Libra a Bologna
Un ristorante...
attento alla bilancia
L’idea è originale: un ristorante che fonda il suo stile gastronomico sui moderni principi della nutrizione cercando l’equilibrio fra calorie, sale, zucchero e grassi e preservando vitamine, sali minerali e antiossidanti.
“Libra” infatti in latino significa “bilancia”. In principio fu la storica ex tipografia Elios, in via Testoni 10, a poche centinaia di metri da piazza Maggiore. Ora, seguendo la tendenza che sta trasformando il centro di Bologna sempre più in un food-district a cielo aperto, al suo posto è apparsa l’insegna di Libra, che mantiene nell’arredamento la memoria della Elios.Ricette certificate da Cucina Evolution e Chiara Manzi, nutrizionista, presidente di Assic (Associazione per la sicurezza nutrizionale in cucina) e docente di Culinary Nutrition, dove si è formato lo chef Giovanni Nerini. A dirigere la società un profondo conoscitore della ristorazione bolognese come Dario Chan, imprenditore che ha già al suo attivo vari format di successo come Obikà e Bolpetta.
Scorrendo con curiosità il menu ci soffermiamo su uno starter sfizioso come il “Fritto leggero di verdure in olio alto oleico”, che sfrutta l’olio di girasole, l’impanatura con farina di riso e la tecnica della tempura per non impattare sulla digeribilità. Fra i primi spiccano i “fusilli con cavolo nero e mandorle tostate”, delicati e bilanciati (manco a dirlo) mentre i secondi propongono un paio di referenze sia di carne che di pesce (da 9 ai 15 euro) oltre ai burger di manzo, pollo e vegetariano. Carrello dei dolci “light” ma sempre con un occhio alla tradizione felsinea come zuppa inglese e tiramisù e un crumble di mele praticamente “sugar-free”.
Prezzi calmierati con menu completo di tre portate a circa 30 euro (vini esclusi) con carta di vini in via di aggiornamento ma già orientata ai medesimi principi di salubrità produttiva.
foto: Agenzia Dinner
Per informazioni: www.ristorantelibra.it
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