Torino non passa
mai di moda
Arte e gastronomia
conquistano i turisti
Torino è di moda: presa d’assalto in autunno da moltitudini di turisti, tra cui tante famiglie italiane alla scoperta della prima capitale, ha un’offerta culturale ricca di palazzi e musei di primo piano.
Il centro della città è piazza Castello con Palazzo Madama che non si può perdere innanzitutto per l’architettura nobile del palazzo dalla facciata juvarriana che fu sede del Senato Subalpino e poi Senato del Regno d'Italia, poi perché ospita il Museo Civico d'Arte Antica, oltre una trentina di sale con arte medievale, del periodo gotico, del Rinascimento e del barocco con pitture tra cui il celebre il Ritratto d'uomo di Antonello da Messina, sculture, ceramiche, porcellane, maioliche, avori, ori e argenti, arredi e tessuti. Al piano terra fino a gennaio si visita anche la mostra sulla Sindone e la sua immagine nell’arte.Se l’arte mette appetito, un indirizzo da conoscere è un ristorante dal nome creativo, La Ferramenta del Gusto Emiliano, frutto di una ricerca di prodotti e di sapori durata diversi anni sviluppata nel cuore dell’Emilia, nei territori tra Modena, Reggio e Parma, nelle storiche terre di Matilde di Canossa e nelle vallate che si inerpicano verso gli Appennini. L’attenzione costante alla filiera produttiva e ai piccoli produttori del territorio punta a valorizzare nuovamente alimenti che spesso confusi tra tanti che fanno perdere il valore della genuinità.
Questa offerta gastronomica inusuale in una città come Torino è stata impiantata nella zona di San Salvario, tra la stazione di Porta Nuova e il Lingotto, per chi non è pratico della città, da quattro amici giovani ed entusiasti guidati da Eleonora Tonelli, anfitriona entusiasta di questo piccolo locale da 35 coperti aperto nell’ottobre 2017 dopo aver lasciato per passione un lavoro sicuro di tutt’altro tipo. Il menu Degustazione da 30 euro e quello Gran Degustazione da 40 sono più che sufficienti per una serata memorabile: i menù cambiano due volte all’anno ma ci sono sempre alcuni piatti speciali fuori lista. Vini emiliani e piemontesi di piccoli produttori selezionati accompagnano lietamente i pranzi e le cene.
di Leonardo Felician
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