Si spegneva esattamente un anno fa Gualtiero Marchesi, all'età di 87 anni, a Milano. È stato per decenni punto di riferimento insostituibile per il mondo dell'enogastronomia italiana e guida per gusto e stile. Il suo vuoto non è stato e non potrà mai essere colmato. Neanche un mese dopo, a gennaio 2018, moriva Paul Bocuse.
Queste due date, 26 dicembre 2017 e 20 gennaio 2018, rispettivamente la scomparsa di Gualtiero Marchesi e Paul Bocuse, segnano un periodo, anche a distanza di un anno, molto triste per il mondo della Cucina.Gualtiero Marchesi (Milano, 19 marzo 1930 - Milano, 26 dicembre 2017) viene oggi unanimamente considerato il fondatore della "nuova cucina italiana". Il cuoco italiano più noto al mondo ha contribuito alla crescita della nostra cucina, portandola ad essere tra le più importanti al mondo. Sua l'idea di non rimanere sempre chiuso in cucina, ma uscire da essa per raccontare la propria filosofia e il proprio stile.
Marchesi nasce in una famiglia di ristoratori in provincia di Pavia, si trasferisce nel dopoguerra in Svizzera perfezionando le sue doti di cuoco alla scuola alberghiera di Lucerna. Rientra in Italia e riparte per migliorarsi a Parigi. Nel '77 apre il primo ristorante a Milano e l'anno successivo riceve la stella. L'86 è una data fondamentale nella sua carriera e nella storia della Cucina italiana: il suo ristorante è il primo italiano ad essere insignito delle tre stelle Michelin.
Gualtiero Marchesi
Il 28 dicembre 2017 presso la camera ardente allora allestita al Teatro Del Verme ha reso omaggio al cuoco anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, insieme ad amici e colleghi dello chef. Il 29 dicembre mattina i funerali. La chiesa di Santa Maria del Suffragio era gremita, un cartello con la scritta "Adesso sei tra le vere stelle" e tanti volti noti della cucina: da Ezio Santin a Davide Oldani, Claudio Sadler e Iginio Massari, Pietro Leemann, Nadia Santini, Ernst Knam, Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Enrico Cerea, Sergio Mei, Enrico Derflingher, Philippe Léveillé, oltre a una nutrita schiera di cuochi membri della Fic (Federazione italiana cuochi), gli unici che hanno assistito alla funzione indossando la giacca bianca e la toque (Marchesi le portava sempre con orgoglio).
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