Torino,
città gastronomica
Chef star
e tour al Mercato
Centrale
Due giorni nel capoluogo piemontese all'insegna di food&wine, grazie alla cucina stellata di Marcello Trentini e alle 26 attività interne alla nuova apertura del format della famiglia Montano.
Avevo già visto il nuovo "Mercato Centrale" di Torino, proprio il giorno dell'inaugurazione. L'impressione era stata più che positiva anche perché si trattava dell'ultima creatura della famiglia Montano, dopo i successi di quello di Firenze e di quello di Roma, con quello di Milano quasi in dirittura d'arrivo.
Questa "vetrina dell'artigianato alimentare" con una serie di eccellenti botteghe, mi aveva convinto a tornare a Torino, per una visita più concreta e, questa volta, accompagnato da un gruppo di gourmet qualificati come i Commandeurs Des Cordons Bleus.
Per rendere l'occasione più ghiotta e interessante, avevamo suddiviso l'incontro in due parti: il giorno precedente, pranzo gourmet presso uno dei più gettonati locali stellati della capitale sabauda e, il mattino seguente, immersione nel "Mercato Centrale".
La sera, per la cena gourmet, il locale prescelto era il Magorabin di corso San Maurizio, nel quale lo chef patron Marcello Trentini, stella Michelin e socio Euro-Toques, coadiuvato da una schiera di giovani cuochi molto capaci, realizza piatti di assoluta eccellenza e originalità. Il locale è bello, elegante e, per l'occasione, il direttore di Sala Alberto ha organizzato un solo tavolo per rendere più conviviale la serata.
Le specialità servite sono all'altezza della fama dello chef, con numerose sorprese gastronomiche, dal Gianduiotto ripieno di foie gras all'Ostrica con maionese all'arancia, dall'originalissimo Vitello tonnato allo Sgombro alla scapece e in saor, dal Risotto al vermouth ai fantastici Tajarin al burro fino al Maialino e alla serie di dessert. I vini sono accostati in modo perfetto, come perfetto si è dimostrato il servizio, per la felicità di tutti i partecipanti.
Il mattino successivo, "full immersion" al nuovo Mercato Centrale nella storica Porta Palazzo, un complesso di grande fascino, 4.500 metri quadrati su tre piani. Ci spostiamo al secondo piano, dedicato agli eventi, dove, in uno spazio a noi riservato, chi scrive tiene una conversazione sull'influenza della cucina sabauda nell'Italia dopo l'unità.
Al termine iniziamo un tour per vedere e"saggiare" le botteghe artigianali (sono 26 ma, per motivi di tempo, dobbiamo selezionarne solo alcune). Proprio all'ingresso siamo accolti dalla grande bottega della Pasticceria Siciliana di Carmelo Pannocchietti, assente nell'occasione ma ben sostituito dal suo collaboratore Simone che, dopo averci fatto accomodare ai tavoli apparecchiati, ci serve alcune eccellenti specialità di Sicilia (arancini, pizza fritta, pane, olio, formaggio fresco ed alici con pomodorini secchi), come ideale "apertura" per il pranzo che seguirà; degustiamo tutto, bevendo ottimo spumante servito dalla vicina Enoteca di Luca Boccoli e promettendo che torneremo per la parte finale, il dessert.
Il Mercato Centrale di Torino, una vetrina dell'artigianato alimentare
Questa "vetrina dell'artigianato alimentare" con una serie di eccellenti botteghe, mi aveva convinto a tornare a Torino, per una visita più concreta e, questa volta, accompagnato da un gruppo di gourmet qualificati come i Commandeurs Des Cordons Bleus.
Per rendere l'occasione più ghiotta e interessante, avevamo suddiviso l'incontro in due parti: il giorno precedente, pranzo gourmet presso uno dei più gettonati locali stellati della capitale sabauda e, il mattino seguente, immersione nel "Mercato Centrale".
La sera, per la cena gourmet, il locale prescelto era il Magorabin di corso San Maurizio, nel quale lo chef patron Marcello Trentini, stella Michelin e socio Euro-Toques, coadiuvato da una schiera di giovani cuochi molto capaci, realizza piatti di assoluta eccellenza e originalità. Il locale è bello, elegante e, per l'occasione, il direttore di Sala Alberto ha organizzato un solo tavolo per rendere più conviviale la serata.
Marcello Trentini
Le specialità servite sono all'altezza della fama dello chef, con numerose sorprese gastronomiche, dal Gianduiotto ripieno di foie gras all'Ostrica con maionese all'arancia, dall'originalissimo Vitello tonnato allo Sgombro alla scapece e in saor, dal Risotto al vermouth ai fantastici Tajarin al burro fino al Maialino e alla serie di dessert. I vini sono accostati in modo perfetto, come perfetto si è dimostrato il servizio, per la felicità di tutti i partecipanti.
Il mattino successivo, "full immersion" al nuovo Mercato Centrale nella storica Porta Palazzo, un complesso di grande fascino, 4.500 metri quadrati su tre piani. Ci spostiamo al secondo piano, dedicato agli eventi, dove, in uno spazio a noi riservato, chi scrive tiene una conversazione sull'influenza della cucina sabauda nell'Italia dopo l'unità.
Al termine iniziamo un tour per vedere e"saggiare" le botteghe artigianali (sono 26 ma, per motivi di tempo, dobbiamo selezionarne solo alcune). Proprio all'ingresso siamo accolti dalla grande bottega della Pasticceria Siciliana di Carmelo Pannocchietti, assente nell'occasione ma ben sostituito dal suo collaboratore Simone che, dopo averci fatto accomodare ai tavoli apparecchiati, ci serve alcune eccellenti specialità di Sicilia (arancini, pizza fritta, pane, olio, formaggio fresco ed alici con pomodorini secchi), come ideale "apertura" per il pranzo che seguirà; degustiamo tutto, bevendo ottimo spumante servito dalla vicina Enoteca di Luca Boccoli e promettendo che torneremo per la parte finale, il dessert.
di Toni Sàrcina
presidente Commanderie des Cordons Bleus Italia
presidente Commanderie des Cordons Bleus Italia
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