sabato 21 aprile 2018

I vini lombardi spopolano all’estero .Boom in Russia

I vini lombardi 

spopolano all’estero
Boom in Russia, 

bene Brasile 

e Norvegia


Ivini lombardi vanno alla conquista di Russia, Brasile e Norvegia. In Russia, negli ultimi 12 mesi, il valore dell’export è addirittura più che triplicato (+260,8%), toccando quota 15 milioni e 526mila euro. 

Ma i Paesi stranieri verso i quali i vini Docg, Doc e Igt della Lombardia hanno registrato un boom di esportazioni nel corso del 2017 sono molti di più. Dal Brasile, Paese verso il quale il valore dell’export è più che raddoppiato in un solo anno, (+126,7%), arrivando quota 3 milioni e 992mila euro, alla Norvegia, che ha visto una crescita dell’81,4%, arrivando a quota 3 milioni e 344mila euro.

(I vini lombardi spopolano all’estero Boom in Russia, bene Brasile e Norvegia)

Dalla Cina, che lo scorso anno ha visto aumentare le importazioni di vino lombardo del 41%, per un valore di 12 milioni e 997mila euro, all’Ucraina (+21,5%), arrivata a quota 2 milioni e 429mila euro. Incrementi che hanno contribuito alla crescita complessiva dell’export del 4,2%, registrata nel 2017, anno in cui i vini lombardi hanno raggiunto il nuovo record di 270 milioni e 360mila euro di valore delle esportazioni.

I dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi di Unioncamere Lombardia indicano che i primi mercati in termini di valore restano quelli di Germania (39 milioni e 224mila euro), Stati Uniti (34 milioni e 940mila euro) e Regno Unito (30 milioni e 849mila euro). Ma nel corso degli ultimi anni, oltre a consolidare la presenza sui mercati storici, i vini lombardi hanno saputo conquistare stabilmente anche una serie di nuovi mercati: Moldavia, Haiti, Laos, Mozambico, Cambogia, Mongolia e Macao.

«La Lombardia, presente a Vinitaly 2018 con il padiglione realizzato come di consueto in Accordo di programma tra Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, può contare su un territorio che offre climi, ambienti e terroir che non hanno eguali a livello nazionale, capace di esprimere una varietà di vini unica in Italia. Tutti con un livello qualitativo al top, come conferma la quota del 90% di produzione Docg, Doc e Igt, stabile ormai da anni», ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi.

Dagli spumanti metodo classico della Franciacorta e dell’Oltrepò Pavese ai rossi corposi ed eroici della Valtellina, dai bianchi fermi del Lugana al taglio bordolese della Valcalepio, dai rossi vivaci della pianura alle piccole e piccolissime produzioni sulla collina di San Colombano e sui pendii delle Terre Lariane che affacciano sul lago di Como, fino ai passiti da meditazione del Moscato di Scanzo.

«Negli anni la produzione delle imprese lombarde ha saputo conquistarsi spazi importanti sui mercati internazionali - ha commentato Gian Domenico Auricchio presidente di Unioncamere Lombardia - quelli che ora stiamo contribuendo a far crescere grazie alla azione complessiva di supporto istituzionale. Vinitaly si inserisce da sempre nella nostra strategia di sviluppo commerciale. Una vetrina unica che dà l’immagine di completezza e vitalità dei nostri consorzi vitivinicoli».

Il Padiglione Lombardia a Vinitaly riunisce i Consorzi di tutele dei vini lombardi e circa 200 produttori, offrendo in degustazione oltre 2mila vini.
ITALIAATAVOLA

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