domenica 22 aprile 2018

Il mondo ha fame d’Italia


Il mondo 
ha fame 
d’Italia



Volontà di valorizzare e mettere a sistema le tante eccellenze del Bel Paese, un grande investimento per la sua immagine: il 2018 è l’anno dedicato al cibo italiano



Dopo quello dedicati ai Cammini (2016) e ai Borghi (2017), il 2018 è l’Anno Nazionale del Cibo italiano. L’obiettivo sarà valorizzare e mettere a sistema le straordinarie produzioni agricole del Bel Paese. L’impegno congiunto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) e di tutte le istituzioni locali e regionali si concentrerà sulla promozione del turismo agroalimentare e sulla conoscenza delle produzioni agricole locali. 
Tra l’altro, l’interesse verso le esperienze enogastronomiche è in forte aumento e la combinazione di cibo, arte e turismo può diventare una leva anche per l’innovazione.
Un patrimonio, quello del Made in Italy agroalimentare, che coniuga saper fare, bellezze artistiche e paesaggistiche, rappresentando uno dei migliori biglietti da visita dell’Italia nel mondo. Il cibo, insieme all’arte, racconta la storia del territorio e delle comunità che le abitano. Un valore immenso, che il Governo italiano continua a promuovere e tutelare con iniziative in campo nazionale e internazionale. Per il ministro Dario Franceschini (Mibact) sarà un modo “per valorizzare e mettere a sistema le tante e straordinarie eccellenze italiane e fare un grande investimento per l’immagine del nostro Paese nel mondo.
 L’Italia deve promuoversi all’estero in maniera integrata e intelligente: valorizzare e promuovere l’intreccio tra cibo arte e paesaggio è sicuramente uno strumento molto utile per quest’obiettivo”.
“Grazie ad Expo Milano– afferma il ministro Maurizio Martina (Mipaaf) – abbiamo rafforzato la promozione della cultura del cibo, inteso come strumento di democrazia e di uguaglianza, come chiave per la tutela della biodiversità e lo sviluppo sostenibile del nostro Pianeta. Dedicare il 2018 al cibo italiano, quindi, è una scelta tutt’altro che banale. Significa porre ancora una volta l’accento su parole chiave come qualità, eccellenza e sicurezza che rendono unici i nostri prodotti. Significa valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, artigiani e produttori alimentari. Il mondo ha fame d’Italia. 
Ce lo dimostrano i dati dell’export in continua crescita, che ha superato i 38 miliardi di euro”, rileva il ministro, che non dimentica di citare i risultati positivi della Settimana della cucina italiana nel mondo (nel 2017 alla seconda edizione), promossa in collaborazione con il Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale e le Ambasciate e i Consolati di più di cento Paesi, che hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa. “Perché, quando raccontiamo il cibo, raccontiamo anche la storia di chi lo ha realizzato, del territorio dal quale provengono le materie prime. Anche in questo consiste il saper fare italiano. La nostra forza, il nostro orgoglio”, conclude Martina.

Nessun commento:

Posta un commento