La Porta di Bologna
Nel regno di Cristian Mometti
- > META INTERESSANTE
- > CUCINA CHE VA AL SODO
- > GOLOSE INTERPRETAZIONI
- > LA CARTA DEI VINI DI FABRIZIO TREVISAN
Meta interessante
Bologna è una città meravigliosa, giorno dopo giorno si sta riscoprendo reattiva al turismo e finalmente, anche sotto il profilo gastronomico, è diventata una meta interessante. Tra i ristoranti fuori dalle mura, in questo caso proprio a ridosso del quartiere fieristico della città, c’è la Porta, ora regno di Cristian Mometti, brillante chef trevigiano di grande esperienza e padre della cucina invasocottura.
Cucina che va al sodo
Una struttura avveniristica e affascinante, in un ambiente luminoso e ampio sui toni del bianco, uno stile di cucina che mira al concreto godimento del palato con la mano felice di chi sa come lavorare.
Mometti non ama i riflettori, va al sodo con una ricerca spasmodica della materia prima, soprattutto (ma non soltanto) di mare, sempre e comunque di primissima qualità.
Si può partire con una tenera piovra alla plancia con pesto di rucola, cetrioli, patate e basilico, per proseguire con le squisite linguine del pastificio Cavalieri con aglio, olio, peperoncino e gambero rosso Sicilia con la freschissima nota del lime.
Mometti non ama i riflettori, va al sodo con una ricerca spasmodica della materia prima, soprattutto (ma non soltanto) di mare, sempre e comunque di primissima qualità.
Si può partire con una tenera piovra alla plancia con pesto di rucola, cetrioli, patate e basilico, per proseguire con le squisite linguine del pastificio Cavalieri con aglio, olio, peperoncino e gambero rosso Sicilia con la freschissima nota del lime.
Golose interpretazioni
Non da meno la divertente (e golosa) interpretazione dei paccheri trasformati in croccanti chips alla carbonara con tuorlo marinato, spuma di pecorino, guanciale di mora romagnola e pepe nero spezzato.
Il tataki di tonno rosso con melanzana, confettura di datterino e stracciatella di burrata è un piatto di grande gusto.
Tra i dolci non può mancare una raffinata interpretazione della tarte tatin all’albicocca o ancora l'anguria con piña colada, menta e aceto balsamico tradizionale di Modena.
Il tataki di tonno rosso con melanzana, confettura di datterino e stracciatella di burrata è un piatto di grande gusto.
Tra i dolci non può mancare una raffinata interpretazione della tarte tatin all’albicocca o ancora l'anguria con piña colada, menta e aceto balsamico tradizionale di Modena.
La carta dei vini di Fabrizio Trevisan
Il servizio, affabile e professionale, è nelle mani di Fabrizio Trevisan, così come l’originale carta dei vini.
Si spendono, senza rimpianti, 75 euro per il bel menu degustazione.
Si spendono, senza rimpianti, 75 euro per il bel menu degustazione.
La Porta di Bologna, aperto dal lunedì al sabato dalle 18.00 alle 22.30
Marco Colognese
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