giovedì 4 luglio 2019

WOMAN ART EXPO A LONGARONE 6 – 28 LUGLIO

WOMAN ART EXPO 

A LONGARONE 

6 – 28 LUGLIO


Quarta edizione di WOMAN, una rassegna itinerante che inizia nel mese di Luglio nei padiglioni di Longarone Fiere (Belluno) per passare poi a Cortina d’Ampezzo ai primi di agosto e dal 27 agosto 

al 10 settembre la mostra sarà al Lido di Venezia presso la Biblioteca e Centro Culturale Hugo Pratt in parallelo alla 76a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografca e alla 58a Biennale d’Arte. Successivamente la mostra sarà presentata, dal 14 al 27 settembre alla Barchessa di Villa Quaglia a Treviso.
Questo ciclo di mostre rientra negli eventi collaterali che Arte Fiera Dolomiti, Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea che si svolge nei padiglioni di Longarone Fiere a Belluno, il Centro Studi Veneto Arte e Web Art Mostre promuovono nel corso dell’anno nel territorio nazionale e fa seguito ad altre due esposizioni che sono state realizzate sul tema della donna ad iniziare dall’anno 2017 presso la Galleria Claudia Augusta di Feltre.
Giorni di apertura al pubblico: 6-7 13-14 20-21 27-28 Luglio
Orari: 10.00 – 19.00
 WOMAN 4°
Quarta edizione di “Woman”, una rassegna che affronta il variegato tema della donna, tema universale che è stato affrontato nei secoli in tutte le varie espressioni artistiche e interpretato con molteplici chiavi di lettura e sul quale è stato scritto e rappresentato molto, nell’arte, nella letteratura e nel cinema.
All’interno del percorso espositivo troviamo artiste che propongono la loro ricerca personale nella scultura, nella pittura e nel design ed artisti che hanno affrontato e affrontano il tema femminile a seconda della loro sensibilità e della loro ricerca.
Un ulteriore contributo a mantenere sempre in primo piano l’attenzione sul pianeta donna a conferma del ruolo universale che questa ha nella nostra società.
Franco Fonzo, curatore del progetto.
“WOMAN, 
dal segno 
al colore, 
alla forma”
di Serenella Minto
Critica e storica dell’arte
La mostra d’arte dal titolo ” Woman, dal segno al colore, alla forma “, si propone di richiamare alla memoria alcuni aspetti del molteplice e variegato universo femminile.
La mostra vuole mettere in evidenza soprattutto l’altruismo e l’umanità che caratterizzano il mondo femminile, e che si manifestano anche come energia e coraggio capaci di dare e ricevere amore fino ad affrontare, con il proprio corpo, anche la nascita di una nuova vita. Le paure e le incertezze che albergano nel profondo dell’animo femminile fatto di estrema sensibilità, timidezza e romanticismo sono elementi che tracciano una personalità dalle caratteristiche fragili e indifese, eppure, è proprio in quest’apparenza di debolezza che può albergare la forza che dà e che riceve amore, e che dà la vita.
Che cosa significa essere donna in questo inizio di nuovo millennio?
La domanda potrebbe dare origine a molte risposte legate sia all’identità fisica dell’essere umano e antropomorfico che contraddistingue l’immagine della donna, sia al concetto dell’essere donna nell’odierno mondo occidentale in cui noi europei viviamo.
Oggi non è facile capire oltre a quali orizzonti possiamo guardare per cogliere il prossimo futuro che accompagnerà il destino della donna, ma possiamo usare due termini che ci aiuteranno a capire e tracciare un possibile identikit: Spiritualità e Amore.
Sembrano parole troppo impegnative o addirittura abusate e logore, eppure se vogliamo vedere un prossimo futuro per tutte le donne bisogna ripartire da questo.
Spiritualità: ovvero, la ricerca di una visione della vita antitetica alla superficialità e all’effimero.
Spiritualità non è solo misticismo ma anche arte, che vuol dire musica, danza, pittura e scultura ecc. quindi, per raggiungere questo obiettivo bisogna permettere alle giovani donne di coltivare ed esplorare il mondo creativo senza avere il timore di esercitare i propri interessi culturali come una forma di “eccentricità” slegata dalla quotidianità e realtà.
Amore: l’altro grande concetto trascendentale di cui l’immagine della donna è sempre stata imbevuta e che oggi è offuscato da significati che ne tolgono importanza come se fosse possibile creare delle categorie dell’amore diverse dal suo significato naturale di sentimento che coinvolge tutti i nostri sensi in un unisono armonico con la propria fisicità e quella altrui, comprendendo in esso anche l’amore per tutto il nostro habitat.
L’amore è un sentimento che le donne – tutte le donne – imparano a riconoscere e ad adattare a molte, e a volte troppe, fasi della propria vita. L’amore ha sempre avuto bisogno per nascere e svilupparsi della sensibilità, delicatezza e capacità di sognare che caratterizzano l’umana natura femminile e, per far crescere il sentimento dell’amore, la donna ha utilizzato anche grinta ed energia, impegno, talento e, perché no, anche allegria.
Che cos’è la “libertà d’espressione” per una donna in Occidente?
In questa frase coesistono due parole che dovrebbero sintetizzare la cultura moderna occidentale e quindi la libertà come democrazia – dal greco démos (popolo) e cràtos (potere) che dovrebbe permettere a chiunque, e quindi anche a chi presenta temperamento dolce e poco combattivo a non essere sopraffatto da chi invece esibisce caratteri comportamentali più forti ed estroversi. In breve, per la donna la libertà d’espressione vuol dire avere la possibilità di esercitare il proprio pensiero ed  esprimersi senza coercizioni o limitazioni derivanti anche dall’ambiente familiare. Eppure la cultura individualista e conformista dell’odierna società, priva di obiettivi e ideali, non ha aiutato molto l’universo femminile a scegliere liberamente il proprio destino e continuiamo a sentir parlare di donne vittime di violenza domestica, di ingiustizie salariali e scarsa rappresentatività politica.

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