UN PERSONAL CHEF A CASA
PER PRANZI E CENE DELLE FESTE
In occasione delle festività, la Federazione professional personal chef,
lunedì 30 dicembre 2013
UN SMS AL GIORNO
giovedì 26 dicembre 2013
UN SMS DI...VINO AL GIORNO
IL VINO: UN ELISIR
lunedì 23 dicembre 2013
19. "PRIMA DEL TORCOLATO"
sabato 21 dicembre 2013
AGRICOLTURA DI MONTAGNA: UNA RISORSA
L’AGRICOLTURA DI MONTAGNA,
UNA RISORSA PER IL TERRITORIO
Rispetto all’agricoltura forte e abbondante che caratterizza la pianura,
venerdì 20 dicembre 2013
EXPORT VINO ITALIANO IN ASCESA
LE ELABORAZIONI ASSOENOLOGI
DATI EXPORT DEL VINO ITALIANO
GENNAIO/SETTEMBRE 2013.
Continuano i risultati brillanti e le soddisfazioni per gli operatori del settore
martedì 17 dicembre 2013
LA CRISI AIS - BIBENDA
venerdì 13 dicembre 2013
UN SMS DI.VINO AL GIORNO
UN SMS DI…VINO AL GIORNO
456
DOGAJOLO
Sono stato a Greve in Chianti
(da Firenze sempre avanti)
e all’azienda “Carpineto”
mi son fatto un buon goccetto
di un rosso un po’ mariuolo
che lo chiaman Dogajolo
Dal libro “in 160 BATTUTE … 500 SMS IN RIMA
mercoledì 11 dicembre 2013
UN SMS AL GIORNO
UN SMS DI...VINO AL GIORNO
461
CAVIALE O MAIALE?
Tra una tartina al caviale
e una braciola di maiale
scelgo la seconda opzione
perché non sono un coglione!
Le piccole palline nere
salate
mi sembran uova incatramate
dal libro " in 160 battute, 500 sms in rima
lunedì 9 dicembre 2013
ETICHETTE TRASPARENTI
Etichette trasparenti
e alimentazione sicura
Basta che a Londra si introduca un’etichetta a semaforo sugli alimenti in vendita
venerdì 6 dicembre 2013
RICONOSCIMENTO A MICHELE CHIARLO
PALAS CEREQUIO
BAROLOCRU RESORT
Dopo i tanti riconoscimenti in Italia e soprattutto all'estero
BAROLOCRU RESORT
Dopo i tanti riconoscimenti in Italia e soprattutto all'estero
PIù POTERE ALLE GUIDE
BISOGNA DARE PIù POTERE
ALLE GUIDE ENOGASTRONOMICHE
Riflettiamo un attimo: le guide turistiche hanno molto più potere delle guide enologiche e gastronomiche. Non solo incontrano molta più gente, ma vendono simpatia e regalano consigli, portano i turisti a fidarsi di loro attraverso la cultura che elargiscono e li orientano nei consumi in un territorio che non conoscono.
Eppure il mondo agroalimentare non ha mai dimostrato molta considerazione verso il loro potenziale.
Turismo e prodotti tipici costituiscono entrambi le grandi risorse di un territorio nella nostra epoca, ma sono come le due sponde di un fiume che seguono il percorso dell'acqua comunicando appena con i ponti costruiti dall'uomo.
I Narratori del gusto rappresentano uno dei ponti strategici per mettere in comunicazione i due comparti e, in questo ambito, le guide turistiche possono essere considerate gli enzimi più importanti, i catalizzatori naturali di reazioni capaci di portare un territorio a livelli di crescita inimmaginabili. Furono proprio gli esiti del primo corso di analisi sensoriale per guide turistiche organizzato ad Alba a generare l'ipotesi che potesse nascere un movimento capace di unire l'agroalimentare al turismo attraverso tecniche innovative di narrazione.
La grande conferma è venuta da Roma, che si vanta di essere ai primi posti tra le mete turistiche del mondo, dove al Centro Servizi dei Prodotti Tipici e Tradizionali dell'azienda Romana Mercati è stato realizzato un percorso formativo di Brand ambassador per una ventina di guide turistiche. Una tre giorni che ha entusiasmato noi, ma non meno i partecipanti che, al termine, prontamente, hanno dichiarato piena disponibilità a realizzare itinerari tra la gastronomia romana, quella della città e quella della campagna, ritenendo di grande interesse unire l'analisi sensoriale narrativa alla loro tradizionale attività.
