giovedì 6 febbraio 2025

Hospitality, superare le barriere architettoniche

 

Hospitality, l'importanza 

di superare le barriere 

architettoniche

L'ospitalità accessibile è una leva strategica per il comparto. “Di ognuno” è un progetto che non si limita a mettere in evidenza le problematiche architettoniche, ma si concentra anche sull'accessibilità sensoriale e alimentare


Dopo il riscontro positivo della scorsa edizione, il progetto pluriennale “Di ognuno” torna a Hospitality - Il Salone dell'Accoglienza con un'area dedicata all'accessibilità nel settore alberghiero ed extra-alberghiero. Quest'anno l'attenzione è rivolta alla progettazione di una sala colazioni inclusiva, con soluzioni mirate per migliorare l'accessibilità alimentare, fisica e cognitiva.

Hospitality, l'importanza di superare le barriere architettoniche

Il progetto “DI OGNUNO” è tornato a Hospitality - Il Salone dell’Accoglienza

“Di ognuno”, l'accessibilità come valore economico e sociale

L'iniziativa è promossa da Riva del Garda Fierecongressi, ente organizzatore della fiera, in collaborazione con Lombardini22, studio di architettura specializzato in progettazione accessibile, e con il supporto di Village for all - V4A. L'obiettivo è offrire agli operatori del settore una visione pratica dell'accessibilità, evidenziando le criticità di ambienti poco inclusivi e proponendo soluzioni per migliorare l'esperienza di tutti gli ospiti. «Il progetto “Di ognuno” nasce per offrire esperienze immersive agli operatori dell'Horeca, permettendo loro di comprendere realmente l'inclusività, non solo osservandola ma vivendola - spiega Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi -. Quest'anno ci siamo focalizzati sulla sala colazioni, area chiave per ogni struttura ricettiva, proponendo soluzioni accessibili per un mercato in crescita».

Hospitality, l'importanza di superare le barriere architettoniche

L’ospitalità accessibile non è un obbligo normativo, ma una leva strategica per il settore

Cristian Catania, reinventing fair project director di Lombardini22, sottolinea che «una progettazione accessibile migliora la qualità dell'accoglienza, creando valore sociale ed economico». L'obiettivo è ampliare il bacino di clienti e riflettere sull'accessibilità come innovazione. Per Roberto Vitali, ceo di Village for all - V4A, «l'ospitalità accessibile non è un obbligo normativo, ma una leva strategica per il settore, capace di migliorare l'esperienza del cliente e generare opportunità di mercato».

“Di ognuno”, tra comfort e discomfort

Il concept dell'edizione si basa sull'idea che il comfort debba diventare la norma, anziché un'eccezione. L'installazione è divisa in due aree per mostrare le differenze tra uno spazio progettato senza attenzione all'accessibilità e uno pensato per il benessere di tutti. Nell'area del discomfort, i visitatori sperimentano le difficoltà di una sala colazioni poco inclusiva: tappeti ingombranti, tavoli scomodi, spazi ristretti e un buffet inaccessibile con etichette poco leggibili e contenitori difficili da distinguere. Anche l'illuminazione abbagliante, il rumore intenso e odori mescolati contribuiscono a creare un ambiente poco accogliente.

Al contrario, nella zona del comfort, la progettazione inclusiva garantisce spazi agevoli e ben organizzati. I tavoli rotondi facilitano la comunicazione, le sedute ergonomiche migliorano l'esperienza degli ospiti e i pannelli fonoassorbenti riducono i rumori. Il buffet è accessibile, con etichette chiare, colori distintivi per ogni alimento e coperchi scorrevoli per facilitarne l'uso. Anche la componente olfattiva è studiata per migliorare il benessere, evitando la sovrapposizione di odori sgradevoli. L'installazione, realizzata con la collaborazione di Astrid, permette ai visitatori di vivere direttamente le differenze tra un ambiente non inclusivo e uno progettato per garantire accessibilità e comfort a tutti.

Siad

“Di ognuno”, oltre le barriere fisiche

Il progetto "Di ognuno" non si limita a mettere in evidenza le problematiche architettoniche, ma si concentra anche sull'accessibilità sensoriale e alimentare. L'olfactive design è un elemento centrale nell'esperienza complessiva: l'utilizzo di stimolazioni olfattive consente di creare ambienti che migliorano il benessere degli ospiti. Inoltre, come già dimostrato, la progettazione acustica è cruciale per garantire il comfort. Evitando materiali riflettenti e utilizzando rivestimenti fonoassorbenti per le pareti, in grado di catturare l'energia sonora e ridurre il riverbero, si assicura un'esperienza piacevole e rilassante per tutti.

Hospitality, l'importanza di superare le barriere architettoniche

Il progetto "DI OGNUNO" si concentra anche sull’accessibilità sensoriale e alimentare

Un altro aspetto fondamentale riguarda l'inclusività alimentare, con una selezione di piatti pensati per soddisfare le diverse esigenze dietetiche, religiose e culturali degli utenti. Ai visitatori dello stand viene offerto un menù speciale, che raccoglie suggerimenti pratici per un'ospitalità più attenta e consapevole delle necessità di ogni singolo ospite. Questo omaggio ha lo scopo di sensibilizzare i professionisti del settore hospitality, aiutandoli a rispondere in modo adeguato alle varie esigenze dei loro ospiti.

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