Rischio
ferro basso
in fase di sviluppo
Sì alla carne
e pochi latticini
nella dieta
Il ruolo del ferro è fondamentale per il nostro organismo perché trasporta ossigeno ai tessuti. Soprattutto in fase di sviluppo c’è bisogno di grande quantità e una dieta non corretta rischia di creare problemi.
Anemia e predisposizione a infezioni frequenti sono le principali conseguenze tra i bambini e gli adolescenti. Martina Mura, dietista di Humanitas, spiega in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente come mantenere i livelli di ferro buoni.“
Le cause della carenza vanno ricercate o in uno scarso apporto alimentare o in uno scarso assorbimento del minerale o in una perdita di sangue. I bambini sono a rischio di carenza di ferro quando seguono una dieta povera di fonti di questo minerale (come carne, pesce e legumi) e abusano invece di latte e latticini (ricchi di calcio, che interferisce con l’assorbimento del ferro). La vitamina C, contenuta nella frutta, invece, migliora l’assorbimento del ferro, anche quello contenuto nei vegetali. Usare il limone per condire le verdure e finire il pasto con un frutto sono quindi piccoli accorgimenti per aumentare l’assorbimento del ferro.
Adolescenti e ragazze in età puberale sono ancora più a rischio perché spesso iniziano a seguire stili alimentari sbilanciati, diete drastiche, che li portano ad eliminare gruppi interi di alimenti; e le mestruazioni rappresentano una perdita di ferro. Può inoltre accadere che l’incapacità di assorbire ferro dagli alimenti dipenda da patologie come la celiachia o il morbo di Crohn, in questo caso la sintomatologia presente deve essere sottoposta all’attenzione di uno specialista.
Gli alimenti più ricchi di ferro sono le interiora (fegato e milza), carne bianca e rossa, pesci e molluschi (calamari, cozze, vongole), legumi, uova, lievito di birra e frutta secca. È importante abituare fin da subito i bambini a un’alimentazione il più possibile variata.
Mancanza generale di energia e stanchezza sono fra i più comuni. L’aspetto pallido e una sensazione generale di stanchezza sopraggiungono quando i livelli di emoglobina diminuiscono e sono quindi fra le prime conseguenze della carenza di ferro.
I bambini che soffrono di carenza di ferro possono inoltre apparire più fragili, con scarso appetito e lo strano desiderio di ingerire cibi non alimentari come ghiaccio, sporcizia, vernice o terra e per questo motivo incorrono in un po’ alto rischio di incorrere in avvelenamento da piombo e infezioni.
La diagnosi di una carenza di ferro richiede una valutazione del bambino da parte del pediatra. La valutazione dovrà escludere la presenza di qualsiasi condizione patologica sottostante che possa portare a malassorbimento di ferro o perdita di sangue, come il morbo celiaco. La diagnosi si basa sull’anamnesi dettagliata dell’apporto nutrizionale a cui il bambino è abituato, l’esame obiettivo e un test di laboratorio per valutare i livelli di ferro, emoglobina e le riserve di ferro nel sangue.Il trattamento in genere comporta l’assunzione di supplementi di ferro sotto controllo medico.
Italiaatavola
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