Meteoropatia:
malattia
o luogo comune?
malattia
o luogo comune?
Dal sesso dei
nascituri all’aspettativa di vita, dai dolori alle ossa al mal di testa, dai
cambiamenti d’umore e del nostro modo di fare: come il clima può influenzare il
nostro corpo
Che il tempo influisca su di noi lo si intuisce già dalle
tante persone che lamentano mal di testa, dolori muscolari e ossei dovuti al
freddo e all’umidità dell’inverno:
malesseri spesso assenti in primavera o estate. Questi disturbi sono riconosciuti come una malattia col nome di meteoropatia. Ma esistono altre conseguenze scientificamente provate della situazione climatica sulla nostra salute? Ecco i risultati di alcune ricerche su questo tema.
malesseri spesso assenti in primavera o estate. Questi disturbi sono riconosciuti come una malattia col nome di meteoropatia. Ma esistono altre conseguenze scientificamente provate della situazione climatica sulla nostra salute? Ecco i risultati di alcune ricerche su questo tema.
LA PIOGGIA AMPLIFICA I REUMATISMI Molti tra quelli un po’ più “maturi” l’avranno sperimentato. Ma è vero?
No, secondo una revisione di 9 studi scientifici in merito. In base allo
studio, chi soffre di reumatismi, nelle giornate di pioggia è più portato a
farci caso: da qui l’associazione. Altri studi però dicono l’esatto contrario,
e confermano la correlazione tra umido e insorgenza dei dolori. All’origine
della confusione c’è forse la difficoltà di controllo di altre condizioni
(abbigliamento dei pazienti, loro permanenza all’aperto).
LA BASSA PRESSIONE DÀ MAL DI TESTA. Quando il barometro
che segna la pressione atmosferica cala, la vendita dei farmaci contro
l’emicrania subisce un’impennata: l’ha dimostrato Kazuhito Kimoto, ricercatore
della Dokkyo Medical University (Giappone) che ha chiesto a 28 soggetti con
frequenti mal di testa di tenere un diario dei loro malesseri. I risultati sono
stati confrontati con le condizioni registrate da vicine stazioni
meteorologiche, ed è stata trovata una corrispondenza tra bassa pressione e mal
di testa. La bassa pressione potrebbe disturbare il sistema vestibolare
(l’apparato collocato dietro all’orecchio interno che ci tiene in equilibrio)
generando vertigini e, alla lunga, emicrania
IN INVERNO AUMENTA IL RISCHIO DI INFARTO. Insieme a
influenza e raffreddori, la stagione fredda porta un sensibile aumento di
rischio di attacco di cuore: in base a uno studio cinese le morti per infarto
in inverno sarebbero più alte del 40% di quelle registrate in primavera ed
estate. Nessuno conosce di preciso il motivo, ma una delle ipotesi è che il
freddo faccia salire la pressione sanguigna e, con essa, anche il rischio di
attacco di cuore
PIÙ CALDO, PIÙ FIGLI MASCHI. In alcuni animali le temperature ambientali possono
determinare il sesso dei nascituri. In misura trascurabile, e che cambia da
regione a regione, succede anche all’uomo: uno studio dell’Università della
California ha dimostrato che nei paesi dell’emisfero settentrionale, è più
probabile che i maschi siano concepiti in anni in cui il clima è particolarmente
mite, che in periodi molto freddi. Un altro studio storico ha evidenziato una
più alta percentuale di figlie femmine nate 9 mesi dopo un drastico
peggioramento dello smog a Londra nel 1952. All’origine di queste piccole
preferenze potrebbe esserci il fatto che le temperature influenzano le
concentrazioni ormonali e la qualità dello sperma.
I RAGGI COSMICI INFLUENZANO LA SALUTE. E non solo quella degli astronauti in missione. Uno
studio lituano sul periodo compreso tra 1989 e 2013 ha dimostrato che le morti
per problemi cardiaci e infarti sembrano aumentare nei periodi caratterizzati
da eventi meteo spaziali estremi (come un’eccezionale attività solare con
intense tempeste geomagnetiche). Un altro studio ha evidenziato come i bambini
nati in periodi di intensa attività solare abbiano una minore aspettativa di
vita e una minore fertilità di quelli nati in periodi più calmi. All’origine ci
sarebbe la degradazione, da parte dei raggi ultravioletti, dell’acido folico,
importante per il corretto sviluppo del feto.
IL METEO MODIFICA I NOSTRI COMPORTAMENTI? Che il bollettino meteo e il nostro stato emotivo
siano correlati, e che questo influisca sul nostro comportamento è dimostrato
da moltissimi studi. L’euforia successiva all’arrivo del sole, per esempio, può
renderci più fiduciosi e disponibili a dare un passaggio ad autostoppisti
rispetto a quando è nuvoloso... E, sfortunatamente, anche più tentati a giocare
d’azzardo. Lo scoppio dell’afa estiva, invece, incoraggia l’aggressività. Nelle
giornate di gelo invernale, al contrario, cerchiamo più calore affettivo,
preferiamo film romantici e desideriamo struggenti storie d’amore. Le
temperature gelate, in compenso, alterano i nostri giudizi interpersonali e,
secondo uno studio recente, possono addirittura influenzare il verdetto di
colpevolezza nei processi per omicidio: se nelle aule dei tribunali i giurati
battono i denti dal freddo hanno maggiori probabilità di giudicare gli imputati
assassini a sangue freddo con premeditazione; se il riscaldamento è, invece,
eccessivo, tendono di più a ritenere che abbiano agito d’impulso, con dolo
d’impeto.
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