sabato 22 dicembre 2018

Personaggio dell'anno 2018 I votanti sono più di 65mila

Personaggio 

dell'anno 2018
I votanti sono 

più di 65mila


Non si è ancora conclusa la prima settimana di votazioni del sondaggio di Italia a Tavola che i numeri hanno già raggiunto quote importanti: i votanti sono oltre 65mila. Questo è il primo dei tre turni previsti. Il web è chiamato a tenere alta l’attenzione continuando a votare i propri candidati preferiti. 

Ma l’impegno dovrà essere anche quello dei candidati stessi che, se vorranno condurre un sondaggio “Personaggio dell'anno dell'enogastronomia e dell'accoglienza” da protagonisti, avranno il compito di pubblicizzare il più possibile la propria partecipazione. Un’attività che in molti tra i 216 professionisti selezionati stanno già portando avanti sui vari canali web e social e che ha consentito di raggiungere un numero di votanti così alto. (CLICCA QUI PER VOTARE)

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Entrando nelle singole categorie (Cuochi, Pizzaioli, Pasticceri, Sala&Hotel, Barman e Opinion leader) alle 15 di venerdì 21 dicembre balza subito all’occhio come le donne stiano riscuotendo un grande successo. Silvia Baracchi tra i Cuochi, ad esempio, è partita molto forte e attualmente è davanti a tutti.

Tra i Barman invece sono Cinzia Ferro (vincitrice nel 2013) e Marina Milan (vincitrice l'anno scorso) a tenere alto l’onore delle quote rosa occupando, al momento, la prima e la seconda posizione. Viaggia a ritmi molto alti anche Benedetta Rossi tra gli Opinion leader. La food blogger si trova in questo momento al secondo posto, dietro soltanto ad Alessandro Borghese che - in questo bilancio parziale - risulta essere il candidato che ha incassato il maggior numero di clic.

Ma, c’è un ma. Per tradizione il sondaggio è soggetto a “scossoni” che possono ribaltare le classifiche in ogni momento. In più, come detto, l’edizione numero 11 prevede che i turni siano tre e che al termine di ognuno i voti si azzerano per ripartire da capo. In quest’ottica bisognerà stare a vedere se la rete continuerà a votare costantemente i propri candidati preferiti fino alla fine. C’è, come sempre, spazio per tutti.

A dimostrare questo va detto che ci sono alcune sorprese nei primi parziali. Ad esempio il “caso Santarpia”. Il pizzaiolo a giugno ha lasciato la pizzeria Santarpia di Firenze non senza strascichi e polemiche. Ma gli amanti della pizza sono rimasti legati al suo nome e lo hanno votato in modo massiccio fino a qui.

Poi c’è il caso dei candidati “evergreen”. Su tutti quell’Iginio Massari che l’anno scorso trionfò nella categoria pasticceri e che anche quest’anno - ovviamente nella medesima categoria - si trova momentaneamente davanti a tutti. Poi quelli che “ritornano” di moda come il fondatore di Slow Food Carlo Petrini che nelle passate edizioni veniva preferito a personaggi più “pop” e che quest’anno invece risulta nelle primissime posizioni. Ci sono poi Alessandro Scorsone e Vito Intini che, nonostante abbiano vinto rispettivamente le edizioni 2011 e 2015, ancora oggi ottengono riconoscimenti dagli appassionati di settore e si ritrovano “a braccetto” nelle prime tre posizioni della categoria Sala&Hotel.

In ultimo Gian Marco Centinaio, inserito nella categoria Opinion leader. La rete sta dimostrando molti apprezzamenti nei confronti del ministro delle Politiche agricole a testimonianza del fatto che non tutti gli esponenti della politica sono presi di mira e a conferma della sua attività “sul campo” molto sentita che lo sta rendendo un personaggio conosciuto e riconoscibile.

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