Napoli riabbraccia
i turisti
Ma tanti ristoranti
sono chiusi
Confesercenti sta registrando in questi giorni un picco di presenze nel capoluogo campano, eppure parecchi commercianti hanno abbassato le serrande per concedersi qualche giorno di ferie.
Non è ancora tempo di bilanci, ma i dati diffusi oggi da Confesercenti sulle presenze turistiche a Napoli nei giorni immediatamente successivi al Ferragosto fanno ben sperare. È vero che un lasso di tempo di appena tre giorni, dal 17 al 19 agosto, non può che dare un vago orientamento della piega che sta prendendo la stagione turistica nel capoluogo partenopeo, ma è già qualcosa. I numeri dicono che i visitatori in arrivo (quelli, almeno, che hanno pernottato almeno una notte) sono 38mila, suddivisi in 4mila strutture, tra B&B, guesthouse, case vacanze, e hotel presenti nel centro storico. Eppure tanti locali pubblici, tra negozi e ristoranti, sono chiusi per ferie.
Le zone della città con maggiori presenze sono state il centro storico, l'area di piazza Garibaldi, con gli hotel a ridosso della stazione centrale, Toledo e Chiaia e il Lungomare. Secondo Aigo, l'associazione di Confesercenti che si occupa delle strutture extralberghiere come i B&B, la media dei prezzi si è abbassata di molto rispetto allo scorso anno, scendendo da un prezzo medio di vendita ad agosto di 79,80 euro a notte al centro storico a 66,48 euro del 2020.
«Napoli non è più una città fantasma - spiega Vincenzo Mazza, presidente Confesercenti Aigo - purtroppo dobbiamo constatare che molte strutture, attività di ristorazione e negozi sono rimasti chiusi. Mentre i servizi di trasporto come tram e bus sono al minimo. Non è così che si accompagna la ripresa. Napoli ad agosto è una meta ambita ormai ma molti ristoranti e negozi sembra che non lo comprendano. Certamente, rispetto a 5 anni fa, agosto è diventato un mese equiparabile ad aprile o settembre, generalmente i mesi dove la città riusciva a fare i numeri più interessanti. Purtroppo, anche quest'anno, con le strade piene di turisti, molti ristoranti e pizzerie hanno chiuso, soprattutto nella zona di via dei Tribunali».
Restano anche i problemi di sempre, legati, ancora una volta, a una presenza esagerata di rifiuti per la strada: i residenti sono tornati a protestare contro il Comune, che da parte sua si è appellato in parte alla carenza di personale della società incaricata di raccogliere i rifiuti (per via delle ferie) e in parte all'incuria dei negozianti. Ora la scommessa è quella di provare - oltre che a ripulire ala città - a incoraggiare questo trend di crescita, magari tornando a proporre un’offerta commerciale e di ristorazione ancora più completa ai visitatori in transito, già a partire dai prossimi giorni, anche perché mesi di chiusura totale e di ripresa lentissima delle attività non possono senz’altro essere cancellati da tre giorni di presenze al top. italiaatavola
Turisti in Galleria a Napoli
Le zone della città con maggiori presenze sono state il centro storico, l'area di piazza Garibaldi, con gli hotel a ridosso della stazione centrale, Toledo e Chiaia e il Lungomare. Secondo Aigo, l'associazione di Confesercenti che si occupa delle strutture extralberghiere come i B&B, la media dei prezzi si è abbassata di molto rispetto allo scorso anno, scendendo da un prezzo medio di vendita ad agosto di 79,80 euro a notte al centro storico a 66,48 euro del 2020.
«Napoli non è più una città fantasma - spiega Vincenzo Mazza, presidente Confesercenti Aigo - purtroppo dobbiamo constatare che molte strutture, attività di ristorazione e negozi sono rimasti chiusi. Mentre i servizi di trasporto come tram e bus sono al minimo. Non è così che si accompagna la ripresa. Napoli ad agosto è una meta ambita ormai ma molti ristoranti e negozi sembra che non lo comprendano. Certamente, rispetto a 5 anni fa, agosto è diventato un mese equiparabile ad aprile o settembre, generalmente i mesi dove la città riusciva a fare i numeri più interessanti. Purtroppo, anche quest'anno, con le strade piene di turisti, molti ristoranti e pizzerie hanno chiuso, soprattutto nella zona di via dei Tribunali».
Restano anche i problemi di sempre, legati, ancora una volta, a una presenza esagerata di rifiuti per la strada: i residenti sono tornati a protestare contro il Comune, che da parte sua si è appellato in parte alla carenza di personale della società incaricata di raccogliere i rifiuti (per via delle ferie) e in parte all'incuria dei negozianti. Ora la scommessa è quella di provare - oltre che a ripulire ala città - a incoraggiare questo trend di crescita, magari tornando a proporre un’offerta commerciale e di ristorazione ancora più completa ai visitatori in transito, già a partire dai prossimi giorni, anche perché mesi di chiusura totale e di ripresa lentissima delle attività non possono senz’altro essere cancellati da tre giorni di presenze al top. italiaatavola
© Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento