“Personaggio dell’anno”
Grandi novità
per la 10ª edizione
C’è chi dice di impostare la propria vita a blocchi di dieci anni, il 10 nel calcio è il numero dei fuoriclasse e il sistema decimale è quello su cui si basano tutti i nostri calcoli. Il 10 insomma è un numero speciale. Italia a Tavola infatti nel decennale del premio Personaggio dell’anno vuole fare le cose in grande.
Iniziamo dalla carta d’identità del premio: detto dell’età, non si può che parlare di nome e cognome. Per la 10ª edizione va in soffitta il tradizionale “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e della ristorazione” che lascia spazio alla nuova denominazione: “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza” (#premioiat). L’accoglienza infatti è al centro di uno degli obiettivi sui quali il nostro network ha puntato di più quest’anno, quello di dar vita ad un’Università dell’accoglienza. Il secondo elemento è relativo a quando partirà ufficialmente la decima edizione. I semafori verdi scatteranno alla mezzanotte tra sabato 16 e domenica 17 dicembre con lo stop alle votazioni che sarà dato invece dato l’11 febbraio. 8 settimane durante le quali tutti potranno votare il proprio personaggio preferito per portarlo ad avere più “clic” degli altri colleghi.Già, ma chi sono i candidati per l’edizione 2017? Rispondendo a questa domanda è doveroso svelare due importanti novità. Come da tradizione i personaggi candidati saranno suddivisi in categorie. Se l’anno scorso le new entry erano state i Pizzaioli e i Manager d’hotel, quest’anno - e solo per quest'anno in via eccezionale vista la ricorrenza della 10ª edizione - la nuova categoria in assoluto si chiama “Campioni”. Il nome lascia poco spazio all’immaginazione: in questo segmento verranno inseriti i 26 Personaggi dell’anno che hanno vinto i sondaggi - ciascuno nella propria categoria - che si sono disputati dal 2008 al 2016. Rimettere in gioco queste personalità significa rendergli merito in un’edizione particolare come la 10ª, ma anche riproporli per capire chi tra questi - almeno secondo il giudizio della rete - sia riuscito negli anni a dare maggiore continuità al proprio operato, nell’ottica di premiare in un certo senso anche l’etica dei professionisti del settore.
Questa tuttavia non sarà l’unica nuova categoria. Italia a Tavola infatti ha scelto di suddividere la categoria che l’anno scorso era denominata “Cuochi, Pizzaioli e Pasticceri” dando vita a tre singole sezioni: ci sarà quella dei Cuochi, quella dei Pizzaioli e quella dei Pasticceri. Una scelta fatta con spontaneità; creare due nuove categorie singole e “isolare” quella dei Cuochi significa voler rappresentare la nuova dimensione della Cucina italiana che non può più permettersi di confondere le competenze di ogni professionista. Ci sono i Cuochi, che non sono Pizzaioli e non sono Pasticceri perché a questi ultimi spetta il compito di lanciare due settori molto forti seppur ancora in rampa di (ri)lancio. L’arte dei pizzaiuoli napoletani ha ottenuto la nomina a Patrimonio Unesco solo pochi giorni fa, giusto per dare l’idea della dimensione di ciò di cui stiamo parlando.
Rimangono invariate invece le altre categorie. Ci sarà quella dedicata a “Maitre, Sommelier e Manager d'Hotel”, quella dei “Barman” e quella degli "Opinion leader". In tutto dunque abbiamo voluto mettere in gioco 36 nomi per ogni categoria per un totale di 242 professionisti dell’enogastronomia e dell’accoglienza (6 categorie e quella dei Campioni da 26), un numero grande, ma non sproporzionato a nostro modo di vedere perché è solo contando su una squadra così ampia e qualificata che la squadra del settore può strutturarsi e rafforzarsi così bene da poter guardare al futuro con positività.
Come in tutti i campi però non basta che l’offerta sia ampia e qualificata, c’è bisogno anche di una domanda del pubblico nutrita. Nelle passate edizioni il numero di votanti è cresciuto costantemente facendo segnare record su record. L’ultimo, quello dell’anno scorso (che ha visto vincitore Ernst Knam tra i “Cuochi, Pizzaioli e Pasticceri”, Antonello Maietta tra i “Maitre, Sommelier e Manager d’hotel”, Danny Del Monaco tra i “Barman” e Paolo Massobrio tra gli “Opinion leader”) ha spinto l’asticella dove nessuno forse si aspettava perché si è toccato quota 197mila. L'auspicio è che la tendenza a crescere prosegua anche quest'anno.
I 4 vincitori dell'edizione 2016
di Federico Biffignandi
Nessun commento:
Posta un commento