giovedì 15 febbraio 2018

Hotel & Chains 2018 In Italia +7% di arrivi internazionali

Hotel & Chains 2018
In Italia +7% 

di arrivi 

internazionali



Crescono i numeri del turismo in Italia in linea con i dati dell’Unwto che vedono a livello globale nel 2017 gli arrivi internazionali aumentare del 7% rispetto al 2016 raggiungendo quota 1,32 miliardi. A dirlo il rapporto Hotels and Chains commissionato da Horwath Htl con Confindustria Alberghi e Cdp. 

Il documento è stato presentato oggi presso la sede dell’Università Bocconi nel corso del convegno “Hotels and Chains 2018 - Investimenti, Scenari e Strategie” organizzato da Associazione italiana confindustria alberghi, Horwath Htl, Università Bocconi e Cassa Depositi e Prestiti.

(Hotel & Chains 2018 In Italia  7% di arrivi internazionali)

Il rapporto analizza il settore alberghiero e le dinamiche delle catene alberghiere nel 2017 con l’analisi di scenari e tendenze per gli investimenti alberghieri per il 2018. A sostegno dei dati positivi anche il dato Eurostat conferma il medesimo trend con un +4,7% nei primi 10 mesi del 2017 rispetto all’analogo periodo 2016. Anche il dato dell’Osservatorio di Confindustria alberghi, elaborato sul campione delle compagnie alberghiere, riporta a fine 2017 un incremento medio del tasso di occupazione camere pari al +3,2% rispetto al 2016 che porta l’indice al 68,9%. Si consolida quindi il ruolo del turismo quale settore chiave dell’economia italiana.

A ciò fa seguito un aumento dell’interesse degli operatori internazionali e dei fondi immobiliari verso la nostra destinazione ed in particolare verso il settore dell’ospitalità. Tante le operazioni chiuse nel 2017 ma ancora di più ne sono in cantiere a breve: oltre 12mila camere saranno coinvolte in progetti greenfield, di branding e re-branding e su partecipazione di fondi interessati al settore.

«In questo ultimo anno - ha dichiarato Giorgio Palmucci presidente di Associazione italiana Confindustria Alberghi - le varie dinamiche che attraversano il settore alberghiero stanno vivendo delle forti accelerazioni. Appuntamenti come quello di oggi rappresentano un’opportunità interessante di confronto e di approfondimento per chi vuole dotarsi di strumenti capaci di leggere le repentine dinamiche in atto sul mercato. Innovazione e capacità di rinnovare sono un bino mio in continua evoluzione, avrà successo chi, catena o albergo indipendente, sarà capace di anticipare i nuovi trend».

(Hotel & Chains 2018 In Italia  7% di arrivi internazionali)

«Aver monitorato per 6 anni le catene alberghiere - ha dichiarato Zoran Bacic, senior partner e managing director di HorwathHtl - ci ha permesso di leggere la loro crescita e tracciarla su tutto il territorio nazionale. Emerge una fotografia chiara: le catene sono in crescita ed i loro modelli di business sono destinati a permeare il tessuto imprenditoriale dell’hospitality italiana. I fondi di investimento sempre più spesso si troveranno a collaborare con le catene ed uno dei modelli in maggior crescita, secondo i risultati dell’ultimo rapporto (Hotels & Chains in Italy 2018) è la locazione. Sarà notevole, per i prossimi anni, anche la diffusione del franchising. Le catene italiane continuano, seppur lentamente, ad espandersi all’estero e questo è un segnale positivo che dimostra modelli sani ed ambizione a crescere, prova che i fondamentali della redditività sono solidi».

«Le sfide derivanti dal lato della crescente domanda turistica rivolta al nostro paese - nuova, estera, di nicchia etc - sul mondo dell'ospitalità - ha dichiarato Magda Antonioli Corigliano, Met Università Bocconi - impongono un dinamismo attivo lungo tutta la filiera dell'offerta, peraltro ancora in buona parte frammentata e tradizionale, e di Pmi. Dalle catene soprattutto internazionali sicuramente vanno mutuati vari spill over, sia in termini manageriali, che qualitativi e nell'utilizzo delle Ict, così come gli investitori istituzionali devono indirizzarsi - anche coi nuovi strumenti a loro disposizione quali private equity e venture capital - verso forme efficaci di supporto di nuovi investimenti; e questi sia in ambito immobiliare che soprattutto di gestione e di competenze. Tali temi vedono impegnata l'Università Bocconi nella ricerca e nell'attività di formazione e vengono affrontanti, a livelli diversi, con vari corsi dedicati a Executive e professionisti del comparto in Sda Bocconi e in Università con il Master in Economia del Turismo (Met), programma pensato per i più giovani e per chi vuole un futuro da imprenditore o manager nel settore».

«L'infrastruttura turistica italiana - ha dichiarato Marco Sangiorgio, direttore generale di Cdp Investimenti Sgr - va rafforzata e questa è l'ambizione del Gruppo Cdp, attivo attraverso il private equity, la rigenerazione di immobili del passato ed un fondo del Turismo che acquisisce strutture turistiche dai privati».

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