Sabbath Bloody
Sabbath
L'ultima Iga
“musicale” di Km8
La Sabbath Bloody Sabbath è stata presentata ufficialmente in occasione dell’evento Solobirra all’interno di ExpoRivaHotel, a Riva del Garda. Sono dieci gli artisti coinvolti per la nuova birra del birrificio KM8.
Sempre più il mondo artistico e quello brassicolo si incontrano, questa volta un’apposita squadra ha lavorato alla decorazione di dieci bottiglie “Magum” interpretando “Sabbath Bloody Sabbath” in maniera personale ed unica.Come si sa l’arte è però spesso collegata anche alla musica, ed è proprio da qui che nasce l’idea: la new entry si chiama infatti Sabbath Bloody Sabbath, mantenendo lo stile di Km8 nel nominare le proprie produzioni con il titolo di una canzone rock. Il nome richiama anche il magico rituale che nasce dall’unione tra il nero dello stile porter ed il “sangue” del vitigno Teroldego: è una Iga (Italian Grape Ale).
Se n’è occupato l’artista Tommaso Marcolla combinando il filo di ferro arrugginito delle vecchie vigne di Teroldego, il volo di due pipistrelli ed il sangue che cola sulla bottiglia, questi gli elementi presenti nel “Magnum”.
Ma non finisce qui, come si può intuire ci sono i Black Sabbath dietro le creazioni del birrificio Km8. La giovane realtà artigianale trentina è diventata famosa per essere il "birrificio rock" (molti loro prodotti riportano il nome di canzoni come “Heart of Glass” dei Blondie, “Paranoid” dei Black Sabbath o “In Bloom” dei Nirvana e i loro 4 fermentatori che riportano l'etichetta con i nomi dei Beatles), nato nel 2016 per mano di un gruppo di amici che ha preso “il giro” producendo già una dozzina di birre.
di Giovanni Angelucci
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