A BELLUNO...
"CITTA' SPLENDENTE"
A KILOMETRO ZERO
Ma si può essere più disfattisti di così? Più lagne,
più piagnistei, mai contenti? Sento dire che questo non va, quell’altro
potrebbe essere meglio…meglio di che?
Ci si lamenta perché la macchina delle pulizie non passa in qualche stradina; addirittura perché in qualche via l’acqua sa un po’ di cloro; i negozietti sono scomparsi; vecchietti e ragazzi vanno verso la depressione nel vedere tante saracinesche abbassate!
Ci si lamenta perché la macchina delle pulizie non passa in qualche stradina; addirittura perché in qualche via l’acqua sa un po’ di cloro; i negozietti sono scomparsi; vecchietti e ragazzi vanno verso la depressione nel vedere tante saracinesche abbassate!
Perché non provate ad andare ad abitare a Roma o
a Napoli o in tante altre città grandi e piccole del Paese?
O, magari a Milano,
in questi giorni in testa alle classifiche delle città capoluogo di provincia.
Perché non parlate con un milanese e vi dirà della “sua” qualità della vita,
alla quale vita non interessa come va la Borsa, quanti sono i cinema o le
piscine, i supermercati, gli omicidi etc.
Tutti parametri che influiscono sulla classifica
finale ma che all’uomo della strada proprio non interessano: Perché non vi
guardate un po’ attorno!
Kilometro
zero!
Non parlo delle mie camminate di questi giorni, chiuso in casa, disteso sul
divano a seguire le disavventure della politica italiana, dello sport italiano
(ciclismo, calcio in primis… se escludiamo la Vecchia Signora); non parlo
nemmeno di latte, uova, verdura, carne etc.; parlo di servizi.
Personalmente ho la fortuna di abitare al Kilometro
zero, nella “città splendente”, come la chiama un mio vecchio amico. Ma tante
altre zone di Belluno possono essere considerate a chilometro zero.
Juvarra e la Gusela del Vescovà |
Piazza Fani può essere definita a
ragione il luogo “più a chilometro zero” della città splendente ma tutto il
comune potrebbe essere considerato tale. In pochi metri - se ci penso, così a
mente e dimentico sicuramente qualcosa -
si trovano: due grandi parcheggi, la fermata dell’autobus, due scuole, una casa
di riposo, un asilo, almeno due/tre bar, due edicole, un supermercato, un
macellaio, un fornaio, due fruttivendoli fissi e uno mobile, al sabato un
mercato, due estetiste, una decina di medici, una/due farmacie, una
lavanderia, un panificio, , un negozio di confezioni, la chiesa parrocchiale. E
ancora (se restiamo sotto i 200 metri) un
poliambulatorio, una pizzeria, una banca. Se poi restiamo sotto il kilometro, o giù di lì, troveremmo tanti altri servizi come l’Ospedale
(con ottimi medici), Forze dell’Ordine, Carabinieri, Questura, Palazzo di
Giustizia, Ferrovia e stazione autobus, supermercati, tre/quattro ristoranti,
gelaterie, cinema, teatri, una sfilza di banche, negozi etc. che in altre città
distano per l’utente minuti e minuti (se non ore) per essere raggiunti.
Ma soprattutto a “chilometro zero” ci sono poi “servizi” (chiamiamoli così) che tanti
Bellunesi non considerano perché ritengono normale usufruirne e sono le
opportunità di bere “acqua
del sindaco” (sicuramente migliore di quelle in bottiglia), aria pulita (Belluno unica città
del Veneto esente da smog) oltre all’inquinamento
terrestre e luminoso
(oltre che audio) pressoché nulli, i quattro elementi vitali per tutti noi:
Di che cosa possiamo lamentarci?
So.S.
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