mercoledì 3 novembre 2021

Bar e ristoranti di montagna: Chiediamo stop all'Imu e aiuti sugli affitti

 

Bar e ristoranti di montagna: Chiediamo stop all'Imu 

e aiuti sugli affitti

I pubblici esercizi si preparano per vivere la stagione invernale dopo lo stop dell'anno scorso, ma viste le difficoltà legate al Covid chiedono ancora sostegno, tra cui facilitazioni nelle assunzioni


Esentare i pubblici esercizi che operano in montagna dal pagamento della seconda rata dell’Imu 2021. Prorogare a fine anno il credito d’imposta sulle locazioni, ma soprattutto rivedere il Decreto flussi e rafforzare i corridoi turistici per fare in modo di accogliere sia la forza lavoro provenienti da paesi extra Ue, sia gli sciatori in arrivo dalla Federazione Russa, entrambi essenziali per le sorti della stagione invernale ormai alle porte. Sono queste le richieste che arrivano dai bar e ristoranti di montagna. 

Ripartire, ma in sicurezza

Dopo un inverno e mezzo di effettivo lockdown, il mondo dei pubblici esercizi montani sogna la piena ripresa. L’imperativo è porre le basi per una ripartenza in sicurezza del comparto ed è su questo che si è concentrato Marco Fontanari, presidente dei ristoratori di Fipe-Confcommercio Trentino e consigliere di Fipe nazionale, intervenuto mercoledì pomeriggio in audizione di fronte alla Commissione Attività produttive della Camera

«Il 2021 ha posto l’intero settore dei Pubblici esercizi di fronte a una vera e propria emergenza, quella di reperire personale - ha sottolineato Fontanari - a maggior ragione per le attività a forte connotazione stagionale, come quelle montante. Ecco perché sono necessarie tre cose: l’approvazione immediata di un Decreto flussi che ci consenta di avviare le procedure per l’assunzione di lavoratori stagionali, la proroga almeno a marzo 2022 dei permessi di soggiorno per i lavoratori stagionali extracomunitari presenti attualmente in Italia e il riconoscimento delle vaccinazioni SputnikSinovac e Sinopharm per l’ottenimento del Green pass. Quest’ultimo adempimento risulta indispensabile sia per consentire l’ingresso di nuova forza lavoro, sia per l’accesso dei turisti dalla Russia e non soltanto. Tutto questo nella consapevolezza che i rifugi e i punti di ristoro di alta montagna svolgono la funzione di presidio di sicurezza imprescindibile anche in caso di maltempo».Iat

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