mercoledì 5 febbraio 2025

Le novità food del paniere Istat

 

Dagli ortaggi bio 

al tonno fresco: 

ecco le novità food 

del paniere Istat

Per rappresentare al meglio i cambiamenti degli acquisti degli italiani entrano anche la visita medica sportiva, la riparazione smartphone, gli assistenti vocali e i massaggi estetici


Visita medica sportiva, riparazione smartphone, apparecchiature audio intelligenti, i cosiddetti assistenti vocali e massaggi estetici: sono queste le principali novità nel paniere Istat dei prezzi al consumo per il calcolo dell'inflazione, che segna l’evoluzione dei consumi delle famiglie e le novità normative. Tra i prodotti che rappresentano consumi consolidati entrano il tonno di pescata, i rombi di allevamento, la frutta e la verdura bio, il deambulatore e il massaggio estetico.

Dagli ortaggi bio al tonno fresco: ecco le novità food del paniere Istat

Nel paniere Istat entrano una serie di frutti e verdure biologici

I nuovi prodotti nel paniere 2023

Non ci sono uscite dal paniere poiché tutti i beni «presenti nel 2022 non mostrano segnali di obsolescenza tali da motivarne l’esclusione», spiegano gli statistici. Anzi si sale da 1.772 a 1.885 prodotti osservati. Come dicevamo a sottolineare i «cambiamenti delle abitudini di spesa degli italiani» ci sono dunque la visita medica sportiva (libero professionista) che si aggiunge agli altri Servizi medici specialistici - pagamento intero, la riparazione degli smartphone e la voce delle apparecchiature audio intelligenti che si aggiunge agli altri dispositivi tecnologici.

Entrano poi anche altri prodotti rappresentativi: una serie di frutti "biologici" (arance, mandarini, limoni, banane, mele, pere, pesche, kiwi) che si affiancano a quelli "non biologici" che già erano presenti. Stesso discorso per la verdura bio: pomodori da insalata, melanzane, zucchine, peperoni, carote, cipolle. Ci sono poi altri prodotti alimentari: insalata gentile, tonno fresco di pescata, rombi freschi di allevamento. E anche alcuni beni e servizi: i leggins, il deambulatore e il massaggio estetico per citarne alcuni.

Bio per 9 famiglie italiane su 10

Un dato importante quello del biologico, sottolinea la Coldiretti, con quasi nove famiglie italiane su dieci (89%) che hanno acquistato almeno una volta prodotti biologici nell’ultimo anno. La lista di ortofrutta bio “new entry” comprende, come dicevamo, arance, mandarini, limoni, banane, mele, pere, pesche, kiwi, pomodori da insalata, melanzane, zucchine, peperoni, carote, cipolle.


Il valore degli acquisti di prodotti biologici ha raggiunto la cifra di oltre 3,9 miliardi di euro, con la grande distribuzione a rappresentare il canale di vendita principale anche se a registrare il maggior incremento delle vendite (+5%) sono i mercati contadini assieme a gas e piccoli negozi. A spingere il fenomeno bio è la leadership dell’Italia a livello europeo con 86mila imprese e il 17% della superficie coltivata a bio contro una media Ue del 9%.

Dagli ortaggi bio al tonno fresco: ecco le novità food del paniere Istat

Italia leader europeo per agricoltura biologica


Nello spazio di dieci anni la superficie coltivata a bio è praticamente raddoppiata (+99%) salendo alla cifra record di quasi 2,2 milioni di ettari, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea, e arrivando molto vicino agli obiettivi previsti dalla strategia Ue per il cibo “Farm to Fork”, che prevede di portare le superfici bio europee al 25% entro il 2030.


Ma in un momento di crisi energetica l’agricoltura biologica consente anche di tagliare di un terzo i consumi energetici attraverso l’utilizzo di tecniche meno intensive, le filiere corte e la rinuncia ai concimi chimici di sintesi prodotti con l’uso di gas. Si va dall’uso di sostanze naturali e 100% Made in Italy per concimare i terreni e sostituire i fertilizzanti dall’estero, rincarati con un effetto valanga sulla spesa delle famiglie, al riutilizzo degli scarti di produzione (foglie, gusci, paglia, ecc.) per garantire energia pulita, fino al potenziamento delle filiere corte con la vendita diretta che abbatte i trasporti. In questo modo si riesce a ridurre i consumi di energia in media del 30% rispetto all’agricoltura tradizionale ma in alcuni casi, come ad esempio per le mele, si arriva addirittura al -45%.


«L’agricoltura biologica rappresenta un metodo produttivo di importanza strategica per la transizione ecologica dei nostri territori» dichiara il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ricordare che «i primati del biologico italiano contribuiscono a rendere la nostra agricoltura la più green d’Europa».

La dinamica dei prezzi

Aggiornando il paniere, si ridistribuiscono anche i pesi che compongono la dinamica dei prezzi al consumo Nic (per l'intera collettività) ed emergono divisioni: Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,9 punti percentuali), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,8 punti percentuali) e Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,7 punti percentuali), e si riduce quello di Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-1,4 punti percentuali), Servizi sanitari e spese per la salute (-0,4 punti percentuali) e Bevande alcoliche e tabacchi (-0,4 punti percentuali).

Novità di natura metodologica

Comunicando le variazioni l'Istat segnala come per l'aggiornamento 2023 le novità più rilevanti sono di natura metodologica e riguardano l’utilizzo di nuove tecniche di cattura automatica (web scraping) dei prezzi del trasporto aereo e l’impiego della banca dati Iqvia per i prodotti farmaceutici, a vantaggio dell’efficienza della rilevazione e dell’accuratezza delle stime degli indici per questi prodotti.

Inflazione: a gennaio scende al +10,1%

Oltre ad aggiornare il paniere, l'Istat ha anche diffuso la prima stima dell'inflazione di gennaio registrando una "netta attenuazione" Secondo le stime preliminari dell'Istat, nel mese l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua (livello che non si registrava da settembre 1984), dal +11,6% nel mese precedente.

La flessione si deve principalmente all'inversione di tendenza su base annua dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, le tariffe (da +70,2% a -10,9%) e al rallentamento di quelli degli Energetici non regolamentati (da +63,3% a +59,6%), degli Alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%).

In particolare, si inverte la tendenza e crollano i prezzi della verdura nel carrello della spesa, sia su base annuale che mensile, contribuendo in maniera sensibile al rallentamento della corsa degli aumenti nel carrello. I prezzi della verdura fresca registrano una brusca inversione di rotta passando dal +7% registrato a dicembre nel confronto con lo stesso periodo del 2022 – rileva la Coldiretti – al -0,9% attuale (-1,1% rispetto al mese scorso).

Ettore Prandini Dagli ortaggi bio al tonno fresco: ecco le novità food del paniere Istat

Ettore Prandini


Un fenomeno che evidenzia le difficoltà delle aziende agricole costrette a fare i conti con compensi in calo e alle prese con i problemi causati dall’ondata di freddo e gelo alle produzioni dopo il caldo anomalo di dicembre. Ai danni alle colture si sommano, infatti, gli aumenti dei costi a partire dal riscaldamento delle serre, ma anche dei carburanti per la movimentazione dei macchinari, i fitofarmaci e i fertilizzanti, con spese più che raddoppiate, fino agli imballaggi, con gli incrementi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste (+70), alla carta per bollini ed etichette (+35%) fino al cartone ondulato per le cassette (+60%), stesso trend di rincari per le cassette in legno (+60%).


«Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni» ha affermato Prandini.

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