sabato 6 luglio 2019

A BELLUNO., "CITTA' SPLENDENTE"... A KILOMETRO ZERO


A BELLUNO... 
"CITTA' SPLENDENTE"
A KILOMETRO ZERO 

Ma si può essere più disfattisti di così? Più lagne, più piagnistei, mai contenti? Sento dire che questo non va, quell’altro potrebbe essere meglio…meglio di che?
Ci si lamenta perché la macchina delle pulizie non passa in qualche stradina; addirittura perché in qualche via l’acqua sa un po’ di cloro; i negozietti sono scomparsi; vecchietti e  ragazzi vanno verso la depressione nel vedere tante saracinesche abbassate! 
Perché non provate ad andare ad abitare a Roma o a Napoli o in tante altre città grandi e piccole del Paese? 
O, magari a Milano, in questi giorni in testa alle classifiche delle città capoluogo di provincia. Perché non parlate con un milanese e vi dirà della “sua” qualità della vita, alla quale vita non interessa come va la Borsa, quanti sono i cinema o le piscine, i supermercati, gli omicidi etc.
Tutti parametri che influiscono sulla classifica finale ma che all’uomo della strada proprio non interessano: Perché non vi guardate un po’ attorno!
Kilometro zero! Non parlo delle mie camminate di questi giorni, chiuso in casa, disteso sul divano a seguire le disavventure della politica italiana, dello sport italiano (ciclismo, calcio in primis… se escludiamo la Vecchia Signora); non parlo nemmeno di latte, uova, verdura, carne etc.; parlo di servizi.
Personalmente ho la fortuna di abitare al Kilometro zero, nella “città splendente”, come la chiama un mio vecchio amico. Ma tante altre zone di Belluno possono essere considerate a chilometro zero.
Juvarra e la Gusela del Vescovà
Nella città splendente, da anni nei primi posti della classifica del nostro Paese, tra le città dove la qualità della vita raggiunge i massimi livelli, ho la fortuna di abitare a pochi metri da piazza Vittime di via Mario Fani.
Piazza Fani può essere definita a ragione il luogo “più a chilometro zero” della città splendente ma tutto il comune potrebbe essere considerato tale. In pochi metri - se ci penso, così a mente e dimentico sicuramente qualcosa  - si trovano: due grandi parcheggi, la fermata dell’autobus, due scuole, una casa di riposo, un asilo, almeno due/tre bar, due edicole, un supermercato, un macellaio, un fornaio, due fruttivendoli fissi e uno mobile, al sabato un mercato, due estetiste, una decina di medici, una/due farmacie, una lavanderia, un panificio, , un negozio di confezioni, la chiesa parrocchiale. E ancora (se restiamo sotto i 200 metri) un poliambulatorio, una pizzeria, una banca. Se poi restiamo sotto il kilometro,  o giù di lì,  troveremmo tanti altri servizi come l’Ospedale (con ottimi medici), Forze dell’Ordine, Carabinieri, Questura, Palazzo di Giustizia, Ferrovia e stazione autobus, supermercati, tre/quattro ristoranti, gelaterie, cinema, teatri, una sfilza di banche, negozi etc. che in altre città distano per l’utente minuti e minuti (se non ore) per essere raggiunti.
Ma soprattutto a “chilometro zero” ci sono poi “servizi” (chiamiamoli così) che tanti Bellunesi non considerano perché ritengono normale usufruirne e sono le opportunità di bere “acqua del sindaco” (sicuramente migliore di quelle in bottiglia), aria pulita (Belluno unica città del Veneto esente da smog) oltre all’inquinamento terrestre e luminoso (oltre che audio) pressoché nulli, i quattro elementi vitali per tutti noi:
Di che cosa possiamo lamentarci?
So.S.

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