Luigi Odello
luigi.odello@assaggiatori.com
domenica 1 dicembre 2013
GRANDIVINIGROUP DA GUINNESS
GRANDI VINI GROUP DA GUINNESS
MADE IN ITALY
25 anni +2 per il Consorzio
Grandi Vini d’Italia Group
25 anni +2 per il Consorzio
Grandi Vini d’Italia Group
Continua nel suo record di “stabilità” il gruppo Grandi Vini d’Italia composto da otto grandi produttori italiani, che, forse per far fede al detto “Nemo profeta in patria”, si sono fatti conoscere molto di più all’estero che nella loro terra.
Da sinistra Desiderio Bisol, Alberto Chiarlo, Franco Tommasi, Gianmaria Cesari Aleardo Mantellassi , Antonio M. Zaccheo, Daria Garofoli e Roberto Pighin |
Con grande lungimiranza, tanti anni fa, quando a Oriente il vino era un illustre sconosciuto, il Grandi Vini D’Italia Goup aveva messo un pilone del suo ponte a Singapore, città cosmopolita che, nel frattempo, è diventata una delle capitali nel mondo della finanza e del commercio. Vale la pena, al raggiungimento di questo ennesimo record, da parte degli otto produttori (Bisol, Carpineto, Umberto Cesari, Michele Chiarlo, Garofoli, Mantellassi, Pighin e Villa Girardi) di ascoltare come questo sodalizio tra vignaioli,
concorrenti tra loro, abbia potuto durare tanti anni. Quella di consorziarsi è stata un'operazione non sostenibile per le singole aziende ma che, con le persone giuste, si è rivelata un investimento sicuro per lo sviluppo che, a medio termine, si è potuto agevolmente autofinanziare. L'obiettivo era quello di far conoscere sempre di più nel mondo l'esistenza del team "Grandi Vini" e le sue caratteristiche.
concorrenti tra loro, abbia potuto durare tanti anni. Quella di consorziarsi è stata un'operazione non sostenibile per le singole aziende ma che, con le persone giuste, si è rivelata un investimento sicuro per lo sviluppo che, a medio termine, si è potuto agevolmente autofinanziare. L'obiettivo era quello di far conoscere sempre di più nel mondo l'esistenza del team "Grandi Vini" e le sue caratteristiche.
Ecco. In breve, l’opinione di ognuno degli otto soci.
"Sono stati venticinque anni intensi, impegnativi, ma sono stati anche 26 anni ricchi di entusiasmo - spiega GianlucaBISOL (Veneto) general manager dell'azienda di Valdobbiadene.Ventisei anni vissuti velocemente, di un continuo "su e giù" per gli aerei, nella certezza che l'altissima qualità italiana avrebbe avuto i numeri per raggiungere gli angoli più remoti del mondo...".
Parla il presidente del consorzio e contitolare (con Giovanni Carlo Sacchet) della CARPINETO (Toscana), Antonio Mario Zaccheo: "Negli anni '80 quando il nostro mondo era molto diverso da oggi - noi eravamo tra i pochi esportatori a vendere già in Germania e Stati Uniti e sentivamo questi Paesi già lontani. Ci sembrava di vivere un' avventura ogni volta che partivamo per quei luoghi. I produttori di vino che viaggiavano erano pochissimi e una larga parte del mondo era ancora preclusa all'Occidente. L’Oriente sembrava ancora più lontano. Oggi la situazione è completamente cambiata, il mondo si è aperto e viviamo ormai la vera economia globale che fino a pochi anni fa era inimmaginabile. Noi abbiamo vissuto questa drastica evoluzione con il nostro Consorzio “Grandi Vini d’Italia Group”; inizialmente ci siamo uniti per necessità commerciali e collaborazione economica e siamo cresciuti tutti e molto. La nostra collaborazione commerciale si è cementata anche sul piano personale e umano. Una bella esperienza, inusuale, in un Paese come il nostro dove sono tutti d'accordo… nel non essere d'accordo su niente!"
Tocca a Umberto CESARI (Emilia-Romagna) "Non è assolutamente facile incontrare otto produttori vitivinicoli che da 26 anni uniscono le loro energie commerciali e la loro creatività ponendola a disposizione del gruppo, l'uno con l'altro senza speculazioni personali, anzi, con generosa collaborazione. Questa atmosfera che si respira da tanto tempo scaturisce da persone fuori dal comune, che usano come strumento di lavoro l'amicizia e il rispetto reciproco. Il grande valore del Consorzio sta soprattutto nelle famiglie che lo compongono, che hanno cresciuto giovani vignaioli ai quali auguriamo di portare avanti la Grandi Vini con la medesima passione e allegria che ci ha contraddistinti".
