mercoledì 24 luglio 2019

Frutta: buonissima anche cotta


Frutta: 
 buonissima 
anche cotta
Aiutano contro i sintomi influenzali e sono un ottimo modo per chiudere un pranzo oppure una cena. Con la cottura le vitamine in esse contenute tendono a perdersi, ma ciò non contribuisce a ridurre le qualità nutrizionali


C'è chi ancora la identifica con un piatto triste e punitivo, da riservare ai giorni in cui si è malati. In realtà la frutta cotta con le ricette giuste è buona ma è anche un modo perfetto per concedersi una pausa dolce senza appesantirsi e far salire l’ago della bilancia. Senza dimenticare il lato economico: da cuocere sono ideali infatti anche i frutti troppo maturi e imperfetti.
Gli effetti benefici
La frutta cotta (e non “stracotta”) ha tanti vantaggi: non fa solo bene a chi ha l’intestino pigro e piace ai bambini, ma è un valido modo per mangiare la frutta senza perdere i vantaggi delle vitamine, ad esempio la C, che rimane intatta anche dopo la cottura (parliamo di una cottura di 4-5 minuti). Soprattutto d’inverno è un ottimo alimento quando si è malati: “mal di gola, febbre, raffreddori, influenze. La frutta cotta (a temperatura ambiente) serve per idratare, mineralizzare, agisce favorevolmente sull’intestino, è pure antipiretica e drena il sistema linfatico. è più digeribile e può essere mangiata anche a fine pasto.
Ricca di liquidi e di potassio ha notevoli proprietà drenanti e disintossicanti: favorisce la diuresi e contrasta la ritenzione. Chi soffre di ristagni di liquidi troverà giovamento anche dall’acqua di cottura della composta di frutta cotta: se raccolta, filtrata e conservarla (è sufficiente un thermos, da tenere in frigorifero), diventa un prezioso alleato della propria linea. Bere 2 tazze durante la giornata depura il fegato, drena, sgonfia e regola l’intestino.
Facile da preparare
Dal francese “compote” e questo dal latino “composita” la composta, come viene chiamata la frutta cotta, richiede poco tempo dovendo mantenere tutto il sapore della frutta fresca. Per la cottura, infatti, basterà aggiungere pochissima acqua alla frutta tagliata in pezzi (se non abbiamo un intestino troppo delicato, possiamo anche lasciarci la buccia), un po’ di zucchero oppure del miele o un dolcificante adatto alla cottura e mettere sul fuoco per pochi minuti! Per i palati più esigenti si può fare uso di qualche spezia come cannella o chiodi di garofano.
All’inizio fu la mela...
La mela è il frutto che meglio si adatta a qualsiasi tipo di cottura e a qualunque abbinamento. Attenzione solo in questo caso a non scegliere frutti troppo acerbi che diventano acidi, o al contrario troppo maturi che si sfaldano e assumono un sapore dolciastro poco gradevole.
Pere? Nel vino ma non solo
Ci alcune varietà di pere particolarmente adatte ad essere cotte nel vino mentre quelle dalla polpa farinosa si possono rosolare in padella con un filo di zucchero per ottenere un dessert molto gradevole.
Pesche al brandy
Sono un semplice e goloso dessert a base di pesche cotte con succo di arancia e vaniglia e servite con uno sciroppo aromatizzato con il brandy oppure con il cognac. Questa ricetta vi permette di sfruttare al meglio delle pesche un po’ troppo sode ed è ottima anche per accompagnare del gelato alla crema o al gusto fior di latte, oppure dello semplice yogurt greco intero.
Macedonia calda
Una ricetta assolutamente adatta a scaldare le sere invernali è l’abbinamento di albicocche, prugne, fichi ed uvetta tenuti in infusione con acqua, vaniglia e cannella per mezz’ora e poi cotti nel vino rosso con l’aggiunta di mele e pere, zucchero e chiodi di garofano.

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