La promozione del Made in Italy nel mondo arriva fino a Taipei, dove Euro-Toques
con Alfonso Pecoraro Scanio chiudono la 2ª Settimana della Cucina italiana. A raccontare il tutto anche un servizio di Striscia la Notizia.
Tanti gli eventi infatti che Euro-Toques ha organizzato in giro per il
mondo a favore della Settimana della Cucina italiana: sia il primo, in
Svezia, che l'ultimo in Taiwan, sono stati in compagnia di Pecoraro Scanio, presidente Fondazione Univerde e padre della campagna #pizzaUnesco, che da poco ha raggiunto i 2 milioni di firme ed è pronta al rush finale del suo percorso.
Per l'occasione una grande serata, quella del 4 dicembre con Pecoraro Scanio e il presidente di Euro-Toques International ed Italia Enrico Derflingher, insieme all'intera brigata del ristorante Il Mercato
a Taipei, tra cui anche i membri Euro-Toques Marco Nadin, Paolo Morresi
e Manuel Baima Besquet. Vip e ambassador vip a decine a gustare per
l'occasione la vera Cucina italiana, fatta con prodotti made in Italy.
Jimmy Ghione,
inviato del programma di Canale 5 ma anche testimonial della campagna
di #pizzaUnesco, si è recato proprio a Taipei per l'occasione. Ma prima
di raggiungerlo, decide di passare in un supermercato a "fare la spesa".
Salsa
"Napolitana" e Mozzarella, poi Penne e Spaghetti, e ovviamente il
Parmesan, immancabile prodotto simbolo dell'italian sounding. Tutti
prodotti che Ghione acquista e che, seguito dalle fedeli telecamere,
porta nelle cucine di Enrico Derflingher. Insieme a lui analizza i
prodotti acquistati e scopre che gli Spaghetti, ad esempio, sono made in
Australia, così come la Salsa "Napolitana", mentre Mozzarella e
Parmesan sono entrambi made in Usa. E ancora, una confezione di
spaghetti già pronti, con bandiera italiana ben in vista ma, poco più
sotto, la scritta made in Taiwan. Ciliegina sulla torta, un "Tomaten"
che, oltre a riportare la bandiera italiana, riporta anche una mappa con
segnalata la probabile "zona di provenienza" (la mini-mappa sembrava
richiamasse la Toscana), quando invece, sull'etichetta, si scopre esser
stato fatto ad Amburgo.
«Questo
è uno scandalo - commenta Enrico Derflingher - questi prodotti nella
mia cucina non hanno mai messo piede. Questo è il falso Made in Italy
che rovina la nostra economia». E, a proposito di economia, proprio
Jimmy Ghione ricorda il valore dell'italian sounding nel mondo: 50
miliardi di euro. «Soldi che potrebbero finire - continua l'inviato di
Striscia - nelle tasche dei nostri produttori finiscono in mano a questi
pirati», sì, perché Ghione parla di pirateria alimentare.
Dopo un confronto tra i prodotti confezionati "Italian sounding"
e i piatti che accanto Enrico Derflingher ha preparato con prodotti
importati direttamente dall'Italia e di alta qualità, come i valori di
Euro-Toques prevedono, il presidente dell'associazione lancia un
appello: «Invito tutti i cuochi italiani che ci rappresentano in giro
per il mondo ad utilizzare solo questi grandi prodotti che noi abbiamo,
Igt, Dop, i veri prodotti del Made in Italy. Questa è la nostra cucina
che dobbiamo portare all'estero, siamo i migliori al mondo e dobbiamo
usare i nostri prodotti».
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