamente».

Douglas Di Modica (La denuncia del ristoratore: «TripAdvisor mi sta truffando»)
Douglas Di Modica
Di Modica non ne può più, anche perché la sua reputazione nel corso degli anni sembra essere congelata. «Mi stanno frodando - tuona - stanno facendo apposta, ho gli screenshot della mia posizione in classifica che è ferma da due anni, è immobile. Non va né un pelo in giù, né un pelo in su e ogni poco fanno una pulizia di recensioni positive, spariscono 70-80 recensioni positive alla volta, quelle negative invece rimangono».

Non solo, a quanto pare il suo locale è anche scomparso dai radar di TripAdvisor: «Se uno viene davanti al mio ristorante - dice Di Modica - e cerca su TripAdvisor nella sezione “ristoranti in zona”, il mio locale non appare, appaiono tutti gli altri, il mio invece non appare proprio».

Questione di favoritismi del Gufo a cui lui non vuole cedere nonostante arrivino di continuo proposte per ricevere recensioni fasulle. Ora Douglas Di Modica vuole andare fino in fondo. «Volevo sporgere denuncia alla Polizia Locale - rivela - ma non me lo hanno consentito perché sostengono che io mi debba confrontare direttamente con TripAdvisor, ma non mi viene data la possibilità. Mi rivolgerò al Procuratore della Repubblica perché sono stanco di questa situazione, voglio delle risposte».

Altro giro, altra truffa insomma. TripAdvisor si conferma un portale non solo inaffidabile per via delle recensioni non certificate, ma anche per una prepotenza nel volersi affermare come giudice unico e superiore nello stilare graduatorie sui ristoranti italiani. Peccato che sia tutto regolato da strani algoritmi, comandati oltretutto.
di Federico Biffignandi
Federico Biffignandi
© Riproduzione riservata

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