“Opera”, ingegno
e creatività
per una sinfonia
del gusto
Il nuovo ristorante della famiglia Cometto è aperto da aprile a Torino nei locali dell’ex foresteria della confinante chiesa dei frati di Sant’Antonio da Padova.
Locale elegante, accogliente curato in tutti i dettagli, una trentina di posti al piano terra, un tavolo reale in quello inferiore. Ci si sente subito a proprio agio, accolti dal servizio puntuale e discreto del maître Gualtiero Perlo.
La cucina, a vista, è guidata da Stefano Sforza, conosciuto dai buongustai cittadini per essere stato l’executive chef del ristorante Les Petites Madeleines del Turin Palace. Il ristorante offre due percorsi gastronomici: Opera (80 euro) e Vegetariano (60 euro), che vanno ad aggiungersi al menu alla carta.
Una cucina contemporanea che denota una grande padronanza delle tecniche e un talento negli equilibri e negli accostamenti. Per la stagione estiva lo chef ha pensato a un vero e proprio progetto della pietanza, con grande impiego della frutta utilizzata per portare acidità al piatto, come nell’insolito Rognone di coniglio, chutney di mango e brodo di zenzero. Delizioso il pane realizzato con farina macinata a pietra, servito tiepido, accompagnato da un prezioso olio di oliva extravergine.
La carta dei vini, frutto del lavoro del giovane sommelier Massimiliano Fiore, è ancora in divenire ma presenta già qualche chicca particolarmente intrigante. Anche i dolci, atto finale di quest’Opera, hanno molto da raccontare per la precisione nella realizzazione e per la buona dose di creatività.
La sata del ristorante
La cucina, a vista, è guidata da Stefano Sforza, conosciuto dai buongustai cittadini per essere stato l’executive chef del ristorante Les Petites Madeleines del Turin Palace. Il ristorante offre due percorsi gastronomici: Opera (80 euro) e Vegetariano (60 euro), che vanno ad aggiungersi al menu alla carta.
Una cucina contemporanea che denota una grande padronanza delle tecniche e un talento negli equilibri e negli accostamenti. Per la stagione estiva lo chef ha pensato a un vero e proprio progetto della pietanza, con grande impiego della frutta utilizzata per portare acidità al piatto, come nell’insolito Rognone di coniglio, chutney di mango e brodo di zenzero. Delizioso il pane realizzato con farina macinata a pietra, servito tiepido, accompagnato da un prezioso olio di oliva extravergine.
La carta dei vini, frutto del lavoro del giovane sommelier Massimiliano Fiore, è ancora in divenire ma presenta già qualche chicca particolarmente intrigante. Anche i dolci, atto finale di quest’Opera, hanno molto da raccontare per la precisione nella realizzazione e per la buona dose di creatività.
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