sabato 17 febbraio 2018

Turismo, gli investitori amano l'Italia

Turismo, gli investitori 

amano l'Italia 

nel 2017 1,6 miliardi 

per l'hotellerie

Il settore turistico italiano piace sempre più agli investitori, specie quelli internazionali, che nel 2017 hanno investito in strutture alberghieri per 1,6 miliardi di euro, un record storico. La crescita rispetto al 2016 è stata del 7,2%, e quello passato è il terzo anno consecutivo di aumenti significativi. 

A fornire questi dati è il rapporto elaborato dalla multinazionale della consulenza EY - Ernst Young, che sottolinea altresì un futuro altrettanto roseo: pare infatti che le strutture più votate al comparto vacanze e in località di mare esercitino un costante aumento di interesse sugli investitori, in particolare perché le destinazioni si stanno spostando da Africa e Medio Oriente verso l'Europa mediterranea.

(Turismo, gli investitori amano l'Italia 1,6 miliardi per l'hotellerie nel 2017)

Le previsioni per il 2018 mettono in evidenza l'elevato interesse di investitori dall'Asia, principalmente interessati a mercati come Milano, Roma, Firenze e Venezia. In cima all'agenda di questi investitori aumentano sempre di più le località top del turismo di fascia alta legato al mare.

L'indagine EY ha censito 47 operazioni di investimento nel settore hotel, tra cui spiccano per valore l'acquisto del Gruppo Boscolo da parte di Värde partners o alberghi simbolo come il complesso Casta Diva sul lago di Como (protagonista dell’operazione il gruppo Attestor), le Terme di Saturnia (rilevate da York capital) o i resort Valtur (Cdp). Gli investimenti internazionali sono stati stimati da EY in oltre 1,1 miliardi di euro, pari a più del 60% del totale.

La città con un maggior volume di operazioni di investimento è Roma con 470 milioni, seguono poi Venezia e Milano. La città lagunare però si distingue per essere la destinazione più costosa: 450mila euro per camera, seguita da Roma con 220mila euro e da Milano con 180mila euro.

Per quanto riguarda la provenienza degli investitori, il ruolo da protagonista secondo EY è dei nordamericani (43%), accanto agli investitori europei (24%). Gli investitori italiani rappresentano circa il 30% del totale.

Dati questi ancora più significativi se collegati al massimo storico raggiunto dal movimento turistico in Italia nel 2017, con circa 60 milioni di arrivi dall'estero. Una parentesi dev'essere aperta anche per quanto riguarda i rendimenti in Italia. Le stime Aica-Confindustria, riprese da EY, mettono in evidenza che la crescita dei ricavi per camera disponibile si è attestata tra 2016 e 2017 intorno all’8,4% in media con una punta del 15% circa a Venezia a fronte di una tariffa media di 146 euro (+4,8%). Il tasso medio di occupazione degli alberghi è risultato pari al 69% con punte dell’81% a Napoli.
italiaatavola

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