Troppi turisti?
Matera fa i conti
con la “fama”
da Capitale
europea
Metti una città a caccia di rilancio. Metti un riconoscimento, fortemente voluto - e meritatamente riconosciuto - ed ecco che come per magia la fama inizia a montare. Il tam tam è incessante al punto che adesso il giocattolo rischia addirittura di rompersi. Benvenuti a Matera, Capitale europea 2019 della Cultura.
La città della Basilicata è ormai pronta a raccogliere il testimone, insieme alla bulgara Plovdiv, e a diventare il centro continentale di riferimento per la Cultura, 15 anni dopo Genova, l’ultima italiana a fregiarsi di questo titolo. Non senza qualche rischio, legato soprattutto alla gestione dei flussi dei turisti, che già da tempo hanno iniziato ad affollare la città dei sassi.Da risorsa cercata per anni a problema: com’è successo per Venezia, Firenze, la LiguriaDolomiti e, all’estero, Barcellona, anche Matera si ritrova ora a fare i conti con un numero di visitatori superiore alle attese. A dirlo è il sindaco della città, Raffaello De Ruggieri, in un’intervista a una giornalista del New York Times, in visita nella città per raccontarne il fenomeno, a meno di un mese dall’inizio del 2019.
Non una chiusura totale, ben inteso, come invece il giornale americano avrebbe voluto far credere, ma la presa di coscienza di una questione che in questi ultimi tempi si è fatta sempre più pressante: «Il mio era un ragionamento più articolato - ha precisato il primo cittadino di Matera alla Gazzetta del Mezzogiorno - ho detto solo che la città non può essere occupata dal turismo, perché il turismo non può essere la panacea per la nostra città».
Comunque vada, secondo De Ruggieri, il settore non può rappresentare più del 30% del Prodotto interno lordo cittadino e questo significa che la città non può lasciarsi distrarre dal turismo mordi e fuggi. Perché qualche remora su coloro che arrivano a Matera, il sindaco ce l’ha, e non la nasconde: «Sono contro il turismo del vedere - ha aggiunto - qui a Matera abbiamo valori storici millenari che non possono essere immortalati nel turismo di una giornata».
In altre parole, il turismo di oggi deve essere soprattutto un’occasione per la città dei sassi, di costruirsi il futuro, anche perché il 2019 passerà in fretta: «Per questo - ha concluso il sindaco - stiamo lavorando anche su altri fronti. Stiamo costruendo il parco tematico della storia dell’uomo, che racchiude storia, civiltà contadina, monumenti e scienza, un progetto che punta a sensibilizzare le comunità locali ai valori della partecipazione e dell’appartenenza».
Turisti benvenuti, ma solo se davvero consapevoli, dunque. Sembra questa la richiesta del sindaco di Matera a poche settimane dall’incoronazione a Capitale europea della cultura.
italiaatavola
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