Il posto del cuore
Da Bijou,
a Montmartre,
una pizza da re
Innamorarsi a prima vista di un locale e farlo diventare il tuo “posto del cuore” parigino è un vero coup de foudre! Arrivi in una delle vie più belle di Montmartre e scopri entrando nel locale, un forno d’oro.
Un piccolo locale elegante, semplice che ti fa sentire subito a casa. Decòr bello e scelto con gusto, sullo sfondo i vasetti pronti con l’impasto.È qui che Gennaro Nasti, napoletano verace, difende a Parigi un nuovo modo di concepire la pizza napoletana, con tenacia, passione e un immancabile sorriso. E con il sorriso prepara le sue pizze contemporanee: farine integrali, lunga maturazione per renderla croccante, soffice e digeribile, addirittura ce n’è una di farina integrale bio e champagne Laurent Perrier! La salsa di pomodoro è il ragù alla napoletana (senza carne) con il pomodorino di Corbara cotto per 4 ore.
Tutti gli altri ingredienti sono eccellenti e comperati in Italia personalmente da Gennaro: friarielli, capocollo, mozzarella fiordilatte, parmigiano. Il risultato sono delle pizze favolose: nella dimensione, nel sapore e nell’estetica. Bijou è aperto dal 2016, 7 giorni su 7, 30 posti a sedere, solo su prenotazione, dieci persone in servizio tra sala e cucina. «Sono napoletano e amo la tradizione, ma credo sia necessario essere in grado di offrire sempre qualcosa di nuovo, quindi per me è una continua ricerca».
La mia pizza preferita, anzi le mie preferite sono le piccole montanare di farine integrali e guarnite con varie leccornie. Gennaro siede al mio tavolo e mi parla come se fossimo amici da sempre, mi versa un flute di champagne e mi racconta di sé, della sua famiglia e dei suoi bambini. Perfezionista e appassionato, è costantemente alla ricerca del perfetto equilibrio tra farina, lievito e gli altri ingredienti, ovviamente solo italiani.
Gennaro Nasti
A tavola le bottiglie di olio d’oliva personalizzate da Savino Muraglia e in carta boissons, ottime birre e gli champagne Laurent-Perrier, bevanda rara in una pizzeria. Inoltre c’è una ben fornita carta di vini, al 90% italiani e il resto francesi.
di Elisabetta Nuvola Paseggini
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