"Se questo è l'unico dei Consorzi Export del settore che ha resistito per 26 anni, un motivo ci deve essere. Secondo Michele CHIARLO (Piemonte) alla base del successo della Grandi Vini ci sono alcuni punti fondamentali. Il Consorzio è formato da un gruppo di aziende che hanno la stessa politica produttiva e commerciale ma non hanno prodotti in concorrenza tra loro. Questo ha permesso al gruppo di crescere negli anni e con esso sono cresciute molto tutte le singole aziende che lo compongono. La gestione del Consorzio è stata improntata a una rigorosa economicità, riservando la parte preponderante delle risorse allo sviluppo dei mercati. Un occhio di riguardo ai mercati emergenti dove è stato promosso - e ben realizzato - il concetto vincente di offrire agli importatori la possibilità di avere un'unica spedizione e fatturazione dei vini delle più importanti regioni del Centro-Nord Italia.
"Già 26 anni? Non è possibile! Così tanti anni sono passati da quel lontano 1987 e la memoria torna indietro - ricorda Gianfranco GAROFOLI (Marche). Sì, venticinque anni fa ero presente alla sottoscrizione dell'atto costitutivo di Grandi Vini C. E. in quello studio notarile a Roma. Fu mio zio Dante, allora presidente della Garofoli, a sottoscrivere l'atto. Io iniziavo giusto in quel periodo a occuparmi della crescita dell'export dell'azienda ancora troppo poco sviluppata sino ad allora vista le accresciute capacità produttive. Fui subito entusiasta del progetto propostoci a suo tempo da Antonio Zaccheo e, una volta che il Consorzio fu attivo, partecipai attivamente alla sua vita. Lo stesso fecero tutti gli altri consorziati e questo, secondo me, spiega il successo di Grandi Vini, dimostrato dalle attività svolte e da tanta longevità.
"Sembra ieri allorché ricevetti una telefonata dall'amico Michele Chiarlo che mi proponeva la creazione di un consorzio tra produttori di vini di qualità per promuovere e far conoscere i vini degli associati all'estero. Ero scettico - dice Fernando PIGHIN (Friuli-Venezia Giulia) - avevo appena smesso la collaborazione con un altro consorzio tra produttori friulani che purtroppo non aveva funzionato, ma Michele come sempre è stato convincente, soprattutto per la formula proposta "una associazione solo ed esclusivamente tra amici produttori di vini di qualità".
E così è stato, lo confermano i due decenni trascorsi, fatti di collaborazione e comprensione in alcuni passaggi difficili, superati felicemente proprio per l'amicizia che ci lega tutti, anche a livello famigliare.
"Questa unione così solida ci commuove e ci rende molto orgogliosi - esordiscono Aleardo e Giuseppe MANTELLASSI (Maremma toscana) - il nostro pensiero non può che andare a nostro padre che 26 anni fa fece parte dei soci fondatori che decisero di formare questo Consorzio. Non pensiamo che servano tante parole per esprimere i nostri sentimenti. L'entità stessa di questo anniversario parla da sola e testimonia di un gruppo di amici che hanno saputo mettersi in gioco credendo negli stessi ideali ai quali il tempo ha dato pienamente ragione. È evidente che la nostra azienda, la più piccola del Consorzio, non sarebbe riuscita a raggiungere i grandi risultati che sono stati conseguiti dopo l’unione con i sette compagni di viaggio.
"Ventisei anni... quando mi fermo a pensare alla lunga carriera del Consorzio - conclude Franco TOMMASI titolare di VILLA GIRARDI (Verona) - rivedo tanti luoghi esplorati, tante persone conosciute, tanti traguardi raggiunti, rivivo le stesse emozioni vissute anno dopo anno. Sono stati anni di partecipazione intensa, impegnativi e costruttivi, con strategie comuni, "lotte" fianco a fianco alla conquista del mondo... enologico! Anni dinamici, scanditi dal susseguirsi delle stagioni in vigna e nelle fiere, da viaggi e degustazioni. Venticinque anni a partecipare al mondo la qualità del made in Italy.Insomma venticinque anni magnifici come i componenti di questo Consorzio!"
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