domenica 23 agosto 2020

Prestiti con il Brunello in “pegno” Patto Bpm-Castiglion del Bosco

Prestiti con il Brunello 

in “pegno” Patto 

Bpm-Castiglion 

del Bosco

L'istituto bancario verserà liquidità immediata ai produttori fino ad un milione di euro lasciando a disposizione nelle cantine il vino che ancora non è stato venduto. Un aiuto concreto in un momento complicato.
Banco Bpm e Castiglion del Bosco hanno stretto un accordo che consente ai produttori di Brunello di Montalcino mantenere in cantina le bottiglie già pronte per il mercato e di ottenere anche liquidità immediata dall’istituto bancario fino a un milione di euro. Questi verserà nelle casse dei produttori denaro sulla base della stima puntuale del valore delle bottiglie in cantina, e non attraverso generici parametri di riferimento dello sfuso come possono essere i mercuriali delle camere di commercio.

Bpm sostiene i produttori di Brunello di Montalcino -

Bpm sostiene i produttori di Brunello di Montalcino

In questo patto c’è anche un terzo ente che avrà un ruolo cruciale: tutelare sia l’azienda che la banca certificando il prodotto. Un modo nuovo per sostenere il mondo del vino uscito a pezzi dall’emergenza Covid e ancora in cerca di appigli per salvare i bilanci. Si tratta di una sorta di “pegno” con un prodotto Dop a garanzia (prendendo spunto da quanto previsto dal Decreto “Cura Italia”), in questo caso il vino più prezioso d’Italia (con quotazioni dello sfuso, indicativamente, sui 900 euro ad ettolitro), in un’operazione innovativa che coinvolge la Banca Popolare di Milano - Banco Bpm, e Pwc e Valoritalia, il più importante ente di certificazione del vino d’Italia, guidato da Giuseppe Liberatore.
I tecnici lo definiscono “inventory loan”, e metterà a disposizione della griffe del Brunello 1 milione di euro, erogato, come detto, da Banco Bpm, terzo gruppo bancario in Italia, utilizzando il privilegio sul magazzino di vino sfuso “atto a divenire Brunello di Montalcino”. L’accordo prevede che il finanziamento abbia durata di 4 anni (con 12 mesi di pre-ammortamento), tasso fisso e rimborso di interessi e capitale su base semestrale. Castiglion del Bosco avrà piena disponibilità del vino sfuso.

Periodicamente, PwC e Valoritalia verificheranno la presenza reale in magazzino; Valoritalia provvederà anche al controllo di corrispondenza dei quantitativi riportati nei registri Sian e al sopralluogo, con prelievo dei campioni, al fine di verificare i requisiti previsti dal Disciplinare. Nel corso della durata del finanziamento, il vino sfuso di Castiglion del Bosco posto a garanzia del finanziamento potrà essere sostituito dalle vendemmie successive, per consentire l’imbottigliamento e l’invecchiamento delle annate prossime alla messa in commercio.

«Siamo orgogliosi di aver costruito questa operazione innovativa - spiega Simone Pallesi, amministratore unico della Castiglion del Bosco Agricola - che ci auguriamo possa diventare un riferimento importante per la nostra Denominazione in una fase congiunturale difficile. Il finanziamento su privilegio valorizza lo sfuso e sostiene il produttore nel percorso di affinamento del vino in cantina, creando valore per l’intera Denominazione. Abbiamo lavorato con un gruppo di persone che esprimono quella straordinaria capacità silenziosa di portare a termine i progetti, nonostante le avversità, spinti dalla passione per il lavoro e dalla soddisfazione di un traguardo raggiunto insieme».

Fondamentale, come sottolinea Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia, «il contributo di un Ente di certificazione come Valoritalia, che ha consentito di sviluppare strumenti finanziari innovativi destinati alle imprese vitivinicole, fornendo le necessarie garanzie tecniche che da sempre costituiscono uno degli elementi problematici per la concessione del credito. Siamo convinti che la collaborazione tra Banco BPM, Castiglion del Bosco e Valoritalia, costituisca un modello virtuoso destinato a diffondersi in tutta Italia ed a portare notevoli vantaggi al settore vitivinicolo, anche in periodi ordinari». Dal punto di vista bancario, «questa operazione, condotta grazie a un’importante sinergia banca-impresa e con il supporto di partner qualificati, rappresenta - aggiunge Adelmo Lelli, responsabile direzione territoriale Tirrenica di Banco Bpm - da un lato, un segno tangibile della vicinanza di Banco Bpm alle eccellenze del territorio in una complessa congiuntura economica, e, dall’altro, è la conferma della nostra attenzione al comparto agroalimentare attraverso strumenti di finanza innovativi e taylor made adeguati a valorizzarne al meglio l’asset più rilevante che spesso è proprio il magazzino. Non in ultimo - conclude Lelli - ha un valore simbolico per il contributo che tale strumento potrà dare, anche in futuro, allo sviluppo di un’eccellenza italiana come il Brunello».
italiaatavola
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