Barriques Museum
di Tenute Orestiadi
Arte e vino
si incontrano
Il primo museo di arte contemporanea in cantina ha aperto i battenti nella barricaia dell’azienda siciliana che fa parte del gruppo Cantine Ermes, nominato “Miglior produttore italiano” al concorso Mundus Vini 2018.
«L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni», diceva Pablo Picasso. E proprio in un luogo in cui l’accumularsi della polvere non è altro che l’incedere del tempo, un’attesa sospesa al di là del quotidiano e intimamente legata al concetto di divenire, e cioè una barricaia, le Tenute Orestiadi hanno fatto incontrare l’arte e il vino, realizzando con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Brera il “Barriques Museum”.
Non è un caso che il primo museo permanente di arte contemporanea in una cantina di affinamento in legno attiva in Italia sia stato realizzato proprio dalle Tenute Orestiadi, azienda che nasce a Gibellina (Tp), cittadina della Valle del Belìce divenuta museo en plein air durante la ricostruzione che ha fatto seguito al terremoto del 1968, grazie alla volontà di Ludovico Corrao, che ne fu sindaco per molti anni.
Le numerose attività legate al mondo dell’arte, come le residenze d’artista ed un progetto di restauro del contemporaneo, hanno accompagnato nel corso degli ultimi anni il costante lavoro sui varietali autoctoni siciliani come Perricone, Frappato, Nero d’Avola, Grillo, Zibibbo e Catarratto, impegno che ha dato ottimi frutti tanto da valere, a tutto il gruppo Cantine Ermes, di cui le Tenute Orestiadi fanno parte, il titolo di “Miglior produttore italiano” al concorso internazionale Mundus Vini summer tasting 2018, con ben 15 differenti etichette premiate.
Premio vissuto come un’esortazione a continuare a lavorare con passione e impegno e ad ampliare gli orizzonti, tanto da dar vita ad una collaborazione, dall’autunno 2018, con La Gelsomina, realtà vitivinicola posta sull’Etna, tra Mascali e Piedimonte Etneo. Collaborazione che implementa la varietà di suoli e microclimi su cui le Tenute Orestiadi operano, offrendo la possibilità di selezionare prodotti altamente rappresentativi dei territori in grado di racchiudere, in bottiglia, la ricchezza pedoclimatica della Sicilia.
italiaatavola
Per informazioni: www.tenuteorestiadi.it
Non è un caso che il primo museo permanente di arte contemporanea in una cantina di affinamento in legno attiva in Italia sia stato realizzato proprio dalle Tenute Orestiadi, azienda che nasce a Gibellina (Tp), cittadina della Valle del Belìce divenuta museo en plein air durante la ricostruzione che ha fatto seguito al terremoto del 1968, grazie alla volontà di Ludovico Corrao, che ne fu sindaco per molti anni.
Le numerose attività legate al mondo dell’arte, come le residenze d’artista ed un progetto di restauro del contemporaneo, hanno accompagnato nel corso degli ultimi anni il costante lavoro sui varietali autoctoni siciliani come Perricone, Frappato, Nero d’Avola, Grillo, Zibibbo e Catarratto, impegno che ha dato ottimi frutti tanto da valere, a tutto il gruppo Cantine Ermes, di cui le Tenute Orestiadi fanno parte, il titolo di “Miglior produttore italiano” al concorso internazionale Mundus Vini summer tasting 2018, con ben 15 differenti etichette premiate.
Premio vissuto come un’esortazione a continuare a lavorare con passione e impegno e ad ampliare gli orizzonti, tanto da dar vita ad una collaborazione, dall’autunno 2018, con La Gelsomina, realtà vitivinicola posta sull’Etna, tra Mascali e Piedimonte Etneo. Collaborazione che implementa la varietà di suoli e microclimi su cui le Tenute Orestiadi operano, offrendo la possibilità di selezionare prodotti altamente rappresentativi dei territori in grado di racchiudere, in bottiglia, la ricchezza pedoclimatica della Sicilia.
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Per informazioni: www.tenuteorestiadi.it
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