giovedì 15 febbraio 2018

VINI SPUMANTI: IN CRESCITA I CONSUMI IN ITALIA.

VINI SPUMANTI: IN CRESCITA 
I CONSUMI IN ITALIA. 
CALO DELLE IMPORTAZIONI. 
PREZZI AL CONSUMO OSCILLANTI

Fra i paesi europei produttori di bollicine, in Italia cresce ancora nel 2017il consumo
interno rispetto al 2016.

Germania, Francia e Spagna in calo. La produzione cresce ancora grazie al “Sistema Prosecco” e sfiora globalmente, nel 2017, il tetto di 660 mio/bott, un record che pone l’Italia al primo posto nel mondo come paese produttore scalzando dal
piedistallo la Germania, da sempre prima con il suo Sekt. Ma il trend positivo si registra anche nei consumi (all’estero senza dubbio e Ovse presenterà i dati definitivi a breve), ma
bene anche il mercato domestico, già segnalato dal numero di tappi delle feste natalizie. Nel 2017 si sfiorano i 180 mio/tappi made in Italy stappati nell’intero cui aggiungere 6 mio di
bottiglie di importazione, con un quasi monopolio stabile dello Champagne: meno marchi
noti, più grandi cru e piccole maison. Pochissime bottiglie da Spagna e altri paesi. Su 180
mio/bott, il metodo tradizionale italiano (Franciacorta, Trento, Alta Langa, Alto Adige,
Oltrepò, Lambrusco e tutti quelli regionali) supera i 24,8 mio/bott, mentre delle 156
mio/bott di metodo italiano 132 mio/bott sono griffate Prosecco, oltre 8 mio di Asti, e altri
spumanti.

Il valore al consumo del comparto nazionale è di 1,32 mld/euro, cui aggiungere 200
mio/euro dall’ importazione. Un giro d’affari totale di 1,5 mld/euro, contro i 790 mio/euro
all’origine. “Crescita di volumi e valori – sintetizza Giampietro Comolli presidente Ovse-
Ceves (Osservatorio economico nato nel 1991 alla Facoltà di Agraria di Piacenza) – rispetto
al 2016, pari al +1,4% e +0,5%. Il sistema Prosecco rappresenta oltre il 70% dei consumi
nazionali. Bene anche il metodo tradizionale italiano, performance interessanti nelle piccole
realtà regionali. San Valentino 2018 si preannuncia all’insegna delle bollicine: bacio degli
innamorati con un calice di bollicine. Effetto domino delle feste e effetto
stagionalizzazione. La bollicina recupera occasioni di consumo negli anniversari e
compleanni.”
Etichette topbrand, emergenti, sud Italia. Nel 2017 grande recupero dei leader nazionali come
Ferrari, Berlucchi, Bellavista per il metodo tradizionale, ma bene anche Carpenè, Val D’Oca,
Mionetto, Villa Sandi, Astoria, Ruggeri per il Prosecco.


 In proporzione, ancora meglio i dati definitivi provenienti da nuove etichette e nuove cantine, soprattutto al sud Italia. Ancora molto legate a un consumo provinciale e regionale, presenti quasi esclusivamente nella migliore horeca locale. Dati economici crescenti per le bollicine, quasi tutte metodo tradizionale, in Sicilia (zona
Etna e Palermo), in Puglia (Salento), in Campania (Salerno), salendo nelle Marche(Fabriano e Jesi),
nella Emilia (Lambrusco e Colli Piacentini). Molte di queste etichette piacciono ed hanno successo
grazie ai vitigni autoctoni, a volte dimenticati, riscoperti come in Sardegna, in Puglia e in Emilia.
Aumentano nei ristoranti le etichette di Verdicchio, Malvasia di Candia, Ortrugo, Muller Thurgau,
Aglianico, Cortese, Pignoletto, Spergola, Asprinio, Prié Blanc, Vermentino, Fiano, Caricante.

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