MARTINA: AL VINITALY LE PROSPETTIVE
DELLA VITIVINICOLTURA UE
CON COMMISSARIO HOGAN.
INTERNAZIONALIZZAZIONE, BUSINESS
E DIGITAL TRANSFORMATION
Presentata ieri a Roma con la partecipazione del ministro Martina
e della filiera del vino, la cinquantunesima edizione di Vinitaly che
si conferma la prima fiera del vino al mondo per superficie espositiva e
per numero di operatori esteri.
Roma, 16 marzo 2017 –
“Vinitaly 2017 sarà la capitale della nuova Politica agricola comune,
occasione imperdibile per riscrivere le linee a sessant’anni dai
Trattati di Roma costitutivi della Comunità economica europea, con la
presenza del commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan. Chiediamo
quindi in particolare all’esperienza vitivinicola italiana di essere
protagonista di questa riflessione. A Vinitaly porteremo il Testo Unico
del Vino; daremo spazio alla discussione presentando il primo pacchetto
attuativo. Anche sul registro vinicolo digitale, la sfida è decisiva e
va seguita con grande attenzione nelle prossime fasi. E’ un cambio di
prospettiva che dovrà essere un processo collettivo”. Così il ministro
delle Politiche agricole Maurizio Martina intervenendo oggi a Roma, alla
conferenza stampa di presentazione di Vinitaly (Veronafiere, 9-12
aprile 2017), la più importante rassegna internazionale dedicata a vino e
distillati.
L’edizione
51 prosegue il percorso di crescita e di sviluppo delineato nel 2016 in
occasione del cinquantesimo anniversario, grazie al piano industriale
adottato con la trasformazione in SpA di Veronafiere. Per Maurizio
Danese, presidente di Veronafiere: “Il nuovo piano da 94 milioni di euro
di investimenti al 2020 ha analizzato attentamente le dinamiche del
mercato fieristico mondiale, europeo e italiano. Per il settore wine and
food, e quindi con Vinitaly, Sol&Agrifood, Enolitech e il sistema
ad essi collegato, il progetto prevede una crescita mirata all’estero e
nuovi servizi per l’internazionalizzazione delle imprese del settore,
con focus su Stati Uniti, Cina”.
Vinitaly,
la prima fiera del vino al mondo per superficie espositiva e per numero
di operatori esteri, già quest’anno offre maggiore internazionalità,
occasioni di business e innovazione digitale. “Per raggiungere questi
obiettivi – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere
- ci stiamo attrezzando anche dal punto di vista tecnologico. Infatti,
questa edizione di Vinitaly inaugura un progetto pilota di digital
transformation che coinvolgerà alcune migliaia di buyer esteri, durante
il quale saranno sperimentate soluzioni 4.0”.
Tra
i punti di forza dell’azione di Vinitaly, l’internazionalizzazione del
business resta una priorità. All’inizio di marzo sono 2mila i nuovi
buyer esteri registrati per questa edizione. I nuovi arrivi del trade
provengono in particolare da USA (da una ventina di Stati della
confederazione), Cina, Hong Kong, Australia, Canada, Francia, Danimarca,
Belgio, Germania, Giappone, Svizzera, Norvegia, Svezia e Russia. Tra
questi in aumento le presenze anche da Taiwan e Brasile e, nonostante
l’imminente Brexit, il Regno Unito aggiunge all’elenco 100 nuovi buyer.
Nella
scorsa edizione sono stati 28mila i buyer provenienti da 140 nazioni su
49 mila operatori esteri e 130mila visitatori complessivi.
Inoltre,
sono già 5mila ad oggi gli incontri b2b fissati nelle agende degli
operatori esteri selezionati dalle attività di incoming congiunte che
vedono collaborare la rete di delegati di Veronafiere e l’agenzia ICE-
Italian Trade Agency grazie al Piano straordinario di promozione del
Made in Italy promosso da MISE E MIPAAF. Vinitaly, anche quest’anno,
rappresenta, il fulcro di un sistema di promozione e formazione continua
che comprende la rete globale di Vinitaly International e della sua
Academy, la guida 5StarWines THE BOOK, l’e-commerce di Vinitaly Wine
Club, OperaWine, wine2wine, il fuori salone di Vinitaly and the City. Si
tratta di una community sempre più evoluta per la promozione del made
in Italy del settore vitivinicolo, integrata e completata da
Sol&Agrifood, rassegna sull’olio extravergine di oliva e
agroalimentare di qualità, e da Enolitech, salone sulle tecnologie per
il settore del vino e dell’olio.
Una
realtà complessa e articolata che a Verona trova una sintesi perfetta
ogni anno per oltre 4.120 aziende espositrici, a cui si sommano le 291
di Sol&Agrifood e le 200 di Enolitech. Con il business sempre al
centro delle attività previste nei quattro giorni di fiera, nel 2017 il
focus commerciale è saldamente puntato sui due grandi mercati di Stati
Uniti e Cina, nazioni da cui nell’edizione 2016 si sono registrati
notevoli aumenti negli arrivi dei buyer: +130% dal Paese del dragone e
+25% dagli USA. Dal punto di vista espositivo, confermate le
tradizionali aree tematiche del salone: Vinitaly Bio, sul mondo del
biologico certificato, ViViT dedicato ai vini artigianali e
VinInternational, spazio che raggruppa la gran parte dei produttori
esteri di Vinitaly. Torna anche il prestigioso programma di degustazioni
della VIA-Vinitaly International Academy e della rassegna Tasting
Ex…Press. Da quest’anno inoltre, al via il progetto sperimentale di
innovazione digitale e dei servizi collegati per
l’internazionalizzazione delle imprese, come previsto dalle linee del
nuovo piano industriale di Veronafiere.
Elementi
che rendono sempre più attrattivo Vinitaly anche per le aziende estere
che incrementano significativamente la loro presenza nel padiglione
Vininternational. Stati Uniti, Francia, Spagna Sudafrica, Germania,
Argentina, Australia: sono soltanto alcuni dei paesi di provenienza
delle aziende straniere a cui quest’anno si aggiunge il debutto assoluto
di Giappone, Andorra e Kosovo.
Infine,
continua lo sviluppo parallelo anche del fuori salone di Vinitaly and
the City, che l’anno scorso ha registrato 29 mila presenze, pensato per
separare nettamente i momenti in fiera riservati agli operatori e agli
affari dalle iniziative per i wine lover. L’evento coinvolge il centro
storico di Verona e, da quest’anno, anche Bardolino sul lago di Garda,
aggiungendo un giorno in più di programmazione: da venerdì 7 a martedì
11 aprile.
Alla
conferenza stampa di oggi a Roma erano presenti, tra gli altri: Flavio
Tosi, sindaco di Verona; Gianni Bruno, brand manager Wine&Food di
Veronafiere; Stevie Kim, managing director di Vinitaly International;
Ian D’Agata, direttore scientifico di VIA (Vinitaly International
Academy); Ernesto Abbona, vice presidente Uiv; Isabella Marinucci,
responsabile area vini di Federvini; Maria Ines Aronadio, dirigente Ice
settore agroalimentare e Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi.
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