domenica 5 novembre 2017

Il carciofo Tante tipologie, tanto nutrimento

Il carciofo
Tante tipologie, 

tanto nutrimento

Bottoni fiorale di una pianta derivata del
cardo, originaria della regione mediterranea, il carciofo era particolarmente apprezzato da greci e romani. Il carciofo è coltivato diffusamente in Italia, Spagna e in Francia: questi territori coprono complessivamente oltre l'80% della produzione mondiale. Il carciofo si cuoce in svariati modi, in particolare bollito o al vapore, in umido, in padella o al forno. Per la cottura nell'acqua saranno necessari 20-30 minuti a seconda delle dimensioni. Per servirlo, scolarlo rovesciandolo in modo da far scorrere l'acqua rimasta tra le foglie. I fondi di carciofo si cuociono in acqua acidulata con succo di limone o aceto fino a quando risulteranno cedevoli alla lama di un coltello.



Il carciofo (Cynara scolymus L.) è una pianta della famiglia Asteraceae coltivata in Italia e in altri Paesi per uso alimentare e, secondariamente, medicinale. Il carciofo è una pianta erbacea perenne alta fino a 1,5 metri, le cui foglie presentano uno spiccato polimorfismo anche nell'ambito della stessa pianta (eterofillia). Sono grandi (fino a circa 1,5 m in alcune cultivar da seme), oblungo-lanceolate, con lamina intera nelle piante giovani e in quelle prossime ai capolini, pennatosetta e più o meno incisa in quelle basali. Le estremità delle lacinie fogliari possono esse spinose in alcune varietà (Spinoso di Palermo, Spinoso Sardo).

Principali varietà di carciofo

Dop e Igp

Presidi SlowFood
  • Carciofo di Perinaldo
  • Carciofo violetto di Sant'Erasmo
  • Carciofo violetto di Castellammare
  • Carciofo spinoso di Menfi

Denominazione comunale d'origine (De.Co)
  • Carciofo romanesco di Ladispoli
  • Carciofo spinoso di Albenga

Altre varietà

Nessun commento:

Posta un commento