domenica 16 agosto 2020

Il mosto si fa vino, poi memoria Scrittori e artisti si raccontano

Il mosto si fa vino, 

poi memoria
Scrittori e artisti 

si raccontano


La cantina Poderi dal Nespoli 1929

Appuntamento il 4 e 5 settembre in Romagna con Mosto. Il succo della narrazione, il festival organizzato dalla cantina Poderi dal Nespoli 1929.

Si farà anche quest'anno "Mosto. Il succo della narrazione", il festival organizzato dalla cantina Poderi dal Nespoli 1929 di Civitella di Romagna (Fc) del gruppo Mondodelvino (4-5 settembre). La dominante incertezza della post pandemia non ha fermato l'iniziativa che vuole celebrare la forza del racconto, meglio se davanti a un bicchiere di buon vino, e che permette di ricordare il passato, vivere il presente. Ma che soprattutto - è il pensiero dominante di tutti - fa sperare nel prossimo futuro. La tradizione orale rappresenta la prima forma di racconto che diventa memoria storica e che insieme al vino entra nella ritualità della vita.
Oggi più che mai si avverte il bisogno di un ritorno a questa forma di socializzazione diretta e anche in quest'anno difficile la storica cantina di Civitella di Romagna ha voluto puntare sul festival, forte dei principi identitari aziendali come la creatività, l’innovazione e le relazioni tra persone e dei loro valori comuni. L'edizione 2020, con la direzione del suo autore, il regista Matteo Caccia, svilupperà il tema del "Moto Perpetuo" che vedrà tra i protagonisti il filosofo e sociologo Umberto Galimberti e lo scrittore Sandro Veronesi, reduce dalla sua ultima affermazione al Premio Strega. Un'anteprima si svolgerà il 27 agosto con gli scrittori Paola Barbato e Matteo Bussola che parleranno delle “Storie di amore e di paura” con il giornalista Corrado Ravaioli.
La rassegna “Mosto. Il succo delle storie” ha preso il via nel 2017 con la volontà di ritornare a questa antica forma di socializzazione e di condivisione diretta e il nome scelto accomuna l’estratto dell’uva e il succo delle storie. Nel mondo vitivinicolo il mosto è il momento di passaggio dall’uva al vino e così in ambito narrativo il racconto rappresenta un momento di transizione per l’uomo, che ne esce arricchito e trasformato rispetto a ciò che era prima.

«Oggi più che mai si percepisce l’importanza dell’ascolto - dice Marco Martini, ceo del gruppo Mondodelvino - in tempi in cui è la velocità di propagazione di ogni notizia che direziona le nostre vite. Un ritorno alla ritualità tipica della tradizione orale, della comunità che si riunisce per ascoltare e tramandare le storie sono le radici di Mosto». Questo il programma delle due serate di incontri e racconti: venerdì 4 settembre  Umberto Galimberti si confronterà con Daniela Collu, autrice radiofonica e televisiva, su “L’inesauribile energia delle emozioni” e, a seguire, Sandro Veronesi dialogherà con il direttore artistico del festival Matteo Caccia sul tema “Il moto perpetuo del Colibrì”.

Il giorno successivo invece Ketty Magni, scrittrice di romanzi storici a tema gastronomico presenterà il suo nuovo libro “Artusi, il bello e il buono” pubblicato in occasione del bicentenario dalla nascita di Pellegrino Artusi, insieme a Laila Tentoni, presidente dell'omonimo museo di Forlimpopoli.

Conclusione infine, sabato 5, con lo spettacolo teatrale "Nostalgia delle cose impossibili" con Mariangela Gualtieri e Cesare Ronconi e il talk show “Il racconto del quotidiano: il flusso discontinuo e inarrestabile del digitale” con Daniela Collu, Lorenzo Pregliasco, Matteo Bordone e Imen Boulahrajane. Gli incontri si svolgeranno per la maggior parte all’interno dell’azienda Poderi Dal Nespoli con ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti. All'interno del parco si vivranno inoltre momenti di convivialità tra buon cibo e vino.

La cantina che ha subito negli ultimi anni un profondo restyling all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. Proprio per rafforzare il legame con territorio, la proprietà ha deciso di investire molto anche sull’accoglienza in cantina, attivando lo spazio del parco e della villa di inizio ‘900 con l’agriturismo Borgo dei Guidi che nella sua Vela nel parco ospita eventi culturali, enogastronomici, spettacoli teatrali e proiezioni di film. Altra sede di prestigio sarà quella del Castello di Cusercoli, raggiungibile dalla cantina con un servizio navetta gratuito.

Celita Ravaioli - Il mosto si fa vino, poi memoria Scrittori e artisti si raccontano
Celita Ravaioli

Poderi dal Nespoli è condotta da Celita Ravaioli, alla quarta generazione della famiglia che produce dal 1929 etichette espressioni nobili e fedeli della Romagna. È una storia - anche questa è narrazione - cominciata col bisnonno Attilio per proseguire con il nonno Amleto, che poi attraverso il padre Valerio arriva a lei. Ma è dal 2001 che, fortemente determinata e sola al timone dell'azienda, decide di fare vini che uniscano qualità, territorio e che traggano forza da tradizione, impegno ed entusiasmo. E subito arrivano i riconoscimenti come i Tre bicchieri del Gambero Rosso.

Alfeo Martini - Il mosto si fa vino, poi memoria Scrittori e artisti si raccontano
Alfeo Martini

Nel 2009, l'incontro e la partnership con Alfeo Martini, iscritto nell'albo d'oro dei "Capitani coraggiosi della Romagna" e presidente di Mondodelvino, contribuisce a valorizzarli grazie anche alla spinta innovativa di una tecnologia di avanguardia, e a dar loro il giusto posizionamento sui mercati internazionali. Etichetta simbolo è il Prugneto, Romagna Doc Superiore Riserva Sangiovese, a cui lo chef Paolo Teverini nel suo ristorante di Bagno di Romagna ha dedicato un piatto divenuto famoso: le Tagliatelle con pancetta e stridoli, espressione del territorio come il Sangiovese. Numerosi i momenti di convivialità tra buon cibo e buon vino che si svolgeranno nell'ambito dell'evento, a ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti e con tutte le garanzie di sicurezza e di distanziamento sociale.
di Mariella Morosi
Mariella Morosi
Per informazioni: www.festivalmosto.com

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