mercoledì 26 dicembre 2018

Una storia di Natale per donare un sorriso


Una storia 

di Natale
per donare 

un sorriso


Possono esserci molti visi tristi per le strade anche durante le festività. Questa storia parla di un caso in particolare. L'augurio è di ritrovare la serenità, in particolar modo in questo periodo di Natale


Ero sulla metro di Brescia con la testa e gli occhi come sempre appiccicati sul telefonino, quando alzando brevemente lo sguardo mi sono trovato seduti di fronte a me un uomo sui 35-40 anni, robusto, vestito dignitosamente con jeans blu e giubbotto; al suo fianco un bambino che avrà avuto si e no 3-4 anni. Silenziosi, fermi, impassibili, senza alcuna espressione. Mi hanno incuriosito. Li ho guardati, mi sono soffermato sui loro visi, sugli occhi arrossati come se avessero appena finito di piangere. Come impietriti si tenevano mano nella mano senza proferir parola, come avessero appena visto o vissuto qualche scena tragica.

(Una storia di Natale per donare un sorriso)

Erano solo le 11.00 di sabato 22 dicembre. L'inizio di un inverno nebbioso e freddo. Mi sono chiesto, mentre li guardavo e cercavo di capire e leggere qualcosa in quegli occhi rossi di lacrime: vengono magari dall'ospedale dove si trova ricoverata la loro mamma/moglie? Hanno perso qualcosa o qualcuno di caro? Il piccolo ha visto i genitori litigare? I nonni o qualche loro parente stanno male? Non riesco a dimenticare le loro facce così immobili e scavate da un dolore che doveva averli segnati profondamente.

Li ho seguiti fin quando sono scesi dalla metro alla fermata di S.Polo. Ho guardato soprattutto il bimbo con quegli gli rossi, dignitosamente senza espressione, ben curato e vestito con onestà. Non riesco a togliermelo dalla vista e dalla testa. Portava sulle spalle uno zainetto semi vuoto, piatto, senza giocattoli e dolci, forse un regalo per strappargli un sorriso che non sono riuscito a vedere nemmeno per un nano secondo sul volto suo e del papà. Son scesi, sempre mano nella mano, dalla metro verso chissà quale meta. Che il Natale porti soprattutto a loro la gioia di ritrovare un sorriso e, al piccolo, la voglia di giocare.

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